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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Settembre 2007
 
   
  UE: BILANCIO 2006: MIGLIORE EFFICIENZA DELLA SPESA UE PUBBLICATA LA RELAZIONE FINANZIARIA 2006

 
   
   Bruxelles, 26 settembre 2007 - Gli ultimi dati finanziari del 2006 confermano l´evoluzione positiva del bilancio Ue. L´ulteriore modernizzazione della spesa ha consentito di aumentare i fondi per la competitività; un controllo e una pianificazione migliori hanno assicurato livelli storicamente elevati del tasso di esecuzione del bilancio, mentre il sostanziale aumento della parte di bilancio destinata ai paesi Ue-10 ha garantito una maggiore partecipazione di questi alle politiche dell´Unione. La "Relazione finanziaria dell’Unione europea per il 2006", pubblicata oggi, è una riprova del continuato impegno dell´Unione ai fini della crescita e dell´occupazione. "L´esercizio 2006 chiude il periodo finanziario precedente durante il quale si è assistito ad un aumento di circa il 70% della spesa finalizzata alla competitività per la crescita e l´occupazione", ha affermato Dalia Grybauskaité, commissaria europea per la programmazione finanziaria e il bilancio. In particolare, nel 2006, i fondi direttamente consacrati alla competitività sono aumentati del 19% rispetto al 2005. Dei 106,6 miliardi di euro spesi nel 2006, oltre il 37% è servito a promuovere la coesione e la competitività per la crescita e l´occupazione in tutti gli Stati membri: il 35% è andato in aiuti diretti e per le spese connesse al mercato e il 12% allo sviluppo rurale, alla pesca e all´ambiente. Il 5% è stato infine destinato a potenziare il ruolo dell´Unione quale partner globale. Ben il 91% della spesa Ue, ovvero oltre 97,4 miliardi di euro, è andato a beneficio degli Stati membri dell´Ue-25. I cinque Stati più grandi hanno ricevuto 57,8 miliardi di euro, ovvero quasi il 60% della spesa totale nell´Ue-25. I più grandi beneficiari sono stati gli Stati membri con il maggior numero di abitanti: Francia (13,5 miliardi di euro), Spagna (12,9 miliardi di euro), Germania (12,2 miliardi di euro), Italia (10,9 miliardi di euro) e Regno Unito (8,3 miliardi di euro, al netto della correzione 2006 pari a 5,2 miliardi di euro). La parte di bilancio destinata ai paesi Ue-10 è praticamente raddoppiata rispetto all´anno di adesione (2004), passando da 2,4 a 11,5 miliardi di euro, ovvero quasi il 12% della spesa totale all´interno dell´Ue-25. I principali beneficiari sono stati: Polonia (5,3 miliardi di euro, 1,3 miliardi di euro in più rispetto al precedente esercizio), Ungheria (1,8 miliardi di euro, 0,5 miliardi in più) e Repubblica ceca (1,3 miliardi di euro, 0,3 miliardi in più). A Romania e Bulgaria sono andati inoltre quasi 1,1 miliardi di euro in pagamenti di preadesione. "Nell´insieme, si tratta di un risultato positivo per tutti i nuovi Stati membri che hanno ricevuto più fondi dalle casse dell´Ue rispetto al 2005, anche se, per il 2007, si spera in risultati migliori, specie per quanto riguarda la politica di coesione", ha precisato Dalia Grybauskaité. Nel 2007, per la prima volta, le risorse disponibili a titolo dei fondi strutturali non spese rischiano di essere automaticamente soppresse in forza della regola "n+2". Quanto all´assegnazione dei fondi per interventi strutturali (5,8 miliardi di euro, ovvero il 17,8% del totale Ue), la Spagna ha fatto la parte del leone, seguita da Italia (14%), Germania (13,6%), Grecia (11,1%) e Regno Unito (9,3%). Alla voce agricoltura, come nei precedenti esercizi, la Francia è stata la principale beneficiaria (10,1 miliardi di euro, ovvero il 20,3% del totale Ue), seguita da Spagna e Germania (rispettivamente con il 13,4% e il 13,2%), Italia (11%) e Regno Unito (8,7%). Nel riassumere il periodo 2000-2006, la commissaria Grybauskaité ha constatato che i maggiori aumenti della spesa Ue sono stati registrati in materia di libertà, di sicurezza, giustizia e cittadinanza (+78%) e competitività per la crescita e l´occupazione (+68%), tendenza destinata a rafforzarsi ulteriormente nel periodo 2007-2013. Negli ultimi sette anni, la Spagna è stata la principale beneficiaria di fondi Ue (99,5 miliardi di euro su tutto il periodo), seguita da Francia (89,6 miliardi di euro), Germania (79,1 miliardi di euro), Italia (70,2 miliardi di euro) e Regno Unito (50,2 miliardi di euro, al netto della correzione pari a 36,6 miliardi di euro sull´insieme del periodo). Tra i paesi Ue-10, nel periodo di adesione 2004-2006, il maggior beneficiario è stata la Polonia (12,1 miliardi di euro), seguita da Ungheria (3,9 miliardi di euro), Repubblica ceca (3,2 miliardi di euro), Lituania (2 miliardi di euro) e Slovacchia (1,7 miliardi di euro). Nel 2006, il totale dei contributi nazionali al bilancio dell´Ue ha raggiunto gli 87,3 miliardi, ovvero un aumento di ben 0,6 miliardi di euro rispetto al 2005. Germania (20,1% del totale Ue), Francia (17,6%), Italia (13,7%), Regno Unito (11,3%, dopo correzione) e Spagna (9. 9%) si sono riconfermati principali contribuenti. Le rimanenti entrate sono imputabili a risorse proprie (dazi doganali, diritti agricoli e contributi del settore saccarifero per 15 miliardi di euro) raccolte dagli Stati membri in nome dell´Unione, l´avanzo del 2005 (2,4 miliardi) e risorse varie (3,7 miliardi). Il bilancio dell´Ue, in rapporto alla sua ricchezza, si è relativamente ridotto lo scorso anno allo 0,93% del reddito nazionale lordo dell´Unione, rispetto allo 0,97% del 2005. In continuo miglioramento, il tasso di esecuzione ha raggiunto il 99,3% nel 2006, un progresso imputabile principalmente ad un controllo e ad una pianificazione migliori da parte dei servizi della Commissione. Il sistema di allerta rapida introdotto nella gestione finanziaria grazie allo sforzo congiunto di Commissione, Parlamento europeo e Stati membri continua a contribuire notevolmente a tal fine. .  
   
 

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