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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Settembre 2007
 
   
  IL COTONIFICIO ALBINI ESPORTA IL 70% E ACCELERA SU FATTURATO E PRODUZIONE

 
   
  L’azienda bergamasca prevede di chiudere il 2007 con 175 milioni di euro (+7%) Il Gruppo Albini, maggior produttore europeo nella produzione di tessuti di qualità per camicia, ha chiuso il 2006 con un fatturato consolidato di 166 milioni di euro (circa 19 milioni di metri di tessuto), con un aumento del 4% rispetto al 2005 e con una quota di export che rappresenta quasi il 70 % del fatturato a conferma di un’azienda Made in Italy ad alta vocazione internazionale. I primi 6 mesi del 2007 hanno registrato una crescita del fatturato del 7%, con una previsione di chiusura tra i 170 e i 175 milioni di euro. Fondato nel 1876 ad Albino, il Cotonificio Albini è sempre stata un’impresa familiare ed è oggi guidata da Silvio, Fabio, Andrea e Stefano Albini che rappresentano la quinta generazione della famiglia fondatrice. Posizionato su una fascia alta e medio-alta del mercato, il Cotonificio Albini è presente in tutti i cinque continenti, con una clientela che può essere suddivisa in tre categorie: 1- I camiciai specializzati: la camiceria napoletana di Barba, Kiton, e sempre in Italia Bagutta, Brioni…thomas Pink e Turnbull & Asser (il fornitore della casa reale) in Inghilterra, Ascot Chang , Van Laack in Germania … 2 -Le griffe: Etro, Armani, Canali, Zegna, Polo, Hugo Boss … 3 -Le catene di distribuzione: Dutti, Banana Republic, Marks&spencer,… Il Gruppo Albini ha un totale di 1380 dipendenti ripartiti negli otto stabilimenti, di cui sei in Italia: Cotonificio Albini ad Albino, sede storica dal 1876; ‘Albini 2’ per la produzione di campioni; Brebbia (Varese) per il finissaggio, Manifattura di Albiate (Milano), Tessitura di Mottola (Taranto); Tintoria Tifil di Grassobbio (Bergamo). In Repubblica Ceca opera la Tessitura Dietfurt Sro Cz, con due unità produttive a Dvur Kralové e a Lethorad, dove complessivamente sono impiegati oltre 239 dipendenti. “Il 2006 è stato un anno positivo per il nostro Gruppo, che oltre al Cotonificio Albini comprende la Manifattura di Albiate – sostiene Silvio Albini, Consigliere Delegato del Gruppo . C’è stata una grossa spinta alla crescita ed abbiamo colto il frutto di scelte fatte negli anni precedenti, tra cui, in primis, la volontà di investire sempre con costanza. Il Made in Italy, con i suoi valori di creatività, innovazione stilistica e progettazione di tessuti sempre nuovi, è per noi un punto di riferimento fondamentale. Attenzione ai costi, innovazione, servizio, qualità e cura della propria immagine, sono state le leve che ci hanno permesso di ottenere questi risultati positivi, grazie alla flessibilità e alla capacità di individuare rapidamente nicchie di mercato favorevoli. Questa crescita è risultata ancor più rilevante sul mercato italiano,trascinata anche dagli ottimi risultati delle più importanti griffe del Made in Italy per le quali creiamo i tessuti. Detto questo non dobbiamo mai fermarci su quanto è stato realizzato, ma dobbiamo sempre concentrarci nel rafforzare tutti gli elementi di competizione. ” Il Gruppo Albini possiede, oltre ai marchi “Cotonificio Albini” (1876) e “Albiate 1830” , gli storici marchi inglesi “Thomas Mason” (1796) e David & John Anderson (1822), acquisiti dall’azienda nel 2000 insieme ad un vasto e ricco archivio. .  
   
 

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