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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2007
 
   
  IL PARLAMENTO EUROPEO SOSTIENE L´IET (ISTITUTO EUROPEO DI TECNOLOGIA), MA CHIEDE DI MODIFICARNE IL NOME INSERENDO LA PAROLA «INNOVAZIONE»

 
   
   Bruxelles, 2 ottobre 2007 - Il Parlamento europeo ha accolto a grande maggioranza la proposta della Commissione di creare un Istituto europeo di tecnologia (Iet), chiedendo però di aggiungere al nome la parola «innovazione», nonché di prevedere una fase pilota iniziale. I deputati al Parlamento europeo vorrebbero rinominare l´Iet «Istituto europeo di innovazione e tecnologia» in modo tale che il nome rifletta quella che a loro parere dovrebbe essere la missione principale di questo organismo: l´innovazione. L´iet avrà una struttura a due livelli: un comitato direttivo selezionerà università, organizzazioni di ricerca, imprese e altre parti interessate che andranno poi a formare le Comunità della conoscenza e dell´innovazione (Cci). Le Cci sono state concepite dalla Commissione per svolgere un ruolo unico nello Spazio europeo della ricerca (Ser), poiché combineranno tutte le componenti del «triangolo della conoscenza»: istruzione, ricerca e innovazione. Si spera che saranno rapidamente in grado di trasformare i risultati della ricerca di base in nuove tecnologie pronte per essere immesse sul mercato. A differenza di quanto propone la Commissione, il Parlamento auspica invece che le Cci siano giuridicamente autonome dall´Iet. Gli eurodeputati hanno tuttavia votato a favore di alcune regole di base per la loro composizione: ogni Cci deve essere costituita da almeno tre organizzazioni partner, situate in almeno due Stati partecipanti diversi, e comprendere almeno una università e un´impresa privata. A giugno il Consiglio «Competitività» aveva stabilito di avviare inizialmente l´Iet assieme a due o tre Cci, che si occuperanno delle priorità dell´Unione europea in materia di energia rinnovabile e cambiamento climatico. I deputati al Parlamento europeo hanno fornito indicazioni meno precise sulle questioni che a loro parere le prime Comunità della conoscenza e dell´innovazione dovrebbero affrontare, ma hanno sottolineato la necessità di prevedere una fase pilota prima di creare una rete di Cci. La relazione del Parlamento afferma che le prime due o tre Cci devono occuparsi di «settori che aiutano l´Ue a far fronte alle sfide attuali e future, quali il cambiamento climatico, la mobilità sostenibile, l´efficienza energetica e la prossima generazione di tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic)». In un emendamento al testo della Commissione, gli europarlamentari hanno proposto che l´Iet adotti un´agenda strategica per l´innovazione prima di selezionare le successive Cci. L´agenda individuerà gli obiettivi strategici a lungo termine dell´Iet, «nei settori di potenziale interesse economico e sociale che possano generare il più elevato valore aggiunto». I parlamentari hanno accordato ampio sostegno alle proposte della Commissione sul finanziamento dell´Iet, la cui dotazione complessiva è stata stimata a circa 2,4 Mrd Eur per i primi sei anni, dei quali 308,7 Mio Eur provenienti dal bilancio comunitario. Il 19 settembre la Commissione ha adottato una proposta di revisione del quadro finanziario pluriennale 2007-2013 al fine di garantire il finanziamento di Galileo e dell´Iet. La Commissione ha suggerito di attingere finanziamenti aggiuntivi da strumenti comunitari esistenti come il Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7°Pq), il programma per la competitività e l´innovazione (Pci) e il programma per l´apprendimento lungo tutto l´arco della vita. Il Parlamento ha sottolineato che le richieste di finanziamento a titolo di programmi come questi non devono essere in alcun modo privilegiate rispetto ad altre. Gli eurodeputati hanno inoltre adottato un emendamento in cui si afferma che i finanziamenti erogati a titolo di questi programmi non dovranno essere utilizzati per sostenere spese di costituzione e amministrative, bensì per la mobilità dei ricercatori o per la ricerca stessa. Gli eurodeputati hanno respinto la proposta della Commissione sul conferimento di titoli e diplomi da parte dell´Iet, suggerendo invece di dotare di un marchio di eccellenza Iet i diplomi rilasciati dalle università che sono partner delle Cci. Ora il Consiglio esaminerà la proposta e in autunno formulerà una posizione comune, che sarà quindi sottoposta al voto del Parlamento. Per consultare la relazione del Parlamento sull´Iet: http://www. Europarl. Europa. Eu/sides/getdoc. Do?type=report&reference=a6-2007-0293&language=it&mode=xml Per consultare la proposta della Commissione sull´Iet: http://ec. Europa. Eu/education/policies/educ/eit/doc/com604_it. Pdf Per leggere la proposta della Commissione sulla revisione del quadro finanziario dell´Ue: http://eur-lex. Europa. Eu/lexuriserv/lexuriserv. Do?uri=celex:dkey=455921:en:not .  
   
 

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