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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Settembre 2007 |
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PARMIGIANO-REGGIANO:L’ULTIMO DESIDERIO DI MOLIÈRE
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“Quel plaisir musicale et gastronomique vous nous avez donné, à l’Abbaye du Mont des Cats!”. E’ l’attacco di una missiva ricevuta dall’Assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi, a seguito della trasferta in terra di Francia per la realizzazione di un concerto, appartenente al ciclo “della Via Lattea”, ovvero i concerti di musica classica nei caseifici, un successo ormai consolidato nella nostra provincia, che per la prima volta affrontava un’esperienza all’estero. Sabato scorso 25 agosto, il concerto di musica sacra eseguito dalla “Compagnia dei Musici”, è stato molto apprezzato da oltre 400 spettatori francesi, ed era quanto mai appropriato nella cornice della Abbazia “Mont des Cats”, nei pressi di Lille. “Ma altrettanto apprezzata è stata la successiva degustazione di formaggio Parmigiano-reggiano, Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, salumi, Lambrusco Reggiano–conferma l’Assessore-, a riprova che questo approccio che abbiamo tentato da alcuni anni a questa parte, di abbinamento tra eventi culturali e prodotti tipici può funzionare non solo su scala locale ma ovunque esista un pubblico che ha il senso dell’enogastronomia come parte integrante dell’identità culturale, e dove vi sia curiosità per le culture altrui”. Alla trasferta nel nord della Francia hanno participato oltre all´Assessore Rivi il caseificio Castellazzo di Campagnola (il presidente Giulio Pratissoli), Loretta Domenichini per la sezione di Reggio del Consorzio Parmigiano-reggiano, Giorgio Gianotti presidente Consorzio dei vini reggiani, Henry Talami per il Consorzio dell’Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia, Paolo Testi di Arci Reggio Emilia, direttore artistico dei concerti, oltre ai concertisti. Ma la lettera citata in precedenza, che proviene da M. Guy Fontaine, scrittore e storico della letteratura, porta anche la testimonianza (con tanto di citazione della fonte, che è la Comédie Française) della passione del grande commediografo Molière per il Parmigiano, tanto che, quando si sentì male, “… croyant avoir faime, il voulut manger un morceau de parmesan…”. Alle tante citazioni letterarie sul nostro formaggio, si può quindi aggiungere l’ultimo desiderio di Molière. Ma i tre giorni della trasferta francese, ottimamente organizzati da Anna Mondavio dell’Istituto Italiano di Cultura di Lille, hanno consentito anche, oltre ad incontri con il Consolato italiano e di altri Paesi, di conoscere alcune realtà produttive agroalimentari, stabilire rapporti con la Regione del Nord Pas de Calais e con la Camera d’agricoltura, di gettare le basi per rapporti commerciali nella regione e di mettere a punto uno scambio di prodotti tra l’Abbazia e i produttori reggiani presenti. Nell’abbazia francese il Parmigiano-reggiano, il lambrusco e l´aceto balsamico tradizionale sono stati letteralmente “bruciati”: esauriti in quattro giorni e quindi da rifornire di nuovo. “Più ancora che da noi –afferma l’Assessore Rivi- dove l’acquisto diretto dal produttore si sta affermando negli ultimi anni, i francesi sono abituati alla ‘filiera corta’; il negozio dell’Abbazia che ci ha ospitato, ha una media di clienti di 150-200 al giorno, con punte la domenica che sfiorano i 2. 000 visitatori. Un esempio che incoraggia i nostri produttori sulle potenzialità della vendita diretta”. . |
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