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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Settembre 2007 |
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LA CHIAVE PER COMBATTERE LE MALATTIE FORSE NELLE ABITUDINI SOCIALI DELLE CELLULE
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Manchester (Regno Unito) 4 settembre 2007 - Un´équipe di scienziati sta lavorando per cambiare le abitudini sociali delle cellule vive, nella speranza di ottenere combustibili più puliti e più verdi e contribuire a combattere malattie come il cancro e il diabete. Nell´ambito di un progetto di ricerca del valore di 26 Mio Eur, cui aderiscono sei paesi europei, il Manchester Centre for Integrative Systems Biology (Mcisb) dell´Università di Manchester avvierà una nuova ricerca in un settore emergente della scienza e dell´ingegneria, noto come la biologia dei sistemi. La biologia dei sistemi rappresenta un nuovo approccio alla bioscienza che combina teoria, modellazione e sperimentazione informatica. Anziché ricorrere al tradizionale approccio biologico dell´osservazione e della sperimentazione, la biologia dei sistemi si basa su simulazioni al computer e sulla modellazione per elaborare i risultati, progettare nuovi esperimenti più quantitativi e generare soluzioni predittive. Grazie alla biologia dei sistemi, gli scienziati hanno scoperto di recente che l´interazione fra le cellule vive può determinare se una cellula causerà il diabete o il cancro, per esempio, o contribuirà a mantenere la salute del soggetto. Adattando e modificando il modo in cui le cellule interagiscono, i ricercatori ritengono che sarebbe possibile cambiare il comportamento delle cellule vive e ridurre le possibilità del verificarsi di queste malattie. Applicando tale approccio, i ricercatori di Manchester, impegnati nel programma di ricerca europeo Systems Biology of Microorganisms (Sysmo), guideranno anche un progetto che esaminerà in quale modo il lievito usato nella produzione della birra e del pane possa essere trasformato in un efficace produttore di bioetanolo. Un altro lavoro realizzato a Manchester nell´ambito del programma Sysmo prevede l´esame dei «lactobacilli». Alcuni lactobacilli si trasformano in batteri sarcofagi o provocano malattie umane, quali l´infezione streptococcica alla gola e infiammazioni cutanee, mentre altri sono del tutto sicuri e vengono impiegati nella produzione di formaggi e yogurt. I ricercatori auspicano che il lavoro sfoci non solo in una maggiore comprensione di come reti «sbagliate» siano causa di malattie, ma anche in una produzione più efficiente e sicura di farmaci e di altri alimenti. Gli scienziati studieranno anche gli «pseudomonas», i batteri del suolo che possono provocare malattie nelle persone, ma che possono anche essere usati per degradare composti dannosi nell´ambiente, o per creare composti impiegati adesso nelle industrie chimiche. I ricercatori esamineranno anche gli organismi «termofili», che vivono naturalmente nelle sorgenti calde, ed esploreranno il modo in cui le rispettive reti consentono loro di sopravvivere a tali temperature elevate e variabili. Si spera che questa ricerca farà comprendere come far sì che gli organismi vivi possano affrontare meglio le condizioni estreme. Un altro traguardo potrebbe essere lo sviluppo di detergenti e cosmetici con ottimi rendimenti. Le attività di ricerca saranno condotte nel nuovo Manchester Interdisciplinary Biocentre (Mib), il cui valore è stimato a 56 Mio Eur, che riunirà esperti di un´ampia gamma di discipline con l´obiettivo di raccogliere le sfide più importanti della bioscienza quantitativa, interdisciplinare. Secondo il professore Hans Westerhoff, professore Astrazeneca di biologia dei sistemi e direttore del centro di formazione dottorale in biologia dei sistemi dell´Università di Manchester: «È un´occasione unica per iniziare a comprendere come la messa in rete contribuisca al funzionamento delle cellule vive all´interno e all´esterno dei nostri corpi. «Ci consente di integrare i migliori gruppi di sei paesi europei e si incentrerà su quattro aspetti concreti, l´energia, l´equilibrio malattia-beneficio, la biotecnologia bianca e la resistenza», ha dichiarato. Il programma Sysmo sta sostenendo in totale 11 progetti la cui durata prevista è di tre anni. È finanziato da Regno Unito, Austria, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Norvegia. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Mcisb. Org/ http://www. Sysmo. Net/ . |
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