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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Settembre 2007
 
   
  TV DIGITALE: LA COMMISSIONE EUROPEA SI COMPIACE PER LA DECISIONE DELL’URUGUAY DI ADOTTARE LO STANDARD EUROPEO

 
   
   Bruxelles, 5 settembre 2007 - La Commissione si compiace per la scelta delle norme Dvb per la televisione digitale terrestre e la televisione mobile da parte dell’Uruguay. Lo standard Dvb terrestre, o Dvb-t, è già stato adottato in Europa e da oltre un centinaio di Paesi in tutto il mondo e il Dvb-h è la norma più diffusa nella Commissione per la televisione mobile. Questa decisione è determinante per il partenariato a lungo termine che l’Ue intende stringere con l’Uruguay e gli altri Paesi dell’America Latina allo scopo di sfruttare le potenzialità delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (Tic) per rafforzare la crescita economica, la coesione sociale, la competitività e gli scambi culturali con l’Europa. Nei prossimi mesi gli altri Paesi dell’area latino-americana che dovranno anch’essi prendere una decisione al riguardo saranno così in grado di dare il loro contributo all’affermazione di una norma veramente globale. “Mi congratulo con l’Uruguay per aver scelto, primo fra tutti i Paesi dell’America Latina, le norme europee Dvb e mi auguro che anche altri Paesi di quell’area lo imitino ben presto in questa scelta” ha affermato Viviane Reding, Commissaria europea per la Società dell’informazione e i media. “La televisione digitale dà all’Uruguay e agli altri Paesi dell’America Latina l’opportunità di partecipare attivamente all’economia digitale sfruttandone le potenzialità di creazione di contenuti e prodotti interattivi. Le decisioni che i Paesi latinoamericani prenderanno riguardo agli standard e ai modelli regolamentari per la Tv mobile e il digitale terrestre saranno di grande peso per questo segmento dell’economia in forte ascesa e per sfruttare le potenzialità socioeconomiche che offre la convergenza delle Tic. ” I vantaggi del Dvb-t, una norma aperta e globale, sono svariati e sono stati determinanti nella scelta dell’Uruguay. Il Dvb-t garantisce prezzi bassi grazie a economie di scala, permette l’inclusione sociale, risponde alle esigenze dei settori pubblico e privato, offre canoni più bassi, grande varietà di contenuti su più canali, possibilità di esportazione e maggiore sicurezza grazie al grande numero di paesi che l’hanno già adottato. In luglio la Commissione ha incoraggiato gli Stati membri e l’industria a utilizzare le norme sorelle Dvb-h e Dvb-t come norma unica per la televisione mobile (v. Ip/07/1118). Nel 2006 la Commissaria Reding aveva visitato l’America Latina, accompagnata da una delegazione di alto livello in rappresentanza delle principali aziende europee, per ribadire il loro impegno a investire e sostenere lo sviluppo della tv digitale e a esplorare le possibilità di cooperazione a livello della tv digitale e della società dell’informazione più in generale. Le ricerche finanziate dall’Ue sono state fondamentali per lo sviluppo e la validazione degli standard Dvb (digital video broadcasting). Il Dvb-t è una norma aperta, sviluppata dal Dvb Consortium, un consorzio aperto al quale partecipano oltre 250 soggetti provenienti da tutte le parti del mondo. Fa parte di una famiglia di norme interoperabili che dominano la radiodiffusione digitale in tutto il mondo, insieme al Dvb-s per la tv digitale satellitare, al Dvb-c per la tv digitale via cavo e al Dvb-h per la tv mobile. La norma Dvb-t è già stata adottata da oltre 100 Paesi in Europa, Asia, Africa, Oceania e ora in America Latina e sta diventando una norma planetaria, proprio come è successo per la norma Gsm per le comunicazioni mobili. .  
   
 

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