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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Settembre 2007
 
   
  ECONOMIA: FVG, LA GLOBALIZZAZIONE PUO´´ ESSERE UN VANTAGGIO

 
   
   Pordenone, 13 settembre 2007 - La globalizzazione rappresenta uno degli aspetti più positivi di questi ultimi anni se viene governata adeguatamente. Rispetto al passato - ha affermato il direttore del Servizio Rapporti internazionali del Friuli Venezia Giulia, Graziano Lorenzon, intervenendo in rappresentanza dell´assessore Franco Iacop al convegno di Pordenone sull´internazionalizzazione del sistema cooperativo - c´è stato un cambio di strategia dei mercati ed il nostro sistema produttivo non può più fondarsi solo sull´export. Il Friuli Venezia Giulia ha avviato un importante processo di innovazione delle proprie politiche di internazionalizzazione e di cooperazione allo sviluppo, valorizzando ancora di più il concetto di aiuto umanitario legandolo a quello di sviluppo integrato attraverso una progettualità concreta ed operativa, utilizzando a questo scopo risorse pubbliche ma anche private. Il sistema territoriale - ha affermato Lorenzon - deve comprendere che l´internazionalizzazione rappresenta la via maestra per riacquistare la capacità competitiva di qualche anno fa, quando la piccola impresa regionale era in grado di soddisfare i mercati con la duttilità e la velocità di intervento, con la flessibilità di capire le esigenze del mercato. Ora non basta più senza un apporto di innovazione, senza una costante acquisizione di conoscenza. La strategia da seguire, infatti, è basata sull´innovazione e sulla riorganizzazione per filiera. Vanno messi in rete i sistemi economici dei singoli territori, rendendoli così in grado di relazionarsi con le aree più vantaggiose per i sistemi produttivi, lì dove i costi di produzione sono nettamente inferiori. Ecco perché sono state avviate relazioni istituzionali ed economiche in America Latina, Africa del Nord, Asia ed Europa centro-orientale. Con queste realtà si è voluto creare alleanze tra imprese, utilizzando uno sviluppo per propagazione. Grazie ad una serie di accordi adeguati - ha concluso il direttore dei Rapporti internazionali - non abbiamo acquisito concorrenti ma partner fondamentali per la crescita della nostra economia. .  
   
 

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