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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Giugno 2006
 
   
  TUMORI: LA VIA DELL’ORO

 
   
  Padova, 22 giugno 2006 - I cinesi lo utilizzavano già quattromila anni fa per la cura di problemi articolari. Oggi, l’oro potrebbe aprire nuove prospettive nel trattamento del tumore. Al Forum Internazionale sulle nuove frontiere in medicina, Ecm apertosi oggi, mercoledì 21 giugno 2006, alla Fiera di Padova, la medicina parla sempre più il linguaggio dell’ingegneria. I recenti progressi nel campo della terapia genica hanno aperto nuovi scenari nella diagnosi e nel trattamento terapeutico, specialmente in ambito oncologico. Farmaci a base di micromolecole d’oro sono infatti allo studio per le loro proprietà antitumorali. Come agiscono queste particelle? “In terapia genica, un segmento del gene difettoso viene legato a una molecola e inserito nel Dna della cellula. Nel caso dell’oro, la molecola viene introdotta all’interno della cellula malata, inducendo la morte cellulare – spiega il prof. Guido Scutari, prorettore dell’Università di Padova e direttore della Scuola di specializzazione in Biochimica”. La terapia genica permette di capire quali sono i bersagli cellulari su cui bisogna intervenire. Molti tumori sono di origine genetica e dipendono dall’alterazione dei geni o dalla mancanza di un tratto di gene nel Dna. L’utilizzo di metalli per le applicazioni terapeutiche non sempre è privo di effetti collaterali, come nel caso del platino. La prudenza è d’obbligo. Ma oltre alle difficoltà tecniche, che pure sono rilevanti, l’ostacolo maggiore è dato dalle valutazioni etiche. Secondo Scutari “oggi la scienza è più vicina alle soluzioni di quanto non lo sia la giurisprudenza o l’etica”. .  
   
 

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