|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Settembre 2007 |
|
|
  |
|
|
PER IL PRESIDENTE PORTOGHESE LA SOLIDARIETÀ È ALLA BASE DELL´INTEGRAZIONE EUROPEA
|
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 11 settembre 2007 - Il Parlamento europeo ha accolto in seduta solenne il Presidente del Portogallo, paese che avrà la Presidenza dell´Unione fino al prossimo dicembre e che guiderà il Vertice che dovrà adottare la riforma dei trattati. Il Presidente ha sottolineato il valore del principio della solidarietà come condizione sine qua non della costruzione europea. Aprendo a soluzioni innovative per quanto riguarda la protezione sociale, ha definito inaccettabile una crescita economica basata sulla distruzione sociale. Aníbal António Cavaco Silva, Presidente della Repubblica portoghese, ha anzitutto sottolineato il ruolo decisivo svolto dal Parlamento nel processo di integrazione europea, in particolare nella costruzione del mercato unico e nella riforma dei trattati. Ha poi aggiunto che, a suo parere, è giunta l´ora di concentrarsi su cosa è realmente essenziale per rendere l´Europa più forte e coesa. Ricordando che una delle priorità della Presidenza portoghese è di finalizzare la riforma del Trattato sulla base del compromesso raggiunto dal Consiglio europeo di giugno, ha rivolto un appello affinché i necessari sforzi siano profusi al fine di giungere a questa riforma entro la fine dell´anno. Chiuso il capitolo istituzionale, ha poi aggiunto, l´Unione europea dovrà affrontare «le sfide che preoccupano i cittadini»: crescita economica, occupazione, sicurezza, ambiente, energia e globalizzazione. In tale contesto, il Presidente ha sottolineato il valore della solidarietà come un pilastro fondamentale dell´integrazione europea. A suo parere in fatti, la solidarietà, combinata con la sussidiarietà, «è una condizione sine qua non per il futuro della costruzione europea». Una solidarietà che deve essere tangibile e espressa con azioni comuni e politiche, non solo retorica o "à la carte". Il Presidente ha poi affrontato il tema della povertà e dell´esclusione sociale, che è uno degli obiettivi dell´Unione europea. Questa sfida, a suo parere, deve essere vinta grazie a soluzioni flessibili e innovative, anche perché la situazione in Europa è molto seria. Si è quindi chiesto se «le tradizionali politiche di protezione sociale non abbiano raggiunto i limiti della loro efficacia». Pur riconoscendo loro l´importante ruolo svolto a seguito della seconda guerra mondiale, ha sottolineato che per difendere il modello sociale occorre adattarlo alle nuove sfide e al nuovo contesto mondiale. Sostenendo poi che non vi è progresso sociale senza crescita economica, il Presidente ha però ammonito che sarebbe insostenibile e inaccettabile che quest´ultima fosse basata sulla distruzione sociale. A suo parere, peraltro, la migliore protezione contro la povertà e l´esclusione sociale è quella di agevolare la partecipazione dei cittadini al mercato del lavoro, anche attraverso il miglioramento dell´istruzione e della formazione. La solidarietà deve anche essere rivolta all´esterno delle frontiere europee e, in proposito, il Presidente ha voluto attirare l´attenzione sul Continente africano. E´ giunto il momento, ha detto, «di parlare con l´Africa invece di parlare semplicemente dell´Africa e dei suoi problemi». Ha poi sottolineato l´importanza dell´energia e dell´ambiente, come nuove forze trainanti dell´integrazione europea. E, anche in questo campo, occorre dimostrare la propria solidarietà. Ha infine affermato che, per la sostenibilità del processo d´integrazione, è «cruciale» garantire le condizioni affinché l´Europa sia un attore centrale e influente nel mondo. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|