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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Settembre 2007
 
   
  IL COMMISSARIO ORBAN: “SONO AUMENTATI I GIOVANI EUROPEI CHE STUDIANO LE LINGUE STRANIERE, E CHE INIZIANO A FARLO MOLTO PRIMA DEI LORO GENITORI”

 
   
  Bruxelles, 27 settembre 2007 - Il 25 settembre, la Commissione europea ha adottato una relazione sullo svolgimento del piano d’azione “Promuovere l´apprendimento delle lingue e la diversità linguistica: 2004-2006”. La relazione afferma che quasi tutti gli Stati membri hanno migliorato l´insegnamento delle lingue, in particolare per le fasce d´età più giovani. Al livello secondario, un numero sempre maggiore di studenti può imparare due lingue straniere, anche se non in tutti i paesi. La relazione poi rileva delle lacune nell’insegnamento delle lingue agli adulti. “Sono aumentati i giovani europei che studiano le lingue straniere, e che iniziano a farlo molto prima dei loro genitori”, ha commentato il Commissario responsabile per il Multilinguismo, Leonard Orban: “Negli ultimi tre anni, le politiche nazionali in campo linguistico si sono fatte più coerenti, c’è un consenso diffuso sulle questioni fondamentali, come l’importanza cruciale delle competenze linguistiche in una prospettiva di apprendimento permanente e la necessità di insegnare due lingue straniere fin dalla fase dell’istruzione formale. In alcuni settori occorrono maggiori interventi: estendere l’insegnamento delle lingue a tutti i percorsi educativi, aumentare la varietà delle lingue insegnate, promuovere un atteggiamento favorevole alle lingue nelle scuole”. Il Consiglio europeo di Barcellona del 2002 ha sollecitato ulteriori azioni “per migliorare la padronanza delle conoscenze di base, in particolare tramite l´insegnamento di almeno due lingue straniere fin dalla prima infanzia”. La prima risposta della Commissione è venuta col piano d’azione “Promuovere l´apprendimento delle lingue e la diversità linguistica 2004-2006”, il quale stabilisce tre settori strategici d’intervento: promuovere l’apprendimento linguistico permanente, migliorare l’insegnamento delle lingue, creare un ambiente favorevole alle lingue. La relazione ora adottata fa riferimento sia alle attività della Commissione sia a quelle degli Stati membri. La grande sfida aperta è dovuta al fatto che quanti non sono più inquadrati nell’istruzione formale, in genere gli adulti, hanno ancora bisogno di migliorare le proprie competenze linguistiche. Risultano insufficienti anche il numero e la mobilità degli insegnanti di lingue. La relazione fornisce numerosi esempi di buone pratiche: è indicato ad es. Che Belgio, Repubblica ceca, Estonia, Francia, Germania, Lituania, Romania, Slovenia e Spagna hanno introdotto formule di istruzione bilingue, con l’insegnamento di una materia in una lingua diversa. Austria, Francia, Germania, Grecia, Italia, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Norvegia e Svezia incoraggiano l’insegnamento delle lingue dei vicini, a volte mediante classi bilingui. Per stimolare l’apprendimento delle lingue in età adulta, alcuni paesi, come il Belgio e la Repubblica ceca, hanno introdotto un sistema di voucher cofinanziato dallo Stato, dai datori di lavoro e dagli utilizzatori. L’estonia, la Polonia e altri paesi dell´Europa orientale hanno proceduto alla riqualificazione degli insegnanti, in particolare dal russo all’inglese. La Romania poi ha introdotto una formazione a distanza di livello post-laurea in francese e inglese per gli insegnanti nelle aree rurali. La relazione può essere consultata al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/dgs/education_culture/publ/pdf/lingua/br2007_it. Pdf .  
   
 

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