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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Giugno 2006
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA IL PRIMO AGGIORNAMENTO DELLA LISTA NERA DELLE COMPAGNIE AEREE

 
   
   Bruxelles, 21 giugno 2006 - La Commissione europea ha adottato ieri il primo aggiornamento trimestrale dell’elenco comunitario dei vettori aerei banditi all’interno della Comunità, che risale al marzo scorso[1]. Il nuovo elenco sostituisce il precedente e si trova sul sito Internet della Commissione. Con questa decisione la Commissione adempie ai propri obblighi riguardanti l’aggiornamento periodico della lista nera. A tal fine ha nuovamente proceduto all’audizione dei vettori aerei e delle autorità nazionali dell’aviazione civile che potrebbero essere interessati dal nuovo elenco. Il contenuto dell’elenco è stato inoltre approvato all’unanimità dal comitato di sicurezza aerea incaricato di coadiuvare la Commissione in questo campo. In sintesi, le principali modifiche rispetto all’elenco iniziale adottato il 22 marzo scorso (con regolamento n. 474/2006 della Commissione) si possono così riassumere: tre compagnie sono aggiunte all’elenco sulla base di misure nazionali notificate da alcuni Stati membri: si tratta della Blue Wing del Suriname (notificata dalla Francia) e di Sky Gate International (certificata dal Kirghizistan e notificata dal Regno Unito), che sono ormai soggette a divieto totale (allegato A) e della Air West del Sudan (notificata dalla Germania), che è invece soggetta a restrizioni operative (allegato B); una compagnia, la Star Jet del Kirghizistan, è stata bandita su iniziativa della Commissione, perché risulta che sia la stessa compagnia certificata in Sierra Leone come Star Air e già soggetta a divieto nell’Unione europea; l’elenco dei vettori aerei certificati nei cinque Stati già soggetti a divieto totale è aggiornato in base all’ultimo registro pubblicato dall’Organizzazione internazionale dell´aviazione civile (13 vettori in più per la Repubblica democratica del Congo – Rdc, 26 per la Guinea equatoriale, 19 per la Liberia, 13 per la Sierra Leone e 10 per lo Swaziland); un vettore libico, Buraq Air, che finora era soggetto a restrizione operativa per le attività di trasporto merci (e figurava all´allegato B) è stato ritirato dalla lista avendo sospeso questo tipo di attività; in base a una missione di audit europea, è stato deciso di non vietare le attività delle compagnie della Mauritania. Infine il vettore Gst Aero del Kazakistan non rispetta tutte le condizioni per poter abolire il divieto nei suoi confronti. Oltre ai divieti e alle informazioni utili che fornisce ai passeggeri che desiderano recarsi in paesi non europei, la lista nera ha avuto una funzione di incentivo: alcuni Stati o compagnie che non avevano reagito o che avevano reagito in maniera inadeguata dopo un divieto imposto da un paese, hanno adesso accettato di cooperare con la Commissione per risolvere i problemi di sicurezza individuati. La Commissione è riuscita a mobilitare fondi supplementari per incrementare l’assistenza tecnica fornita agli Stati membri i cui livelli di sicurezza sono ritenuti insufficienti (ad esempio la Repubblica democratica del Congo). Altri donatori internazionali, ed in particolare la Banca mondiale, hanno annunciato di voler prendere provvedimenti analoghi. Vari organismi europei impegnati nel settore dell´aviazione hanno avviato iniziative che vanno a rafforzare il meccanismo istituito dalla Commissione: la Conferenza europea dell’aviazione civile (Ceac) ha proposto di estendere il meccanismo a tutti gli Stati europei non appartenenti all’Unione. Eurocontrol, agenzia specializzata nella gestione del traffico aereo, ha istituito un sistema di allerta che permette di rilevare immediatamente i piani di volo registrati dai vettori aerei banditi. Al di fuori dell’Europa, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di aviazione, l’Oaci, ha ripreso il concetto di lista nera e ormai pubblica un elenco degli Stati che non collaborano pienamente per la realizzazione degli audit in materia di sicurezza aerea. La Iata, l’associazione internazionale delle principali compagnie aeree, ha annunciato di voler collaborare con la Commissione, fornendo in particolare i risultati dei propri controlli. Infine, anche vari paesi terzi hanno chiesto alla Commissione di scambiare informazioni in materia di sicurezza aerea. .  
   
 

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