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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Ottobre 2007
 
   
  IN FRENATA LA SPESA PER CONSUMI DELLE FAMIGLIE LUCANE

 
   
  Potenza, 1 ottobre 2007 – “Dopo aver evidenziato qualche timido segnale di risveglio nel 2006, la spesa per consumi delle famiglie lucane ha subito una brusca frenata e nel contempo si è evidenziata una crescita a ritmi molto sostenuti del credito al consumo. Da notare anche una minore capacità di risparmio e un trend inflazionistico in lieve rialzo”. È questa la sintesi tracciata dal presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte, in merito ai dati relativi all’andamento del commercio al dettaglio del primo semestre 2007 elaborati dal Centro Studi Unioncamere Basilicata. Crescita dei consumi: Basilicata fanalino di coda italiano. In base alle ultime stime del modello previsionale Unioncamere, la crescita dei consumi nel 2007 dovrebbe attestarsi sul +0,8% (contro il +0,9% dell’anno precedente), mentre nel resto del Paese l’incremento atteso è pressoché doppio (1,6%). Il credito al consumo continua a crescere: + 18,4% nei primi tre mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo del 2006, mentre nell’intero 2006 la variazione è stata del +17,4% (in entrambi i casi, si tratta di incrementi molto superiori alla media nazionale). Il crescente ricorso all’indebitamento ha un risvolto anche nella minore capacità di risparmio delle famiglie (è probabile, peraltro, che parte del risparmio accumulato sia destinato a finanziare la spesa di consumo): il tasso di crescita tendenziale dei depositi bancari, dopo aver segnato il +2,7% a fine 2006, è sceso al +1,1% nel I trimestre di quest’anno che, in termini reali, equivale ad una variazione negativa. Secondo i dati Istat, la spesa media mensile per famiglia in Basilicata è risultata pari – nel 2006 – a 1. 919 euro, (-5,2% rispetto al 2005). Un dato ancora più eclatante se confrontato con quello nazionale, che ha visto la spesa continuare a crescere (+2,7%), raggiungendo i 2. 461 euro; ciò ha determinato un ulteriore ampliamento del differenziale di spesa per consumi tra famiglie lucane e famiglie italiane, già strutturalmente elevato (fatto 100 il valore nazionale, quello regionale è pari a 78). La contrazione della spesa mensile in Basilicata ha riguardato sia i generi alimentari (-4,6%), sia i beni e servizi non alimentari (-5,4%, con particolare riferimento a istruzione, trasporti e servizi sanitari). In crescita sono risultate soltanto le spese per l’abitazione e quella per le utenze (elettricità, gas, acqua), il che riflette anche un significativo aumento dei prezzi. Tra le voci di spesa che “arretrano” si segnalano anche gli arredamenti (compresi gli elettrodomestici) e i trasporti, mentre sostanzialmente stabile si mantiene la quota relativa alle spese per l’abbigliamento e calzature (intorno al 7,5%) e per il tempo libero (4,0% circa). In lieve risalita l’inflazione a livello locale, sospinta dagli alimentari Se il I trimestre del 2007 è stato all’insegna di una dinamica inflattiva molto contenuta, nel periodo successivo si è manifestata una tendenza al rialzo che ha spinto l’inflazione all’1,7% a luglio, in linea con la media nazionale. Gli aumenti più marcati hanno riguardato i beni alimentari: +3,7% la variazione tendenziale, in forte accelerazione rispetto allo stesso periodo del 2006 (+1,6%). Alla risalita dell’inflazione ha contribuito in misura rilevante anche il comparto degli alberghi e pubblici esercizi (+3,6%, laddove nel 2006 si era registrato un -0,7%). Analogamente superiori alla media gli incrementi registrati nei trasporti (+2,6%) e nell’istruzione (+2,0%). Dal punto di vista territoriale, l’andamento dell’inflazione continua ad essere più sfavorevole a Potenza rispetto a Matera (+1,8 e +1,4%, rispettivamente, il valore dell’indice generale). I differenziali più ampi di crescita dei prezzi si rilevano, in particolare, nei trasporti, nell’istruzione e negli alberghi e pubblici esercizi, dove è il comune di Potenza a registrare i maggiori aumenti, e nei prodotti dell’abbigliamento e calzature dove, al contrario, è il comune di Matera a scontare gli incrementi più elevati. .  
   
 

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