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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Ottobre 2007
 
   
  SICUREZZA, FORMIGONI: VALORIZZARE POLIZIA LOCALE 83 MILIONI DALLA REGIONE AGLI ENTI LOCALI TRA IL 2000 E IL 2007 PONZONI: GLI AGENTI NON FANNO SOLO LE MULTE MA AIUTANO CITTADINI

 
   
  Milano, 1 ottobre 2007 - La sicurezza urbana in Lombardia, le percezioni che ne hanno i cittadini, insieme alle trasformazioni sociali e urbanistiche del nostro territorio sono gli elementi analizzati dall´Istituto Regionale di Ricerca (Irer), in collaborazione con il Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa sociale, presentati oggi a Milano al Palazzo della Regione Lombardia. Al convegno "La sicurezza urbana in Lombardia: attori, politiche e risposte", concluso dall´intervento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, hanno partecipato l´assessore regionale alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Massimo Ponzoni, il presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro, il prefetto di Bergamo, Camillo Andreana, i vice prefetti di Milano e Varese, Renato Saccone, Annunziato Verdè, il sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, il vice sindaco di Milano, Riccardo De Corato, e l´assessore ai servizi sociali del comune di Varese, Gregorio Navarro. Ai lavori hanno preso parte anche i comandanti della Polizia Locale di Milano, Emiliano Bezzon, Bergamo, Massimo Chizzolini e Varese, Antonio Lotito. Il presidente Formigoni ha evidenziato che "il sistema integrato della sicurezza elaborato dalla Regione Lombardia risponde a bisogni specifici dei cittadini e si è tradotto nella promozione di una sola politica invece di adottare azioni diverse. In attesa che il pacchetto Amato si realizzi al più presto la Regione Lombardia non rimarrà ferma a guardare ma continuerà nella sua opera di prevenzione". In particolare, il presidente della Regione Lombardia ha indicato le linee guida che contraddistinguono l´azione di governo della Giunta regionale per la sicurezza. Anzitutto la valorizzazione del ruolo della Polizia Locale, "soggetto insostituibile per la sicurezza del territorio grazie alla conoscenza che gli agenti hanno della realtà sociale e ambientale". Tra il 2000 e il 2007 Regione Lombardia ha erogato 83 milioni di euro agli Enti Locali per la sicurezza, finanziando anche 26 caserme dei carabinieri e investendo dal 2003 oltre 5 milioni di euro per la formazione dei circa 9. 000 agenti di Polizia Locale. Formigoni ha poi ricordato che Regione Lombardia non insegue politiche esclusivamente repressive ma intende creare i presupposti perché ci si convinca dell´utilità a seguire le regole. Una sfida educativa che coinvolge anzitutto la scuola e la famiglia. Un altro elemento qualificante è "investire maggiormente sulle politiche di recupero umano dei detenuti affinché non cadano nella recidiva". Accanto a questo, Formigoni ha dato risalto all´impegno della Giunta per una maggiore tutela degli spazi urbani attraverso un riordinamento dei quartieri con più pulizia, illuminazione e sistemazione del verde. Un obiettivo che sarà raggiunto con i Contratti di Quartiere, inseriti nel Programma per l´Edilizia Residenziale Pubblica 2007-2009, finanziato con oltre 512 milioni di euro, di cui 170 per la realizzazione di nuove case e 70 per la riqualificazione del patrimonio abitativo e ambientale. Secondo l´assessore regionale Ponzoni "la sicurezza urbana è un fenomeno complesso e multifattoriale che non si esaurisce soltanto nei fenomeni di disagio e devianza ma investe il concetto di vivibilità. Sta ai sindaci impegnarsi di più per le loro comunità locali diventando protagonisti e attori propositivi dello sviluppo dei territori che amministrano". Ponzoni si è anche soffermato sul ruolo degli agenti di Polizia Locale che "vivono a stretto contatto con il territorio e da un´iniziale percezione, da parte dei cittadini, di soggetti che svolgono azioni di repressione oggi sono coloro che sanno ascoltare le loro esigenze e si impegnano garantirne la sicurezza". La ricerca Irer, incrociando i dati raccolti direttamente con l´analisi e il confronto di quanto pubblicato da tre quotidiani nelle province di Milano, Bergamo e Brescia, lascia intendere chiaramente questo mutamento di approccio da parte dei cittadini, attribuendo ai media in generale una componente di responsabilità nel generare falsi allarmismi che si traducono in una maggiore percezione di insicurezza da parte di cittadini. Un tema toccato anche dal presidente Formigoni che, nel corso del suo intervento, ha detto che "i media hanno un ruolo strategico, poiché hanno la capacità di spostare l´attenzione su accadimenti o veri e propri crimini amplificandone, a torto o a ragione, la percezione nell´opinione pubblica". Il presidente ha approfondito l´argomento citando ad esempio il governo inglese che, durante la gestione degli eventi calamitosi, coinvolge direttamente i media nei comitati d´emergenza affinché, conoscendo le azioni del governo e la situazione reale, siano responsabili di un´informazione corretta e non allarmistica. .  
   
 

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