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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Settembre 2007 |
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AL VIA UN LABORATORIO PER UN PIANO REGIONALE PER L’ACQUA
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Firenze, 10 settembre 2007 - Al via un grande laboratorio per la gestione dell’acqua “bene comune”. Lo hanno concordato la Regione e le dieci Province toscane in una riunione convocata dall’assessore alla difesa del suolo e al servizio idrico Marco Betti per affrontare le questioni connesse al settore idrico, sviluppare possibili percorsi per la prevenzione dell’emergenza e porre le basi per un piano regionale di governo dell’acqua. La Giunta si è infatti impegnata , in sede di discussione in Consiglio Regionale della legge 29/2007 sull’emergenza idrica, a presentare entro pochi mesi una proposta di intervento legislativo unitario per la gestione di questa risorsa, accompagnata da uno specifico programma da sottoporre alla concertazione istituzionale e di tutti i soggetti coinvolti. “Un incontro molto produttivo – ha commentato l’assessore Betti - in cui tutti i partecipanti hanno dimostrato grande disponibilità e volontà di arrivare a soluzioni condivise e partecipate. Di fronte a una fase di cambiamenti climatici inoppugnabili è stato preso atto unanimemente che l’acqua è una risorsa primaria e ha una priorità assoluta rispetto ad altre esigenze. Questo non vuol dire che non teniamo in considerazione anche altre ragioni, ad esempio di tipo economico. L’importante è la collaborazione di tutti i soggetti per la salvaguardia di una risorsa strategica, tese a tutelare i diritti delle generazioni presenti e future a fruire delle risorse naturali”. Partendo dalle disponibilità idriche e tenendo conto delle gerarchie d’interesse, il laboratorio si prefigge di riconciliare necessità e disponibilità di acqua garantendo condizioni di equilibrio idrogeologico. Tale lavoro si svilupperà per fasi e con il necessario coinvolgimento, nel rispetto delle specifiche competenze e attribuzioni, di tutti i soggetti interessati che dovranno contribuire a stilare un programma straordinario di interventi e di azioni per l’acqua. Tra i primi obiettivi quello di garantire, a partire dai prossimi mesi, degli strumenti per la tempestiva adozione di azioni e misure di prevenzione quando si presentino situazioni che possono degenerare in stati di crisi. Questo contribuirà già dal 2008 a limitare il ricorso agli strumenti emergenziali della protezione civile. . |
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