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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2007
 
   
  COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, SI CONSOLIDA LA RIPRESA SUI MERCATI EXTRA UE CON UNA RIDUZIONE DI CIRCA UN TERZO DEL DEFICIT

 
   
   Roma, 2 ottobre 2007 - Made in Italy: bene i settori tradizionali – il saldo del tessile balza dell’83% - ed anche i più innovativi con un surplus di 1 miliardo di euro per l’elettronica Si riduce di circa un terzo (31%) il deficit della bilancia commerciale italiana verso i paesi extra europei nei primi 8 mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: un risultato dovuto in primo luogo ad una netta decelerazione del tasso di crescita delle importazioni, che passa dal 22,8% al 5,8%. Positiva anche la dinamica delle esportazioni che registrano un + 12,7%, con un valore di quasi 94 miliardi, mentre nei primi otto mesi del 2006 crescevano del 11,8% (con un valore di 88 miliardi di euro). I dati confermano i timori sull’effetto del super-euro sulle esportazioni verso gli Stati Uniti, che nei primi 8 mesi del 2006 aumentavano del 5,7% rispetto all’appena 0,6% attuale, mentre la quota sul totale dell’export italiano si riduce dall’8,1% al 7,5%. Diverso il trend dei risultati delle imprese italiane sul mercato russo: nello stesso periodo il tasso di incremento delle esportazioni quasi raddoppia (dal 18,5% al 31,7%) e porta ad una riduzione del 29% del relativo deficit (da circa 5 miliardi di euro rilevati nel periodo gennaio-agosto 2006 agli attuali 3,4 miliardi). Sul mercato cinese si dimezza la velocità di crescita delle esportazioni italiane che nel 2006 aumentavano del 23,4% e oggi del 12,2% e che, a fronte anche di un elevato incremento delle importazioni (dal 23,2% al 26,5%), portano il deficit a superare i 10 miliardi di euro. Made in Italy: la meccanica rimane al primo posto nelle nostre esportazioni (+16,4%) con un incremento del saldo di circa 2 miliardi di euro. Il Made in Italy procede sia nei settori tradizionali che in quelli più innovativi, gli stessi in cui abbiamo segnato il passo negli ultimi anni e che oggi mostrano invece una rinnovata capacità di espandersi sui mercati extra europei. A testimoniarlo è soprattutto l’inversione di tendenza dell’elettronica, il cui saldo passa da un deficit di 374 milioni di euro ad un surplus di un miliardo di euro. Molto bene il tessile e abbigliamento, che fa segnare un incremento del saldo dell’83% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie ad un tasso di crescita delle esportazioni quasi triplicato (dal 3,3% del gennaio-agosto dello scorso anno all’8,3% del 2007). .  
   
 

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