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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Settembre 2007
 
   
  SICUREZZA E ACCOGLIENZA, UN COORDINAMENTO REGIONE-COMUNI CAPOLUOGO ALLO STUDIO UNA RETE DI MONITORAGGIO, PROTEZIONE, ACCOGLIENZA E CONTROLLO DEL TERRITORIO

 
   
  Firenze, 12 settembre 2007 - Nasce il coordinamento Regione-comuni capoluogo di provincia della Toscana sul tema dell’accoglienza e della sicurezza. Ad annunciarlo sono stati l’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori ed il vice presidente Federico Gelli che si sono incontrati questo pomeriggio con gli amministratori dei Comuni capoluogo. L’incontro è servito a stabilire un primo contatto con le varie realtà locali allo scopo di individuare le modalità per affrontare i problemi legati alla presenza e all’arrivo nel territorio regionale di gruppi sempre più numerosi di cittadini provenienti soprattutto dalla Romania, dopo l’allargamento dell’Ue. «Abbiamo voluto fare questo primo incontro – ha spiegato l’assessore Salvadori – per condividere con i vari Comuni il modo di affrontare determinate tematiche che, specie negli ultimi tempi, sono stati al centro di tanti dibattiti. Credo sia opportuno coniugare le questioni relative alla sicurezza e alla legalità con quelle che riguardano l’accoglienza di queste persone cercando allo stesso tempo di concordare strategie in grado di dare risposte positive ai cittadini toscani. Un’attenzione particolare va riservata ai minori, che sono poi quelli che si trovano nelle condizioni di maggior sofferenza». L’assessore Salvadori ha formulato alcune proposte che verranno studiate nei prossimi giorni dai vari Comuni con lo scopo di giungere in tempi brevi a strumenti concreti, di applicazione immediata. «Innanzitutto, in tempi brevissimi, con i dieci Comuni capoluogo formuleremo un protocollo di intesa per attivare una rete di monitoraggio, protezione, accoglienza e controllo del territorio. Vorremmo attivare forme di controllo dei fenomeni migratori, da realizzare attraverso strutture flessibili che possano anche contare sul supporto fornito dal mondo dell’associazionismo e del volontariato. Inoltre – ha concluso l’assessore - vorremmo operare per avviare relazioni con queste popolazioni migranti per affrontare concretamente le problematiche connesse con il lavoro, la casa, l’istruzione dei minori. Tutto ciò non ha certamente la presunzione di fornire una soluzione immediata al problema,ma quantomeno di dar vita ad un percorso che ci porti alla soluzione». .  
   
 

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