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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Settembre 2007
 
   
  STUDIO EVIDENZIA UN COLLEGAMENTO FRA L´ESERCIZIO FISICO E IL FUMO

 
   
   Bruxelles, 17 settembre 2007 - Secondo quanto emerso da una nuova ricerca condotta da un´équipe di ricercatori finlandesi e americani, i soggetti fisicamente attivi durante l´adolescenza hanno meno possibilità di diventare fumatori rispetto agli adolescenti inattivi. Il lavoro, finanziato in parte dall´Ue, è pubblicato nella rivista «Addiction». È risaputo da tempo che le persone che fanno regolarmente esercizio fisico sono meno inclini a fumare di quelle relativamente inattive. La maggior parte delle persone attribuisce questo fenomeno alla famiglia, sostenendo che è più probabile che i bambini i cui genitori incoraggiano l´attività fisica adottino uno stile di vita sano. In quest´ultimo studio, gli scienziati hanno esaminato quasi 2 000 coppie di gemelli e hanno chiesto loro informazioni sui livelli di esercizio fisico e sulle loro abitudini al fumo negli ultimi anni della loro adolescenza e poi dai venti ai venticinque anni. Hanno scoperto che gli adolescenti fisicamente inattivi avevano una probabilità cinque volte superiore di essere fumatori già all´età di 24 anni rispetto agli adolescenti fisicamente attivi. Per verificare se ciò possa essere dovuto all´educazione, gli scienziati hanno poi messo a confronto i gemelli che mostravano diversi livelli di attività da adolescenti. Hanno scoperto che i gemelli fisicamente inattivi erano tre volte più inclini a iniziare a fumare rispetto ai fratelli e alle sorelle fisicamente attivi. Poiché i gemelli hanno condiviso la stessa educazione, la differenza non può essere attribuita a condizioni familiari diverse, osservano i ricercatori. «L´attività fisica costante sembra essere un fattore importante nel percorso causale della scelta e del mantenimento dell´abitudine a non fumare», scrivono. Gli scienziati hanno illustrato una serie di meccanismi attraverso i quali l´attività fisica potrebbe influenzare l´abitudine al fumo. Un´ipotesi è che i bambini fisicamente attivi possono aver voglia di migliorare e mantenere la loro forma fisica e sanno che il fumo interferirà con questo obiettivo. Inoltre, questi giovani cercheranno probabilmente amici con interessi analoghi. Si sa anche che l´esercizio fisico ha un effetto positivo su altri fattori che proteggono dal fumo, quali la capacità di affrontare i problemi e l´autostima, osservano gli scienziati. Infine, menzionano un´altra ricerca secondo la quale il fumo e l´esercizio fisico potrebbero stimolare le stesse parti del sistema nervoso centrale. In un editoriale correlato, Paul Aveyard dell´Università di Birmingham e Michael Ussher dell´Università di Londra accolgono positivamente le nuove scoperte, e chiedono di effettuare sperimentazioni per verificare la loro utilità nello scoraggiare i giovani dal fumare. «Data la solidità di questi risultati, riteniamo che vi sia ampio spazio per effettuare sperimentazioni al fine di accertare se l´attività fisica riduca le possibilità che gli adolescenti e i giovani adulti scelgano di fumare», scrivono. «Questi studi dovranno individuare e reclutare attivamente chi ha più possibilità di diventare fumatore, comprese le persone sedentarie, quelle che presentano disturbi dell´umore e quelle che già assumono sostanze che sviluppano dipendenza. » Il finanziamento comunitario a favore dello studio è stato stanziato a titolo del progetto Genomeutwin nell´ambito del Quinto programma quadro. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Addictionjournal. Org/ .  
   
 

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