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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Settembre 2007 |
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COSOLINI E COMINOTTO SU DIGITAL DIVIDE IN TERZIARIO
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Trieste, 12 settembre 2007 - La conoscenza sta all´economia dell´innovazione come la diffusione ed il trasporto delle merci stanno all´economia nel suo insieme. Ma l´innovazione è una strada che si imbocca in modo permanente, una cultura che coinvolge imprese, comunità regionale e politica perché solo così sono possibili le strategie per l´innovazione mirate alla crescita del Friuli Venezia Giulia. Il modello di sviluppo, perseguito in questi anni dalla Regione, riguarda in particolare le piccole e medie imprese "perché non c´è politica pubblica per l´innovazione che non sia orientata verso di loro, visto che sono quelle che ne hanno più bisogno e rappresentano l´asse portante dell´economia del Friuli Venezia Giulia". Ricordando l´impegno della Regione a sostegno dei centri che producono conoscenza ed alla loro interazione con il mondo dell´impresa, Roberto Cosolini, assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca, l´ha illustrato oggi nel suo intervento all´incontro organizzato alla Camera di commercio di Trieste per illustrare l´indagine nazionale e regionale di Confcommercio sul "digital divide" tra le imprese del terziario. Introdotta dal presidente dell´ente camerale Antonio Paoletti, la ricerca ha confermato la scarsa propensione della microimpresa (il 57 per cento delle aziende regionali ha un unico addetto) per l´informatizzazione. Posto che sono 47. 966 i pubblici esercizi e le attività commerciali al dettaglio ed ingrosso e di servizi in Friuli Venezia Giulia (pari a oltre il 10 per cento di quelle del Nord-est, che sono in tutto 463. 242), il 77,4 per cento delle imprese della nostra regione dispone comunque almeno di un personal computer, il 74,7 per cento ha un accesso ad internet, il 35,2 per cento utilizza un server. Tra le imprese del terziario regionale, il possesso del pc è superiore alle media nazionale (il 77,4 per cento contro il 73,8 per cento) ma, e su questo pesa proprio lo scarso interesse della microimpresa per il computer, è inferiore di 2,6 punti percentuali rispetto ai valori del Nord-est, che si colloca complessivamente all´80 per cento. Con Cosolini era presente anche l´assessore regionale ai Sistemi Informativi Gianni Pecol Cominotto, che ha posto sullo stesso piano la necessità di supporto sulla strada dell´informatizzazione delle piccole aziende e dei piccoli Comuni. E ha analizzato la situazione regionale, ricordando che per superare il divario digitale la Regione ha varato lo scorso anno un progetto per la banda larga gestito dalla società Mercurio Fvg (già stanziati 30 milioni di euro). Pecol Cominotto ha inoltre ricordato che tra i servizi offerti agli Enti locali dalla Regione c´è anche un pacchetto informatico, "Impresa futura", che potrebbe diventare uno strumento di marketing territoriale ed implica un adattamento della pubblica amministrazione alla necessità di semplificazione delle procedure che competono ad uno sportello unico per l´impresa. Come Polis, motore di ricerca che utilizza le tecnologie cartografiche avanzate della Regione ed è destinato a diventare una vetrina informatica del Friuli Venezia Giulia, Impresa futura, ha detto Cominotto, è uno dei servizi che la Regione offre al territorio e alle imprese per agevolarne l´accesso al web come soggetto ed oggetto della conoscenza, sempre più diffusa proprio attraverso il mondo virtuale. Evidenziando l´importanza delle scelte fatte dall´Amministrazione regionale per promuovere l´innovazione e l´informatizzazione in termini di incentivi e finanziamenti alle aziende, il presidente regionale di Confcommercio, Alberto Marchiori, ha notato come in questo modo siano state premiate le realtà meritevoli anche nel settore del terziario. E ciò nonostante che delle 303 domande presentate in due anni per accedere ai fondi della legge regionale per l´innovazione solo il 7 per cento sia pervenuto dalle imprese del commercio, contro il 59,41 di domande provenienti dal settore dell´industria. . . |
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