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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Settembre 2007 |
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TERZA CONFERENZA REGIONALE SULLŽŽAMIANTO
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Monfalcone, 25 settembre 2007 - Una conferenza - quella regionale sullŽamianto, che si è svolta ieri a Monfalcone, alla presenza dellŽassessore regionale alla Salute, Ezio Beltrame, dellŽassessore Roberto Antonaz e di diversi esponenti del Consiglio regionale - volta da un lato a fare un bilancio dellŽattuazione della Lr 22 del 2001 e del lavoro svolto dalla Commissione regionale prevista dalla norma; dallŽaltro a capire se la stessa legge abbia portato a risultati concreti o sia invece rimasta in parte inattuata e a livello di buone intenzioni, nonostante tutti la considerino una buona legge. Diverse le proposte emerse dai lavori, aperti dal sindaco di Monfalcone, Gianfranco Pizzolitto, per il quale "il progresso economico e il profitto dŽimpresa non possono essere fondati sul sacrificio della sicurezza e della salute". Mentre Antonaz - che ha proposto che le celebrazioni per i 100 anni dei Cantieri di Monfalcone nel 2008 non dimentichino le vittime del lavoro - ha rivolto un grazie a quanti in spirito di volontariato hanno operato e operano perché il problema amianto non venga rimosso ed ha definito "la Lr 22 un momento di civiltà del Friuli Venezia Giulia". Tra le proposte emerse "lŽesigenza di una regia nel settore - ha sostenuto Umberto Laureni, presidente della Commissione regionale sullŽamianto - perchè oggi le competenze sono frammentate e manca il coordinamento necessario a razionalizzare spese e interventi". Altre proposte sono emerse dalle relazioni di carattere tecnico sui temi dellŽ epidemiologia, della sorveglianza sanitaria, del Registro degli esposti, dei progetti di ricerca, della formazione svolte da esperti. È stato chiesto un registro anche delle altre neoplasie da asbesto, servirebbero controlli non onerosi per gli esposti, una migliore informazione alla popolazione interessata per dar maggiore spessore al Registro degli esposti (che conta già oltre 5 mila nomi), strumento utile anche per la mappatura del territorio e per programmare gli intereventi sanitari più idonei; e, ancora, si dovrebbe lavorare sulla informatizzazione del Registro per farlo "dialogare" con altre banche dati, potenziare la formazione rivolta soprattutto ai medici di base. Nel corso dei lavori sono stati toccati anche i temi giudiziari relativi alle inchieste e ai processi per individuare e perseguire i colpevoli delle morti e delle gravi malattie neoplastiche derivanti dallŽamianto. Il procuratore generale presso la Corte dŽAppello di Trieste, Beniamino Deidda, ha fornito dati, rilevato cause del finora mancato perseguimento dei colpevoli e avanzato proposte operative per migliorare la situazione. Molto ampia la relazione di Laureni sulla situazione ambientale relativa allŽamianto e in particolare allŽ "amianto in opera" - sia civile che industriale - che riguarda diversi problemi: in sostanza la mappatura della presenza e dellŽeventuale rischio, i rimedi adottati e adottabili, la sicurezza che le bonifiche vengano eseguite secondo le procedure di sicurezza, lo smaltimento dellŽamianto risultante. Tutti temi cui corrisponde finora solo una parziale soluzione in quanto la mappatura appare ancora incompleta, non tutti i lavori di bonifica possono venire controllati, mancano in regione le discariche per lŽamianto (una a Porcia è in attesa di autorizzazione, mentre esiste una piattaforma di stoccaggio a San Vito al Tagliamento). Due siti infine risultano inquinati: lŽarea ex Aquila a Muggia (che però è in qualche modo controllata) e quella sul greto del Cellina nei Comuni di Maniago e Montereale Valcellina, denunciata da una decina dŽanni e ancora in attesa di un intervento di bonifica. Una situazione, in definitiva, con luci e ombre, alla quale lŽassessore Beltrame ha fornito nelle conclusioni alcune risposte, rilevando come alcuni dei problemi e delle proposte abbiano già trovato delle soluzioni. "Abbiamo lavorato con continuità - ha affermato - rispetto a un problema che non è semplice e riguarda molti aspetti sia di ordine generale sia personale dei cittadini che sono stati colpiti dalle conseguenze dellŽamianto. Innanzitutto il Registro degli ex esposti: si è rivelato uno strumento utile e su di esso bisogna investire risorse e conoscenze". A tal proposito lŽassessore ha ricordato che la Giunta regionale ha già approvato le linee guida per lŽattuazione del programma regionale di sorveglianza sanitaria negli ex esposti allŽamianto. "Con esso - ha continuato - si attua unŽattività di promozione della salute in quanto, in base alle conoscenze scientifiche disponibili, essa è in grado di modificare in maniera parziale il decorso di alcune delle patologie correlabili allŽesposizione allŽamianto". La sorveglianza sanitaria per questi soggetti non è unŽattività di screening del tumore pleurico e/o broncopolmonare ai fini dellŽanticipazione diagnostica; è invece unŽoccasione per favorire lŽidentificazione di eventuali malattie professionali, per promuovere il "counselling antitabagico" nei fumatori ed ex esposti allŽamianto, per svolgere una corretta informazione sul rischio derivante dalla pregressa esposizione allŽamianto. In tal modo, ha sostenuto Beltrame, si decide anche quali accertamenti sono necessari e quali sono gratuiti. Vi è poi la sorveglianza nei luoghi di lavoro, sono stati aumentati i fondi per i progetti di ricerca (quelli presentati nel 2007 sono stati tutti finanziati). "Circa la lamentata mancanza di coordinamento - ha concluso lŽassessore - posso dire che anche questa è in via di superamento e che la Direzione della Salute sta lavorando in stretta sinergia con quella dellŽAmbiente e con lŽArpa. Il Piano regionale per la bonifica è frutto della collaborazione tra Ambiente e Salute". . |
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