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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Giugno 2006
 
   
  SANITA´: ZECCHE, PARTE CAMPAGNA INFORMATIVA DI PREVENZIONE

 
   
  Trieste, 21 giugno 2006 - "Attenzione, non allarmismo" in Friuli Venezia Giulia sulle malattie trasmesse dalle zecche. E´ questo il messaggio giunto ieri dall´assessore regionale alla Salute e dai responsabili sanitari - Maurizio Ruscio, direttore del Laboratorio Analisi cliniche e Microbiologia dell´Ospedale di San Daniele, e Giulio Rocco, della direzione regionale - in occasione della presentazione dell´opuscolo "Occhio alle zecche - Conoscere è prevenire" edito dalla Regione per illustrare alla popolazione le azioni di prevenzione contro il morso di questi parassiti. Nessun allarme, è stato dunque confermato, anche in considerazione della non alta diffusione in regione delle due malattie possibili (l´infezione di Lyme e, più grave, perchè può colpire il sistema nervoso, la meningoencefalite o Tbe): nel 2005 10 casi di encefalite e 44 di Lyme. Dati comunque molto inferiori a quelli registrati negli anni passati in Carinzia (155/160 casi annui di encefalite) ed in Slovenia (un´incidenza di 10 casi ogni 100 mila abitanti). Ma la politica d´intervento regionale non si limita ovviamente all´informazione. Come infatti ha ricordato l´assessore regionale, da anni l´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia monitora costantemente la situazione e dall´ottobre 2005 ha esteso ai Comuni della Val Canale/canal del Ferro ed in alcune aree della Montagna Pordenonese, dove cioè si sono già avuti casi di encefalite, la prestazione della vaccinazione gratuita ed il costo del vaccino ridotto al 75 per cento (12,5 euro). Ulteriori passi riguardano l´estensione di queste prestazioni in altre parti del territorio regionale e ad alcune categorie, come ad esempio gli scout ed alle associazioni non a fini di lucro. Da sottolineare peraltro che la vaccinazione è utile contro la Tbe, mentre per i casi di Lyme (alcuni già segnalati nei primi mesi 2006) la cura si limita all´assunzione di antibiotici. Le zecche rappresentano un problema sanitario non solo per i nostri territori ma in tutto il Centro-nord Europa, dalla primavera all´autunno inoltrato. Purtroppo le malattie trasmesse dalle zecche sono in aumento negli ultimi anni, a causa della proliferazione di questi parassiti. Un incremento della popolazione, è stato ricordato dal dott. Ruscio, dovuto all´aumento delle temperature al suolo (effetto serra), dei terreni incolti e della maggior presenza di animali selvatici. Semplici, ma a detta degli esperti, efficaci le regole per "andare per boschi" evitando il morso delle zecche: proteggere il corpo con camicie a manica lunga, pantaloni lunghi e scarpe alte, applicare eventuali repellenti (i migliori quelli contenenti il dietiltoluamide, o Deet, al 10 per cento), camminare al centro dei sentieri, non sedersi nell´erba alta o in prossimità di cespugli e vegetazione incolta. Al rientro, lavarsi e controllare tutto il corpo (senza trascurare la schiena ed il cuoio capelluto), rimuovere subito l´eventuale zecca (con appositi strumenti comunemente in commercio) e disinfettare la parte. Qualora si manifestasse un arrossamento in corrispondenza del morso o comparissero sintomi di tipo influenzale (febbre, stanchezza, dolori muscolari) consultare un medico segnalando di aver subito un morso di zecca. . .  
   
 

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