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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Giugno 2006
 
   
  I.B.A.R. (ITALIAN BOARD AIRLINE REPRESENTATIVES) CHIEDE LA PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 248/2005 SUI REQUISITI DI SISTEMA E LA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PRESSO I MINISTERI COMPETENTI

 
   
  Roma, 21 giugno 2006 – L’ibar, l’associazione che raggruppa i rappresentanti di 80 compagnie aeree che operano in Italia, ha chiesto ieri la piena e tempestiva applicazione della Legge 248/2005 sui requisiti di sistema. La legge approvata dal Parlamento ed entrata in vigore il 2 dicembre 2005, non viene infatti tenuta in alcuna considerazione dai gestori aeroportuali che continuano ad applicare alle compagnie aeree oneri impropri. In particolare l’Ibar contesta la continua applicazione da parte dei gestori aeroportuali della maggiorazione notturna sui diritti di approdo e decollo e il pagamento delle royalties sul carburante e il catering. Tali oneri gravano sui bilanci delle compagnie. “La Legge 248/2005 ha inteso riordinare la materia dei corrispettivi aeroportuali imposti dalle società di gestione aeroportuale, titolari di concessioni esclusive” ha commentato l’Avvocato Massimo Giordano, consulente legale Ibar. “Si tratta di un provvedimento che fornisce una risposta forte delle istituzioni ai gravi problemi delle gestioni aeroportuali, da sempre caratterizzate da un vero e proprio strapotere dei gestori. La legge” ha proseguito Massimo Giordano “è una risposta alle numerose istanze presentate dall’Ibar presso le sedi istituzionali, ove ha più volte denunciato il perdurare di corrispettivi aeroportuali illegittimi e non più accettabili alla luce dello sviluppo della normativa del settore, come anche il livello esorbitante delle tariffe e la tendenza dei gestori a puntare più sulle attività commerciali che su quelle aeroportuali per le quali sono istituzionalmente predisposte”. “Il vettore aereo è l’attore centrale del sistema del trasporto aereo. I vettori oggi si confrontano con un mercato sempre più complesso dove i margini si comprimono di anno in anno e i costi, anche a causa del prezzo del carburante, lievitano”, ha spiegato Patrick Trancu, portavoce Ibar. “In queste condizioni non è possibile per le compagnie aeree sostenere oneri impropri e illegittimi per servizi non resi da parte di gestori che di fatto operano in condizioni di monopolio. Per questo motivo l’Ibar si costituirà a difesa della Legge 248/2005 sui requisiti di sistema nei procedimenti aperti contro la legge stessa dai gestori aeroportuali dinnanzi al Tar del Lazio” ha concluso Patrick Trancu. Nel corso del suo intervento l’Avvocato Massimo Giordano ha inoltre ricordato che a distanza di 6 anni dall’entrata in vigore della delibera Cipe sui contratti di programma nessun contratto è stato firmato. L’ibar auspica che i principi dettati dalla Legge 248/2005 possano essere rapidamente integrati nei contratti di programma già avviati con alcuni gestori e che in tempi brevi si possa giungere a tariffe per i servizi gestiti in regime di monopolio che siano regolamentate e determinate sulla base di parametri trasparenti ed accessibili. “La regolamentazione deve portare a un effettivo contenimento delle dinamiche tariffarie e per questo occorre un’autorità forte in grado di resistere alle pressioni dei gestori”, ha commentato Massimo Giordano. “A nome dell’Ibar rivolgo un appello ai Ministri Di Pietro e Bianchi affinché aprano subito un tavolo di confronto tra vettori e gestori aeroportuali per creare le condizioni perché siano predisposti, in tempi certi, i contratti di programma per la gestione degli aeroporti secondo la delibera Cipe 86/2000” ha dichiarato Roberto Antonucci, Presidente Ibar. .  
   
 

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