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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Settembre 2007
 
   
  UE, CEREALI: SÌ AL VOTO D´URGENZA SUL SET ASIDE PER IL 2007/2008

 
   
  Parlamentro Europeo - L´aula ha accettato di trattare con urgenza la proposta di fissare a zero il tasso di ritiro obbligatorio per le semine dell´autunno 2007 e della primavera 2008, al fine di rispondere alle difficoltà di mercato. Per il relatore occorre decidere entro la fine del mese e prima dell´inizio delle semine. A suo parere, infatti, bisogna aumentare le superfici coltivate per non esporre il mercato a seri rischi. Il voto si terrà domani. Data la situazione sempre più difficile del mercato dei cereali, il 13 settembre, la Commissione europea ha proposto di fissare a zero il tasso di ritiro obbligatorio per le semine dell´autunno 2007 e della primavera 2008. Nell´ue-27 il raccolto del 2006, più esiguo del previsto (265,5 milioni di tonnellate), ha avuto come conseguenza una riduzione delle scorte al termine della campagna di commercializzazione 2006/2007 e i prezzi hanno raggiunto livelli elevatissimi. Le scorte d´intervento, inoltre, si sono ridotte, passando da 14 milioni di tonnellate all´inizio del 2006/2007 a circa 1 milione di tonnellate a settembre, e sono principalmente costituite da granturco ungherese. La riduzione del tasso di ritiro dal 10% allo 0%, secondo la Commissione, dovrebbe consentire un aumento della produzione pari almeno a 10 milioni di tonnellate. Il futuro del sistema di ritiro obbligatorio verrà discusso nel quadro del dibattito che sarà avviato in novembre dalla comunicazione sulla verifica dello "stato di salute" della Pac. Sarà inoltre affrontato il problema di come salvaguardare gli effetti benefici prodotti da questo sistema sull´ambiente. Fissare a zero il tasso di ritiro, precisa la Commissione, non significa obbligare gli agricoltori a coltivare tutte le proprie terre: essi possono continuare a metterle volontariamente a riposo ed a aderire a programmi ambientali. L´aula ha accettato di esaminare con urgenza la proposta e si svolgerà quindi un dibattito durante il quale Neil Parish suggerirà di accogliere la proposta della Commissione. La sua relazione orale sarà votata mercoledì dalla Plenaria e il Consiglio dei Ministri dell´Agricoltura potrà adottarla in via definitiva il giorno stesso. Antefatti - Il ritiro delle colture fu introdotto per limitare la produzione di cereali nell´Ue e venne applicato su base volontaria dal 1988/1989. Dopo la riforma del 1992 divenne obbligatorio: per avere diritto agli aiuti diretti, i produttori operanti nell´ambito del regime generale erano tenuti a mettere a riposo una determinata percentuale della superficie dichiarata. Con la riforma del 2003 essi hanno ricevuto diritti di ritiro, che consentono di godere di un aiuto se sono associati alla messa a riposo di superfici ammissibili. Inizialmente il tasso di ritiro obbligatorio veniva stabilito ogni anno ma, per semplificarne l´applicazione, nel 1999/2000 è stato fissato in via definitiva al 10%. Sono esentati dall´obbligo di ritiro dalla produzione gli agricoltori dei nuovi Stati membri che hanno optato per il regime di pagamento unico per superficie (Rpus), ossia Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Estonia, Cipro, Bulgaria e Romania. .  
   
 

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