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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Settembre 2007
 
   
  CUNEO: RICERCA EXCELSIOR SULL’OCCUPAZIONE IN PROVINCIA

 
   
  Cuneo, 26 settembre 2007 - L’occupazione in provincia di Cuneo e l’andamento del mercato del lavoro sono stati al centro, martedì 25 settembre, di un incontro alla Camera di commercio, in occasione della pubblicazione della decima edizione dello studio realizzato dal sistema informativo camerale Excelsior. Il fatto che la ricerca approdi alle stampe alle soglie dell’autunno, da un lato attenua il requisito dell’attualità, mentre dall’altro consente di evidenziare, con buona attendibilità, il rispetto di previsioni che, nonostante l’adozione di metodologie avanzatissime, continuano ad essere complesse e molto articolate. Proprio per agevolare la lettura dei dati, sono state invitate personalità del mondo economico, sindacale e scolastico, in grado di esprimere valutazioni maturate in un’ottica diversa. “Quest’anno - ha precisato il presidente camerale Ferruccio Dardanello - l’indagine si arricchisce dei dati forniti dai centri per l’impiego della provincia di Cuneo, a seguito dell’elaborazione dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro. Si è scelto di richiedere interventi da parte di attori diversi per un commento più approfondito, al fine di fornire risposte a chi è alla ricerca di occupazione e a quanti curano l’attività formativa. La presenza della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo preannuncia un progetto più ampio”. Tutto, comunque, deve partire dai dati. Li ha forniti Patrizia Mellano, dirigente della Cciaa facendo riferimento alla pubblicazione. Quest’ultima prevede, entro fine anno, per la Granda, una crescita di 840 nuovi posti di lavoro, frutto del rapporto tra 8. 790 assunzioni e 7. 950 uscite. Un saldo positivo dunque, anche se più contenuto rispetto a quelli del passato. Le imprese, specie se di piccole dimensioni, continuano a mostrare un apprezzabile dinamismo, ma anche le grandi appaiono in ripresa. A tirare la volata è, soprattutto, il terziario, con il 62% delle assunzioni ipotizzate, seguito dall’industria (28%) e dalle costruzioni (10%). Tempi duri per le donne, interessate soltanto dal 20 per cento delle chiamate al lavoro, comunque in linea con il dato regionale (20,5%) e quello nazionale(18,2%). Continuano ad erodere spazi significativi tra le modalità di ingresso in azienda i contratti a tempo determinato, passati dal 45 al 50,5%. Forte la flessione del part –time che, entro fine dicembre, dovrebbe perdere 5,6 punti percentuali. Sono diminuiti anche gli stagionali, scesi da 3510 a 3020 unità. Il lavoro, ad ogni buon conto non manca. Più della metà delle imprese interessate si è detta disponibile ad assumere, ma costretta a rinunciare a causa dei costi e della pressione fiscale. “Anche questo - sottolinea Dardanello - è un segnale positivo, la testimonianza di un trend improntato a fiducia nelle proprie potenzialità, attento a cogliere i segnali che la politica economica vorrà e potrà lanciare alle imprese ”. Sulle diverse sfaccettature del problema si sono soffermati i funzionari dell’Osservatorio regionale, l’assessore provinciale al lavoro ed alla formazione Stefano Viglione, il presidente della Fondazione Crc Ezio Falco, il presidente di Confartigianato Sebastiano Dutto, il segretario uscente della Cgil Pier Mario Borgna, il direttore-coordinatore dell’area comunicazione dell’Ufficio scolastico provinciale Laura Sordello ed il coordinatore della facoltà di economia - sede di Cuneo, Giuseppe Tardivo. Il compito di coordinare gli interventi è stato svolto da Franco Chittolina, responsabile del centro studi Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo. .  
   
 

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