Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2007
 
   
  BASILICATA: IMPRESE COMMERCIALI, CONGIUNTURA I SEMESTRE 2007

 
   
  Potenza, 2 ottobre 2007 – “La prolungata stagnazione dei consumi continua a rinviare le prospettive di ripresa delle vendite al dettaglio che, anche nella prima metà del 2007, hanno accusato una flessione, sebbene il trend di medio-lungo periodo mostri un progressivo, ancorché lento, rientro delle spinte recessive. In tale contesto, si allarga ulteriormente il divario tra gli andamenti della piccola distribuzione specializzata, che segna pesantemente il passo, e quelli della grande distribuzione organizzata, che si rilancia anche sottraendo quote di mercato alla prima. Alla fine del semestre, tuttavia, il clima di fiducia tra gli operatori del settore, compresi quelli del piccolo commercio, appare improntato ad un certo ottimismo”. Questo, in sintesi, il commento del presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte in merito all’indagine sulle imprese commerciali della Basilicata nel 1° semestre 2007 condotta dal Centro Studi Unioncamere. I Dati - Nella media dei primi 6 mesi del 2007 le vendite al dettaglio in Basilicata hanno subito un calo dell’1,2% su base annua, in controtendenza con il trend nel resto del Paese (+0,3%) ma in linea con quelli del Mezzogiorno (-2,2% nel secondo trimestre). In forte ripresa le vendite di ipermercati, supermercati e grandi magazzini; continuano ad arretrare i piccoli esercizi specializzati. Vendite al dettaglio degli esercizi specializzati in calo: -1,9% la variazione tendenziale annua nell’alimentare, -2,1% nel “non alimentare”, con perdite marcate nei reparti dell’”abbigliamento e accessori” e dei “prodotti per la casa ed elettrodomestici” (-3,0%), sebbene il trend negativo abbia mostrato una certa attenuazione tra il I e il Ii trimestre. A fronte di tali andamenti, gli esercizi despecializzati (ipermercati, supermercati, grandi magazzini) hanno registrato risultati molto positivi: +3% per il fatturato, quasi un punto in più dell’incremento medio del 2006. Cresce la fiducia nella ripresa da parte degli operatori commerciali Rispetto alle pessimistiche previsioni formulate ad inizio d’anno, quelle più recenti lascerebbero ipotizzare un certo miglioramento delle vendite al dettaglio per i prossimi mesi. Il 40% degli operatori scommette su una ripresa del giro d’affari nel Iii trimestre dell’anno, mentre il 45% ritiene probabile il mantenimento degli attuali livelli di vendite e soltanto il 15% indica una ulteriore flessione. Le aspettative di ripresa si concentrano soprattutto nel comparto despecializzato e nelle aziende intermedie. Nel comparto specializzato, invece, le previsioni più favorevoli riguardano il comparto alimentare. Continua l’emorragia dei piccoli esercizi commerciali Nel primo semestre 2006 sono state 283 le iscrizioni al Registro Imprese delle Camere di Commercio (-8,7% rispetto allo stesso periodo del 2005); per contro, 356 imprese sono state costrette a chiudere: un numero lievemente inferiore rispetto all’anno precedente. Il tasso di variazione della base imprenditoriale del settore (-0,77%), rappresenta il più forte arretramento finora registrato su base semestrale. Con riferimento alle classi merceologiche, l’alimentare continua ad evidenziare un costante ridimensionamento delle macellerie, diminuite anche nella prima metà del 2007 (-3,0%). Variazioni positive, invece, per i punti vendita dei tabacchi (+4,7%), per gli esercizi di frutta e verdura (+6,0%), oltrechè per le pescherie e le panetterie. Nello specializzato “non alimentare” sono le farmacie e profumerie a registrare i tassi di crescita più sostenuti dello stock di imprese (+3,4%). Segnano il passo i comparti del mobile, degli elettrodomestici e dei prodotti del tessile e calzature. Cenni di ripresa dell’occupazione nel settore, ma non per le donne Alla fine dello scorso mese di marzo l’occupazione nel settore commerciale risultava in crescita, su base annua, del 2,1% (circa 500 unità in più), dopo aver chiuso l’anno precedente con un -5,2%. Quasi l’80% dell’occupazione aggiuntiva è costituita da indipendenti, mentre assai modesto è stato l’incremento degli occupati dipendenti che, a fine 2006, erano in calo del 7,2%. Ciò contribuisce a spiegare i trend fortemente divergenti relativi ai due generi, con un arretramento dell’occupazione femminile (-4,9%), già penalizzata da andamenti più sfavorevoli nell’anno precedente, e una crescita di quella maschile (+6,1%). Le previsioni: secondo l’ultima indagine Excelsior, le imprese commerciali lucane hanno previsto di assumere – nell’anno in corso – 470 unità; a fronte di queste “entrate”, le “uscite” (per pensionamenti, dimissioni, licenziamenti) dovrebbero interessare 440 unità. L’incremento “netto” di occupazione dipendente risulterebbe così assai modesto e pari ad appena lo 0,6% in più rispetto agli attuali livelli di occupazione. .  
   
 

<<BACK