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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Settembre 2007
 
   
  RADIO 1 IL COMUNICATTIVO: LA COMUNICAZIONE RESPONSABILE

 
   
  Roma, 20 settembre 2007 - Temi e ospiti del 22 e 23 settembre: Sabato 22 settembre “La comunicazione responsabile” Gianluca Comin, direttore relazioni esterne Enel e presidente Federazione relazioni pubbliche italiana (Ferpi); Daniele Rosa, direttore comunicazione Bayer Italia; Gian Marco Litrico, direttore relazioni esterne 3 Italia. Per la rubrica "Il Comunicattivo in direzione", ideata per illustrare i compiti, lo stile, i linguaggi e le finalità che diversificano i vari media italiani interviene il direttore del Tg5 Clemente Mimun che parlerà del suo nuovo telegiornale. Qualche tempo fa si è svolta la prima convention italiana del marketing e comunicazione. Durante i lavori si è dibattuto a lungo sui dati emersi da una ricerca realizzata da Qmark secondo cui gli italiani considerano i messaggi pubblicitari in gran parte ripetitivi e noiosi. Si lamenta, quindi, una scarsa propensione delle aziende verso una comunicazione informativa, ma anche divertente e ironica. Creativa, insomma, così come desiderato dal pubblico le cui richieste vanno ancora oltre perché la civiltà dell’immagine ha portato il consumatore a identificarsi sempre di più con il prodotto che acquista, quasi voglia, con il prodotto, acquisire un’idea o una filosofia di vita. E a queste nuove esigenze fa eco la responsabilità sociale dell’impresa, ovvero l’assunzione volontaria da parte delle imprese di comportamenti etici nei confronti dell’ambiente, della sicurezza e della qualità. Impresa come modello di vita, dunque. Una responsabilità sociale da parte dell’impresa come elemento fondamentale di competitività. Domenica 23 settembre: “Università in movimento” Furio Honsell, rettore università degli Studi di Udine e Gorizia. Raul Mordenti, presidente del corso di laurea specialistica in editoria, comunicazione multimediale e giornalismo dell´università Tor Vergata di Roma. Antonella Rossi, direttore "Il sole 24 ore Formazione". Per la rubrica "Senza permesso" il caporedattore del settimanale Radiocorriere Tv, Enrico Peverieri, si sofferma sui palinsesti televisivi d´autunno. Settembre è il mese della vendemmia e della ripresa a pieno regime dei lavori nei tribunali. È anche il mese del rientro a scuola. Le aule si riempiono di nuovo di voci e di problemi, specie per gli studenti più grandi, quelli che frequentano le università, istituzioni da tempo al centro di ampi dibattiti politici. Non c’è programma elettorale che non affermi l’importanza dell’istruzione. Ma poi scuola e università sono sempre lì, a dibattersi per una loro decorosa sopravvivenza. Soltanto la burocrazia sembra conoscere uno sviluppo tumultuoso. Eppure l’istruzione è l’unica risposta possibile ai gravi problemi che emergono di continuo nella nostra società mediatica e globalizzata. È l’istruzione l’unico strumento di cui disponiamo per valorizzare i talenti personali e le risorse nazionali. Eppure c’è voluto l’aut aut della senatrice a vita Rita Levi Montalcini perché alla ricerca fosse destinata una cifra più adeguata, anche se sempre inferiore al necessario per un Paese civile. In Italia si fa poca ricerca scientifica, e questo è noto da tempo. Ma ad aggravare il fenomeno si è aggiunta la scarsa disponibilità dei giovani a inserire nei piani di studi le materie scientifiche. Negli anni le immatricolazioni universitarie nei settori scientifici sono diminuite in media del 55 per cento. E così, preso atto della grave lacuna, nel tentativo di invertire la tendenza, il governo ha istituito un gruppo di lavoro per lo sviluppo della cultura scientifica. Tra le prime iniziative del gruppo ci sono quelle rivolte all’università affinché riformuli con maggiore chiarezza gli obiettivi formativi della laurea triennale e di quella magistrale. Ma non è soltanto il neo gruppo di lavoro a coinvolgere gli studi universitari. Alla ripresa dei lavori parlamentari molti provvedimenti attendono di essere presi in esame e molte riforme dovranno essere deliberate, tra queste l’istituzione dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario. Insomma, università in perenne affanno e in continuo divenire. .  
   
 

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