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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Settembre 2007
 
   
  NEL 2006 RACCOLTA DIFFERENZIATA PIEMONTESE AL 40%, 213 KG. PER ABITANTE

 
   
  Torino, 18 settembre 2007 - Cresce la raccolta differenziata ed il recupero di materiale, diminuiscono i rifiuti avviati allo smaltimento finale. In estrema sintesi è l’istantanea che emerge dall’analisi dei dati relativi al 2006, approvati ieri dalla Giunta regionale. Dai dati si desume il quadro di un Piemonte fortemente impegnato ad aumentare la valorizzazione dei rifiuti: rispetto al 2005 il recupero di materia è passato infatti dal 37,2% al 40%. “Grazie alle amministrazioni provinciali e comunali, ai consorzi, alle aziende del settore - dice Nicola de Ruggiero, assessore all’Ambiente - ma soprattutto grazie ai cittadini piemontesi, che con il loro lavoro quotidiano contribuiscono in maniera decisiva, siamo arrivati a tale risultato. Anche se i rifiuti avviati allo smaltimento finale sono ancora troppi, possiamo dire con grande soddisfazione che circa il 70% dei Comuni, più o meno la stessa percentuale di piemontesi, hanno superato la soglia del 35% di raccolta differenziata. Non solo: di questi quasi l’11% hanno addirittura superato quota 65%”. Nel corso del 2006 sono state prodotte circa 2,3 milioni di tonnellate di rifiuti urbani di cui quasi 930. 000 tonnellate raccolte in modo differenziato e destinate al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero. Analizzando le produzioni pro-capite si è passati da una raccolta differenziata annua nel 2005 di 191 kg. Per ogni abitante piemontese, a 213 kg. Del 2006, mentre i rifiuti avviati a smaltimento sono scesi da 322 kg. Annui per abitante a 309 kg. Esaminando in dettaglio le province piemontesi, nel 2006 si confermano con un trend ormai positivo sia la provincia di Novara, che supera il 60% di raccolta differenziata, sia il Vco ed Asti, attestate intorno al 52%. La provincia di Torino, con tutte le difficoltà legate alla grande città, aumenta di ben cinque punti percentuali passando dal 36,3% del 2005 al 41,2% del 2006. Cuneo è sostanzialmente ferma al 37,5%, Alessandria e Biella sono di poco sopra il 30%, mentre Vercelli rimane ancora all’ultimo posto con un pessimo 23% di raccolta differenziata. “I dati del 2006 - continua de Ruggiero - confermano che è possibile recuperare il materiale in maniera differenziata e avviarlo a recupero. I risultati delle province più virtuose, insieme all’ottimo risultato della Provincia di Torino, su cui incide in maniera significativa il capoluogo, dimostrano che il recupero del materiale si può fare non solo nelle piccole e medie città, ma anche nei grandi centri. Non si capisce, anche se lo si può intuire, il motivo per cui alcune Province non hanno ancora iniziato a cambiare le modalità di raccolta dei rifiuti. La Regione continuerà a premiare con la riduzione dell’ecotassa, come ha fatto quest’anno, i Comuni virtuosi, ma sarà più incisiva nel denunciare e punire chi, volontariamente, non metterà in campo azioni ed iniziative a favore del recupero di materia”. Analizzando il trend dei rifiuti avviati in discarica è ancora più evidente il vantaggio ambientale che deriva da scelte legate al recupero di materia: oltre ad utilizzare sempre meno risorse naturali e materie prime che, come sappiamo, non tutte si riprodurranno all’infinito, registriamo una fortissima riduzione di rifiuti avviati in discarica. “Basta analizzare i dati della provincia di Novara - osserva de Ruggiero - che, in sette anni, dal 2000 al 2006, ha ridotto del 40% tale quantità. Solo con scelte coraggiose possiamo evitare emergenze ambientali come quelle che si registrano periodicamente in molte parti del Sud dell’Italia. Oltre ad insistere sul recupero di materia e, soprattutto, sulla riduzione dei rifiuti, non dobbiamo dimenticare che il Piemonte è carente nell’ultimo anello della valorizzazione energetica dei rifiuti. Tra le frazioni di rifiuti che in maggior misura vengono intercettate dalla raccolta differenziata troviamo sicuramente la carta e il cartone. Con oltre 303mila tonnellate raccolte rappresenta un terzo del materiale avviato al recupero, ma la frazione che maggiormente preoccupa il sistema degli enti pubblici perché ulteriormente dotata di ampi margini di miglioramento è quella organica, nonostante in questi anni si siano fatti dei notevoli passi avanti. Si è passati, anche qui nell’arco di sei anni, da circa 30. 000 tonnellate raccolte alle oltre 170mila del 2006. “Sono numeri importanti - continua il responsabile regionale dell’Ambiente - dietro cui si è sviluppata, in questi anni, una vera e propria attività industriale. Occorre sostenere quest’economia del riciclo, un sistema di imprese che oltre a far bene all’ambiente può far bene anche ad una buona e sana occupazione. La Regione Piemonte è impegnata anche in un’importante azione di comunicazione ai cittadini per certificare e dimostrare l’effettivo recupero dei rifiuti raccolti in modo differenziato sul nostro territorio. E’ un progetto, molto apprezzato dal Ministero per l’Ambiente e dalle associazioni ambientaliste, per sconfiggere lo scetticismo residuo nei confronti della raccolta differenziata”. I dati sui rifiuti 2006 sono disponibili sul sito della Regione Piemonte all’indirizzo: http://extranet. Regione. Piemonte. It/ambiente/rifiuti/rif_urbani/index. Htm Ripartizione Raccolta Differenziata Pro Capite Anno 2006 : Organico: 39,2 Kg/ab/anno; Verde: 25 Kg/ab/anno; Carta: 70,6 Kg/ab/anno; Vetro: 29,8 Kg/ab/anno; Metallo: 6,2 Kg/ab/anno; Plastica: 15,4 Kg/ab/anno; Legno: 20 Kg/ab/anno; Tessili: 1,4 Kg/ab/anno; Ingombranti Raee (elettrici ed elettronici): 5,4 Kg/ab/anno. Percentuale Raccolta Differenziata Nei Capoluoghi – Anno 2006: Alessandria: 36,8%; Asti: 62,1%; Biella: 35,3%; Cuneo: 40,8%; Novara: 68,5%; Torino: 36,9%; Verbania: 66,3%; Vercelli: 22,7%. .  
   
 

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