|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Settembre 2007 |
|
|
  |
|
|
IL PRIMO SEMESTRE DI ATTIVITÀ DEL GRUPPO UBI È STATO CARATTERIZZATO DA UN IMPORTANTE INCREMENTO DEI MARGINI REDDITUALI NORMALIZZATI GRAZIE AD UNA FAVOREVOLE DINAMICA DEI VOLUMI E ALLA CONFERMA DELL’ELEVATA QUALITÀ DEL CREDITO.
|
|
|
 |
|
|
Bergamo, 20 settembre 2007 – Il Consiglio di Gestione di Ubi Banca ha approvato l’ 11 settembre le relazioni semestrali consolidate ed individuali di Ubi Banca al 30 giugno 2007. I risultati non includono gli effetti dell’allocazione del disavanzo di fusione, che avrà un impatto negativo, stimato ad oggi, nell’ordine di 80-90 milioni su base annua al netto dell’effetto fiscale e della quota dei terzi e che verrà contabilizzato in sede di chiusura annuale. La situazione al 30 giugno 2007 rappresenta la prima informativa del Gruppo Ubi Banca successiva all’efficacia della fusione tra Banche Popolari Unite e Banca Lombarda e Piemontese, perfezionatasi in data 1 aprile 2007. La gestione economica - I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti consolidati pro-forma riclassificati – conto economico, e conto economico al netto delle componenti non ricorrenti – riportati in allegato al presente comunicato. Al netto delle componenti non ricorrenti, l’utile netto consolidato del primo semestre del 2007 si è attestato a 507 milioni di euro, in aumento del 16,3% rispetto ai 436 milioni conseguiti nell’analogo periodo del 2006, anch’essi al netto delle componenti non ricorrenti. Il semestre si è chiuso con margini complessivamente in crescita – crescita ancora più evidente se ricostruita al netto delle componenti non ricorrenti. L’utile netto di periodo include 136 milioni di euro al netto delle imposte relativi ad oneri legati all’avvio del processo di integrazione. Complessivamente l’utile netto consolidato del primo semestre 2007, pari 414,7 milioni di euro, comprende poste non ricorrenti che presentano un saldo negativo per 92 milioni di euro e si raffronta con un utile netto di 550,5 milioni di euro nell’analogo periodo del 2006, che recepiva 115 milioni di componenti reddituali nette non ricorrenti positive. I proventi operativi si sono attestati a 2,3 miliardi, in crescita del 9% rispetto ai 2,1 miliardi conseguiti nel primo semestre 2006 al netto di circa 110 milioni di componenti non ricorrenti. La crescita è pari al 3,6% includendo le componenti non ricorrenti nel confronto. Il margine d’interesse ha confermato una evoluzione favorevole, segnando un incremento del 9,7% a 1. 347,8 milioni di euro rispetto ai 1. 228,3 milioni conseguiti nel primo semestre 2006. La positiva evoluzione è da attribuirsi soprattutto alla performance delle Banche Rete che complessivamente hanno fatto registrare un incremento del margine d’interesse da esse generato del 12,4% a 1. 247 milioni di euro, sostenuto dalla crescita delle masse intermediate (+11,6% le consistenze medie degli impieghi e +3,4% quelle di raccolta diretta rispetto al giugno 2006) e dall’ampliamento dello spread (+10 punti base rispetto al primo semestre 2006). A livello di Gruppo, il risultato è stato influenzato dal minor contributo positivo netto delle polizze di capitalizzazione in relazione all’aumento dei tassi di mercato (7,1 milioni di euro rispetto ai 32,8 del giugno 2006). Al netto del contributo delle polizze, infatti, il margine d’interesse risulta in crescita del 12,2% anno su anno. Prosegue peraltro la politica di dismissione delle polizze di capitalizzazione avviata ad inizio anno in relazione al minor margine da queste offerto a seguito dell’incremento dei tassi di mercato e alla favorevole dinamica degli impieghi; le consistenze, pari a 5,5 miliardi a giugno 2006, ammontano a 3,5 miliardi a fine giugno 2007. Nel corso dei mesi di luglio e agosto sono stati rimborsati ulteriori 2 miliardi. I dividendi incassati sui titoli in portafoglio sono cresciuti a 79,7 milioni dai 44,8 registrati nel semestre 2006, grazie anche al maggior apporto (55,1 milioni, contro i 31,9 milioni del semestre di raffronto) della partecipazione in Intesa Sanpaolo. Le commissioni nette, calcolate escludendo le commissioni di performance riferite alle Sgr del Gruppo, sono risultate pari a 670 milioni con un progresso del 2,9% rispetto ai 651 milioni del primo semestre 2006. In particolare, risultano in crescita, al netto delle commissioni di performance, le commissioni riferibili alla raccolta indiretta e le commissioni generate dai prodotti innovativi (prodotti assicurativi danni, Cpi, investment banking) mentre segnano una riduzione le commissioni relative ai servizi bancari più tradizionali, quali quelli di incasso e pagamento e i conti correnti ordinari. Le commissioni di performance si sono contratte a 4,5 milioni dai 26,5 del 2006. Si rammenta che la diversa contabilizzazione adottata a partire dal 2007, in linea con le disposizioni in materia emanate da Banca d’Italia per i fondi che calcolano tali commissioni mediante confronto con un benchmark, ne trasla l’eventuale effetto positivo a fine anno, quando assumono carattere di definitività. Ne segue che l’importo registrato nel 2007 non risulta confrontabile con il dato contabilizzato nel primo semestre 2006. Il risultato netto dell’attività di negoziazione, di copertura e di cessione/riacquisto si è attestato a 73,8 milioni, dai precedenti 160,5 milioni, che comprendevano componenti non ricorrenti di pertinenza dell’ex Gruppo Bpu Banca per 109,6 milioni (35,6 milioni quali utili dalla cessione crediti dubbi e 74 milioni quali plusvalenze sulla vendita di partecipazioni, di cui 70,1 milioni riferiti a Banca Italease). Al netto di tali componenti, il risultato complessivo mostra un incremento di 22,8 milioni (+44,8%). Infine, sempre dal lato dei ricavi, risultano in incremento anche le voci relative agli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto (a 10,2 milioni dai 6,9 del giugno 2006), il risultato della gestione assicurativa (a 40,8 milioni dai 34,1 del giugno 2006) e gli altri proventi di gestione (a 73,8 milioni dai 68,3 del giugno 2006). Gli oneri operativi, pari a 1. 207,4 milioni di euro, hanno segnato una crescita dell’1,6% - tenuto conto dell’effetto positivo per 49,4 milioni di euro delle nuova modalità di determinazione del Tfr - rispetto ai 1. 189 milioni del primo semestre 2006. Non includono gli oneri di integrazione, registrati in apposita voce al netto delle imposte. Nel dettaglio, le spese per il personale hanno totalizzato 745,7 milioni, con una riduzione dell’1,9% rispetto ai 760 milioni dell’analogo periodo del 2006. Tale riduzione è da ricondursi alla registrazione di un importo positivo per 49,4 milioni di euro, derivante dall’effetto contabile una tantum delle modifiche normative in tema di Tfr. Non considerando tale posta (unitamente a 4,7 milioni di componenti non ricorrenti presenti nel 2006 e riferiti all’ex Gruppo Bpu Banca), le spese per il personale mostrano un incremento del 5,3%, principalmente riconducibile alla dinamica della componente salariale ed in particolare ai rinnovi contrattuali, all’evoluzione delle retribuzioni, nonché a incentivazioni e premi. Le altre spese amministrative si sono quantificate in 372,3 milioni (+28,1 milioni, l’incremento rispetto al primo semestre 2006). L’andamento può essere ricondotto: per circa 12 milioni a eventi esogeni (quali gli adeguamenti tariffari sulla posta massiva e i costi sostenuti per il riassortimento del magazzino economale in seguito all’incendio del deposito - rischio coperto da assicurazione recuperato fra gli altri proventi ed oneri di gestione) e a variazioni di perimetro realizzate solo a partire dal quarto trimestre 2006 (quali il progetto di accentramento informatico in Ubi Centrosystem delle Società non bancarie e l’esternalizzazione di alcuni servizi tra cui tesorerie, magazzino e trasporti); per circa 15 milioni all’attività di sviluppo commerciale (in particolare premi assicurativi per conti a pacchetto, mutui e prestiti personali, recuperati all’interno dei proventi di Banche e Società prodotto) e alle spese sostenute per la sicurezza e per il miglioramento dei servizi attraverso il progressivo rinnovo degli strumenti informatici 1,1 milioni legati all’evoluzione delle imposte indirette. Al netto delle componenti non ricorrenti, il cost/income si è attestato al 54,6%, confermandosi in diminuzione di 1,5 punti percentuali rispetto al 56,1% del semestre di raffronto. Per effetto degli andamenti sopra descritti, il risultato della gestione operativa è migliorato del 6% a 1. 093,4 milioni dai 1. 031,6 del 2006; escludendo le componenti non ricorrenti il risultato operativo cresce del 12,6%. Rimane elevata la qualità del credito di Gruppo; le rettifiche di valore nette ammontano complessivamente a 115,1 milioni nel primo semestre 2007 (107,8 milioni nell’analogo periodo del 2006) con un’incidenza sul portafoglio prestiti netti alla clientela dello 0,26% annualizzato, in linea con lo 0,27% rilevato nel primo semestre 2006 e lo 0,29% dell’esercizio 2006. Entrambi i semestri di raffronto hanno beneficiato di utili della cessione di investimenti e partecipazioni, che si sono attestati a 21,5 milioni nel 2007 (essenzialmente riconducibili alla plusvalenza realizzata a livello di Gruppo in seguito alla quotazione di Iw Bank) rispetto ai 31,3 conseguiti nel 2006 (per 31 milioni attribuibili all’earn-out di Prudential Usa sulla partecipazione nella ex Bpu Pramerica Sgr). L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte ha così totalizzato 980,3 milioni (+5%); al netto delle componenti non ricorrenti il miglioramento sale al 15,2%. Le imposte sul reddito previste per il periodo ammontano a 397,1 milioni (346,7 nel 2006, che beneficiava del particolare trattamento fiscale di alcune plusvalenze su cessioni di partecipazioni) e risultano gravate da alcune componenti non ricorrenti (7 milioni di euro relativi alla non deducibilità delle imposte del primo trimestre 2007 di Banca Lombarda) e dall’effetto negativo della normativa sul cuneo fiscale (6 milioni di euro). Il conto economico evidenzia in una voce specifica l’ammontare complessivo degli oneri di integrazione, pari a 146,3 milioni al netto dell’imposizione fiscale (220,9 milioni il valore lordo) e da ricondurre nel dettaglio: per -188 milioni essenzialmente attribuibile agli oneri attualizzati riferiti all’ammontare complessivo degli incentivi all’esodo e delle adesioni al fondo di sostegno al reddito previsti per il triennio 2007- 2010 dal Piano Industriale, e contabilizzati in seguito alla conclusione della procedura sindacale il 14 agosto scorso; per circa -7 milioni ad altre spese amministrative inerenti consulenze, piani di comunicazione e promozione, prevalentemente sostenute da Ubi Banca; per -25,9 milioni a rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali. In seguito alla scelta del sistema informativo di gruppo è stato possibile procedere all’identificazione del perimetro hardware e software di pertinenza dell’ex Gruppo Bpu da dismettere; per +74,6 milioni alle imposte relative ai sopra citati effetti. Infine, l’utile delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte si è attestato a 16,6 milioni di euro, riferiti alla cessione di sportelli di Banca Carime alla Banca Popolare Pugliese. I 10,5 milioni rilevati nel 2006 derivavano per circa 5,8 milioni dalle componenti reddituali di Bergamo Esattorie ed Ancona Tributi successivamente dismesse e per 4,7 milioni dalla vendita di un immobile da parte della ex Banca Lombarda e Piemontese Spa. Gli aggregati patrimoniali Tutti i principali aggregati patrimoniali risultano in crescita, sia rispetto al giugno 2006 che rispetto a fine 2006. Al 30 giugno 2007, la raccolta totale ha totalizzato 184,5 miliardi di euro, in aumento del 7,6% rispetto ai 171,4 miliardi del giugno 2006 (180,1 miliardi nel dicembre 2006). Nel dettaglio, la raccolta diretta ha fatto registrare una crescita del 10,1% anno su anno a 88,2 miliardi di euro dagli 80,2 miliardi del 30 giugno 2006 (85,6 nel dicembre 2006): la dinamica evidenziata è riconducibile sia allo sviluppo dell’aggregato dei debiti verso clientela, cresciuto del 7,2% a 47,8 miliardi di euro, che dell’aggregato dei titoli in circolazione, cresciuto del 13,6% a 40,5 miliardi anche per effetto dell’incremento segnato dalle emissioni effettuate dalla Capogruppo sui mercati internazionali nell’ambito del programma Emtn, passate da 8,8 a 13,9 miliardi di euro. Al netto delle emissioni Emtn, la raccolta diretta segna una crescita del 4,1%. La raccolta indiretta totale da clientela privata, salita del 5,5% a 96,3 miliardi di euro dai 91,2 del giugno 2006 (94,4 nel dicembre 2006), ha fatto rilevare un incremento sia nella componente gestita (+4,7% a 56,3 miliardi di euro) che della raccolta amministrata (+6,7% a 40 miliardi di euro). All’interno della componente gestita, prosegue la crescita dei prodotti assicurativi, cresciuti anno su anno del 7,5% a 12,9 miliardi. Da segnalare, per il primo semestre 2007, una raccolta netta positiva cumulata in fondi comuni d’investimento registrata dalle Sgr di Gruppo, per complessivi 154 milioni di euro contro deflussi netti per 20,3 miliardi a livello di sistema (Fonte: Assogestioni). Al 30 giugno 2007, i crediti verso clientela del Gruppo hanno totalizzato 89,6 miliardi di euro, segnando un signifcativo aumento, pari al 13%, rispetto ai 79,3 miliardi in essere al giugno 2006 (83,1 nel dicembre 2006). L’analisi delle quote di mercato, disponibile marzo 2007/marzo 2006, mostra la positiva evoluzione delle stesse con l’acquisizione di ulteriori quote da parte del Gruppo Ubi, soprattutto nel Nord del Paese. Anno su anno, i crediti verso la clientela hanno mostrato uno sviluppo a livello generale sia per quanto riguarda le banche rete (+10,7%), tra le quali si sottolinea la crescita del 17,5% (a 22,8 miliardi di euro) registrata dalla Banca Popolare di Bergamo e quella del 10,1% registrata dal Banco di Brescia (a 14,8 miliardi di euro), sia per quanto riguarda le società prodotto (+20,1%), tra le quali si evidenzia il forte tasso di sviluppo degli impieghi di Banca 24-7, +60,9% a 3,6 miliardi di euro (a livello di forme tecniche: mutui +40,6% a 2,5 miliardi, cessione del quinto +35,4% a 569,6 milioni di euro e, grazie alla nuova attività commerciale di vendita sulle Banche Rete, prestiti personali a circa 500 milioni dai 24,4 milioni del giugno 2006). Per quanto riguarda la qualità del portafoglio crediti, al 30 giugno 2007 l’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi netti è risultata in linea con il dato al 30 giugno 2006 e al 31 dicembre 2006, attestandosi allo 0,70%, mentre il rapporto incagli netti su impieghi netti risulta pari allo 0,73% (0,93% al 30 giugno 2006 e 0,87% al 31 dicembre 2006). Il patrimonio netto del Gruppo, escluso l’utile di periodo, ammonta a 10. 857 milioni di euro al 30 giugno 2007 (10. 572 milioni di euro al 30 giugno 2006). Gli indici patrimoniali pro-forma, calcolati senza considerare l’allocazione sugli asset di parte della differenza di fusione, evidenziano, al 30 giugno 2007, un Core Tier 1del 6,2%, un Tier 1 del 6,7% e un Total Capital Ratio del 10% circa. Al 30 giugno 2007, il Gruppo dispone di un organico di 21. 692 persone (-222 rispetto al 30 giugno 2006) e di 1. 966 sportelli, otto dei quali all’estero. Prevedibile evoluzione della gestione - Nel prosieguo dell’esercizio il margine di interesse dovrebbe continuare a beneficiare dello sviluppo dell’attività di impiego con la clientela. La crescita attesa per fine anno potrebbe attestarsi sui livelli prossimi a quelli del primo semestre, in linea con l’obiettivo annuale del Piano e con una buona tenuta degli spread. Le commissioni, considerate al netto di quelle di performance, risultano condizionate dal contesto poco favorevole per il risparmio gestito, penalizzato sia dalle recenti turbolenze che hanno investito i mercati finanziari a seguito della crisi dei mutui subprime americani, sia dalla concorrenza dei titoli di stato a più breve scadenza. Per l’intero 2007 la crescita dovrebbe pertanto risultare in linea o solo di poco superiore a quella evidenziata nei primi sei mesi. Al netto degli oneri di integrazione, la dinamica degli oneri operativi, che beneficia dell’impatto positivo delle modifiche al Tfr introdotte dalla riforma della previdenza complementare, potrebbe segnare una crescita, a fine esercizio, rispetto al 2006, leggermente inferiore a quella evidenziata nel consuntivo del primo semestre. L’andamento favorevole del costo del credito dovrebbe proseguire per l’intero 2007, con un risultato complessivamente inferiore ai limiti previsti dal Piano Industriale. L’esposizione ai mutui sub prime - Per quanto riguarda l’esposizione del gruppo Ubi Banca verso il settore dei mutui sub-prime, in particolare di quelli americani, le verifiche condotte anche in relazione alle indagini svolte dalle autorità di vigilanza a livello di sistema hanno portato ai seguenti risultati (dati al 16 agosto 2007): nessuna esposizione diretta ai sub-prime americani esposizione indiretta sulla base delle informazioni disponibili : 2,2 milioni di euro accertati, contenuti in investimenti del Gruppo in fondi di fondi hedge rispetto ad una potenziale esposizione di meno di 15 milioni di euro; nessuna esposizione in altri strumenti correlati e verso i cd. “conduits”. Esposizione delle società di gestione alternativa del risparmio del Gruppo: 26,9 milioni di euro (somma posizioni long/short). La crisi di liquidità del mercato- L’esposizione netta sul mercato interbancario si attesta attualmente a 5,5 miliardi rispetto ai 7,7 miliardi registrati nel giugno 2007. La raccolta interbancaria netta rappresenta attualmente meno dell’8% del funding del Gruppo. Nel medio termine, adeguati ratio di liquidità sono assicurati dall’esecuzione del Piano Industriale. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|