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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Giugno 2006
 
   
  DIBATTITO TRA UE E ASIA SUDORIENTALE: COME SEGUIRE IL RITMO INARRESTABILE DELLE (TIC) TECNOLOGIE DELL´INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE

 
   
  Bruxelles, 21 giugno 2006 - "La tecnologia al giorno d´oggi è come un treno inarrestabile. Non sappiamo nemmeno a quale binario andare per salire a bordo", ha dichiarato il 19 giugno a Singapore Keng Yong Ong, segretario generale dell´Asean, in occasione della conferenza forum tra Europa e Sudest asiatico nel settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic). In rappresentanza dei partecipanti Asean alla manifestazione - circa 550 su un totale di 800 membri -, Keng Yong Ong ha dichiarato di auspicare che il forum consenta ai paesi del Sudest asiatico di apprendere come l´Ue ha gestito le sfide poste dalle nuove tecnologie, e di identificare il modo di far salire a bordo del treno tutti i paesi Asean. "Magari l´Asean e l´Ue potranno organizzare una festa a bordo, mentre il treno viaggia verso la sua destinazione finale", ha aggiunto. Molte delle sfide con cui si sta confrontando il Sudest asiatico hanno in effetti già fatto parte del percorso dell´Europa. Per alcune sono state forse individuate soluzioni, ma nel caso di altre il lavoro non si è ancora concluso. Ad esempio, mentre l´ambiente normativo delle Tic è relativamente armonizzato in seno all´Ue e il mercato è completamente aperto alla concorrenza, l´Europa sta ancora cercando di porre fine al divario digitale. Keng Yong Ong ha citato il tasso di alfabetizzazione e l´accesso alle Tic quali aree in cui i paesi dell´Asia sudorientale hanno accumulato un ritardo rispetto alle controparti europee. Da una prospettiva Asean, l´Europa ha affrontato la questione del divario digitale; Keng Yong Ong ha proceduto a un confronto tra le comunità rurali europee e quelle che vivono nei piccoli villaggi delle montagne del Laos. Di fatto, le aree europee non sono così remote, tuttavia uno sguardo alle ultime statistiche Eurostat sul divario digitale rivela che nel 2004 la percentuale di famiglie che avevano accesso a Internet andava dal 16 per cento della Romania all´85 per cento dell´Islanda. Per quanto riguarda l´Ue a 25, la media è del 25 per cento. L´ue dispone di numerose iniziative volte a incrementare l´accesso, e Keng Yong Ong ha espresso la speranza che i suoi colleghi asiatici riescano a trarne qualche insegnamento. Le cifre divergono non poco per quanto riguarda la regione dell´Asean. In Tailandia, che occupa una posizione media nell´Asia sudorientale, circa l´11,7 per cento della popolazione ha un abbonamento a Internet da linea telefonica fissa, mentre nel 2005 sette milioni su 63 milioni di abitanti si sono definiti utenti di Internet. Recuperare terreno non sarà semplice. Viviane Reding, in qualità di commissario comunitario responsabile della Società dell´informazione e dei media, ha osservato: "Le Tic stanno progredendo a un ritmo così sostenuto che nemmeno gli esperti riescono quasi a seguirne gli sviluppi". Ha fatto riferimento ai recenti esempi della distribuzione sul mercato dei televisori ad alta definizione (Hdtv) e dei telefoni cellulari di terza generazione (3G). Entrambi vengono utilizzati molto più diffusamente in Europa che non in Asia. "I paesi che non riescono a tenere il passo accumuleranno un ritardo in termini economici. In una società della conoscenza, si tratta di un problema per i cittadini", ha dichiarato. Diversi oratori, tra cui il viceministro di Singapore per l´Informazione, le comunicazioni e le arti Vivian Balakrishnan, sono intervenuti alla sessione di apertura e si sono soffermati ad analizzare in quale modo una più stretta collaborazione nel campo delle Tic possa agevolare la cooperazione nella ricerca e sviluppo (R&s). Géant 2, la rete europea multigigabit ad alta velocità per la ricerca e l´istruzione, riunisce 34 paesi, e il commissario Reding ha affermato che essa continuerà ad ampliarsi in termini sia di velocità sia di copertura geografica. Géant consente ai ricercatori di collaborare in tempo reale senza uscire dai laboratori. "Non vogliamo una fuga dei cervelli [dal Sudest asiatico], vogliamo che i ricercatori restino dove la loro presenza può essere utile. Vogliamo che veniate in Europa, vi creiate delle amicizie e poi torniate nei vostri laboratori e utilizziate le reti ad alta velocità per consolidare ciò che avete appreso qui", ha dichiarato il commissario. L´invito a visitare l´Europa si riferiva in particolare alla conferenza Ist che si terrà a Helsinki il prossimo novembre. L´utilizzo della griglia per intensificare la collaborazione presuppone tuttavia un´infrastruttura comune, che non è ancora presente nei paesi Asean . "L´accesso al mercato è problematico", ha affermato Viviane Reding. Le società europee rappresentano già gli investitori maggiori nei paesi Asean. "Vorremmo investire di più, ma non è possibile. Occorre pertanto un dialogo sulla regolamentazione, l´apertura dei mercati e la concorrenza". Ha sottolineato che l´intensificarsi della concorrenza ha contribuito a colmare il divario digitale in seno all´Europa, e ha aggiunto che ciò potrebbe accadere anche nell´Asia sudorientale. Keng Yong Ong ha replicato richiamando l´attenzione sulla difficoltà di stabilire una piattaforma comune per le Tic quando vi sono indici di penetrazione così eterogenei tra i vari paesi. Si auspica tuttavia che, entro la fine del 2007, venga creato una sorta di quadro giuridico comune. La cooperazione nel campo della ricerca esiste fino a un certo punto. Attualmente si contano oltre 20 progetti comunitari nel campo della tecnologia della società dell´informazione (Tsi) che coinvolgono partner dell´Asia sudorientale, e i funzionari della Commissione europea e asiatici che hanno partecipato alla conferenza auspicano un incremento di tale dato. Il commissario Reding ha ricordato ai partecipanti che il prossimo programma quadro dell´Unione per la ricerca, il 7Pq, sarà molto più aperto alla collaborazione con i ricercatori dei paesi terzi, e disporrà inoltre di maggiori risorse a sostegno della ricerca nelle Tic, vale a dire 9 miliardi di euro nell´arco di sette anni. Tra le priorità figureranno le reti di prossima generazione, i sistemi integrati, nuovi strumenti quali le piattaforme tecnologiche, i servizi elettronici nel campo della sanità (e-health), e le Tic per una vita indipendente e trasporti intelligenti. Il commissario ha affermato che instaurando rapporti più solidi con i loro omologhi europei, gli scienziati del Sudest asiatico potranno influire sui campi della ricerca finanziati dalla Commissione europea. "Non riteniamo che la ricerca possa essere promossa dall´alto verso il basso", ha dichiarato. Dopo aver invitato gli asiatici sudorientali presenti a dare vita a rapporti più stretti con gli scienziati europei, ha sottolineato che le idee per la ricerca "devono essere promosse dal basso verso l´alto, dagli scienziati", e che, per tale ragione, i ricercatori di entrambi i continenti devono riunirsi e discutere di priorità comuni. Yeng Kit Chan, intervenuto a nome del ministero di Singapore per l´Informazione, le comunicazioni e le arti il 18 giugno a un ricevimento, ha annunciato che il 2006 rappresenta per Singapore un anno cruciale e precisamente il venticinquesimo anniversario dal lancio del primo piano nazionale del paese. All´epoca il piano era giudicato ambizioso, soprattutto se si considera che quando è entrato in vigore il paese aveva soltanto due computer. Già nel 1981 era emersa con evidenza l´importanza delle Tic per l´economia e il benessere sociale, ha ricordato Yeng Kit Chan. Considerando le previsioni attuali di crescita delle Tic, questo è un momento propizio per approfondire il partenariato tra Europa e Asia sudorientale, ha dichiarato. Per maggiori informazioni sulla conferenza forum tra Europa e Sud-est asiatico nel settore delle Tic consultare: http://www. Eusea2006. Org/ .  
   
 

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