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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Settembre 2007
 
   
  PREVISIONI ECONOMICHE INTERMEDIE DELLŽUE: LEGGERA REVISIONE DELLA CRESCITA NEL 2007. AUMENTANO I RISCHI.

 
   
  Bruxelles, 12 settembre 2007 - Sulla base dellŽaggiornamento per i sette maggiori Stati membri dellŽUnione europea, la Commissione prevede per il 2007 una crescita economica del 2,8% nellŽUe e del 2,5% nellŽarea dellŽeuro. Si tratta di una revisione al ribasso di 0,1 punti percentuali rispetto alle previsioni di primavera. La crescita europea dovrebbe continuare, sorretta da fondamentali solidi e da un contesto mondiale ancora favorevole. Tuttavia, le recenti turbolenze hanno chiaramente aumentato sfavorevolmente il rischio di questa prospettiva. Sul fronte dellŽinflazione, nel 2007 i prezzi al consumo dovrebbero aumentare del 2,2% nellŽUe e del 2,0% nellŽarea dellŽeuro (in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto alle previsioni di primavera) a causa dellŽaumento dei prezzi delle materie prime. "I fondamentali solidi dellŽeconomia europea ci aiuteranno a superare lŽattuale fase di turbolenza sui mercati finanziari. Ma i maggiori rischi che pesano sulle prospettive richiede i governi a proseguire sulla strada delle riforme e del risanamento di bilancio, proprio per accrescere la capacità dellŽeconomia Ue di sopportare gli shock," ha dichiarato Joaquín Almunia, commissario responsabile degli Affari economici e monetari. La crescita economica questŽanno dovrebbe essere del 2,8% nellŽUe e del 2,5% nellŽarea dellŽeuro, una revisione al ribasso di 0,1 punti percentuali rispetto alle previsioni di primavera, che riflette soprattutto un secondo trimestre più debole delle attese, secondo le previsioni intermedie della direzione generale degli Affari economici e finanziari della Commissione. Le previsioni si basano sullŽaggiornamento delle prospettive sulla crescita reale del Pil e dellŽinflazione per Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Regno Unito (cfr. Le successive tabelle). Insieme questi sette paesi rappresentano più dellŽ80% del Pil dellŽUe. Il contesto mondiale rimane favorevole nonostante le turbolenze Le economie europee hanno iniziato il 2007 su una nota positiva, con una crescita del Pil dello 0,7% rispetto allo stesso trimestre dellŽanno precedente sia nellŽarea dellŽeuro che nellŽUe, spinta soprattutto dal dinamismo degli investimenti. Nel secondo trimestre la crescita reale del Pil nellŽarea dellŽeuro si è ridotta allo 0,3% rispetto allo stesso trimestre dellŽanno precedente (0,5% nellŽUe). Il tasso di crescita più debole del secondo trimestre dovrebbe essere interpretato con una certa cautela. I dati trimestrali riflettono lŽinfluenza sugli investimenti edilizi di un inverno insolitamente mite nel primo trimestre, una tendenza invertita dal clima più rigido che ha causato un netto rallentamento nel secondo trimestre. Ma ciò potrebbe anche significare che la crescita ha raggiunto il suo massimo nel corso dellŽanno scorso, uno sviluppo che potrebbe essere rafforzato dallŽimpatto delle recenti turbolenze sui mercati finanziari. Le turbolenze, generate dai problemi sorti durante lŽestate sul mercato statunitense dei mutui sub­prime, hanno causato un riapprezzamento disordinato dei rischi sui mercati finanziari mondiali. LŽincertezza sulle perdite sottostanti si è tradotta in unŽavversione al rischio e in un ampliamento degli spreads dei titoli societari, oltre che in un ritiro della liquidità e in un aumento della volatilità su numerosi mercati. Visto il loro buon stato di salute prima del manifestarsi delle turbolenze, sia lŽeconomia mondiale che lŽeconomia europea dovrebbero essere in grado di superare le attuali turbolenze, perlomeno se queste saranno di breve durata. Al momento si prevede che nel 2007 lŽeconomia mondiale dovrebbe crescere ad un ritmo leggermente più rapido rispetto a quanto previsto in primavera, dato che la crescita più vigorosa delle economie emergenti, specialmente quella cinese, dovrebbe più che controbilanciare le revisioni al ribasso per la crescita Usa. Tuttavia, i recenti problemi fanno pendere chiaramente la bilancia dei rischi in senso negativo. Questo vale soprattutto per gli Stati Uniti, dove la domanda di abitazioni ha subito un netto calo. In questo contesto, lŽaggiornamento per le sette maggiori economie dellŽUe conferma nel complesso le prospettive positive delle previsioni di primavera. Ciò si deve a diversi fattori: il contesto economico mondiale rimane relativamente favorevole; una crescita superiore alle attese nel primo trimestre; i fondamentali continuano ad essere solidi; gli indicatori sono scesi leggermente negli ultimi tempi, ma sono ancora a livelli elevati, e il miglioramento della situazione sul mercato del lavoro dovrebbe sostenere i consumi privati. La domanda interna dovrebbe continuare a dare il maggiore contributo alla crescita del Pil sia nellŽarea dellŽeuro che nellŽUe, e la produzione sarà sempre più trainata dai consumi privati. Ciò riflette i persistenti segnali di miglioramento sul mercato del lavoro in Europa, non per ultimo in Germania. Il tasso di disoccupazione, sceso al di sotto del 7% sia nellŽUe che nellŽarea dellŽeuro nel corso dellŽestate, è ora ai livelli più bassi dagli inizi degli anni Ž80. Se si guarda più avanti nel futuro, le previsioni aggiornate per il 2007 indicano una spinta alla crescita leggermente ridotta nel 2008 rispetto a quanto previsto nella scorsa primavera, con il rischio ulteriore che lŽimpatto dei problemi sui mercati finanziari possa farsi sentire maggiormente nel corso del prossimo anno. Inflazione leggermente superiore a causa dellŽaumento dei prezzi delle materie prime Nel 2007 lŽinflazione è rimasta finora contenuta grazie agli effetti di base favorevoli dei prezzi dellŽenergia. Nel primo semestre del 2007 lŽinflazione dei prezzi al consumo nellŽarea dellŽeuro è stata dellŽ1,9%, sostanzialmente in linea con le previsioni di primavera e in calo rispetto allŽanno precedente. LŽinflazione di fondo è invece aumentata di 0,3 punti percentuali tra dicembre 2006 e luglio 2007, un aumento in gran parte legato agli aumenti dellŽIva in Germania. Le proiezioni future per lŽinflazione dei prezzi al consumo sono state riviste al rialzo di circa 0,1 punti percentuali per il 2007 in entrambe le aree: al 2,2% nellŽUe e al 2,0% nellŽarea dellŽeuro. Questa revisione al rialzo è dovuta in gran parte allŽinflazione superiore alle attese nel secondo trimestre e allŽimpatto previsto dellŽaumento dei prezzi delle materie prime verso la fine dellŽanno. Ad esempio, sulla base dei mercati a termine, il prezzo medio del Brent è stimato a 68 dollari al barile nel 2007, 1Ÿ dollari in più rispetto alle previsioni di primavera. Tuttavia, lŽaumento della produttività del lavoro e lŽintensa concorrenza sui prezzi a livello internazionale dovrebbero contribuire a tenere a freno lŽinflazione. Man mano che la stretta finanziaria comincia a frenare lŽulteriore crescita del Pil, le pressioni inflazionistiche interne dovrebbero attenuarsi. Valutazione dei rischi - Gli sviluppi intervenuti dalla primavera hanno aumentato sfavorevolmente il rischio delle previsioni per la seconda metà del 2007 e 2008, in particolare in quello che concerne le prospettive economiche degli Stati Uniti e la valutazione delle posizioni sui mercati finanziari. Ciò significa che la bilancia dei rischi pende ora chiaramente in senso negativo. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: http://ec. Europa. Eu/economy_finance/publications/european_economy/forecasts_en. Htm .  
   
 

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