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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Settembre 2007
 
   
  LA LUCE DELLE EMOZIONI IL FOTOGRAFO INTERPRETA HENRY MOORE

 
   
   Lugano, 3 settembre 2007 - Banca Arner presenta nelle sue vetrine di Casa Airoldi in Piazza Manzoni 8 a Lugano, da agosto a ottobre 2007 un’importante mostra fotografica dal titolo La luce delle emozioni. La mostra comprende 20 straordinarie fotografie in grande formato di Giorgio Savini che ha fissato nei suoi scatti le opere di Henry Moore nello scenario suggestivo del Castello Sforzesco di Milano, nel 1990, in un ideale connubio tra architettura antica di guerra e scultura moderna di pace, dedicato a quel pensiero tanto caro ad Henry Moore che intendeva la sua scultura come uno spettacolo popolato dalle persone che guardano, toccano ammirano le sue opere. Henry Moore è uno dei più importanti scultori del Xx secolo. Questa mostra costituisce un suo grande ritorno in Ticino, infatti, la sua opera è stata presentata, in maniera significativa, l’ultima volta al Castelgrande di Bellinzona nel 1995, con il titolo Henry Moore. Gli ultimi 10 anni. Ma la sua prima volta in pubblico a Sud delle Alpi fu in occasione della diciassettesima Biennale di Venezia del 1930, mentre il primo contatto di Moore con le terre di lingua e cultura italiana risale al 1925, a Pisa, Firenze, Roma e Venezia. Moore restò tutta la vita molto legato alla cultura italiana, anche per la sua attività nelle cave di marmo di Carrara e per la partecipazione, dal 1930 al 1972, a non meno di otto Biennali di Venezia. Il suo istinto di scultore si era nutrito di altre culture più remote ed esotiche, in particolare dell´arte pre-colombiana e della scultura africana che proprio Banca Arner ha voluto presentare a Lugano in una mostra di grande successo, appena conclusa in queste stesse vetrine. Giorgio Savini pratica la fotografia da oltre mezzo secolo. È stato creativo pubblicitario nella Milano degli anni ’70 e dalla metà degli anni ’90 vive in Svizzera. Il suo archivio, dal contenuto molto vario, si è arricchito particolarmente durante il suo soggiorno in Ticino. Nel suo laboratorio attrezzatissimo, assolutamente tradizionale, produce piccole tirature numerate, che propone al pubblico fuori dai circuiti ufficiali omologati. .  
   
 

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