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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2007
 
   
  SERVIZI TRANSFRONTALIERI: PIÙ GARANZIE PER I CONSUMATORI

 
   
   Bruxelles, 2 ottobre 2007 - Il Parlamento europeo sollecita più chiarezza sugli obblighi dei prestatori di servizi che operano al di fuori delle loro frontiere. Chiede di accrescere la fiducia dei consumatori in tali servizi attraverso standard qualitativi europei e sollecita la Commissione a considerare l´introduzione di uno strumento teso a favorire le azioni collettive su base transfrontaliera. Va poi imposta un´informazione adeguata su prezzi, condizioni contrattuali e mezzi di ricorso in caso di lacune o ritardi nei servizi. Approvando con 526 voti favorevoli, 38 contrari e 13 astensioni la relazione di Lasse Lehtinen (Pse, Fi), il Parlamento incoraggia anzitutto «lo sviluppo di misure intese a completare il mercato interno dei servizi», ritenendo necessario un regime più uniforme per quanto attiene agli obblighi dei prestatori di servizi, dal momento che il mercato dei servizi sta assumendo sempre più carattere transfrontaliero. Per i deputati, infatti, chiarendo il sistema giuridico degli obblighi dei prestatori di servizi nell´Ue, «si aumenterà la concorrenza e si offriranno maggiori possibilità di scelta ai consumatori», senza creare nel contempo ostacoli ingiustificati alla libera prestazione dei servizi nel mercato interno. In proposito, il Parlamento deplora che l´attuale commistione di strumenti legislativi, che vede affiancati alle norme sui conflitti di legge gli strumenti del mercato interno, e l´incapacità di determinare chiaramente la loro interazione, «fanno sì che né il consumatore né il prestatore di servizi siano sempre in grado di sapere con esattezza quale regime giuridico sia applicabile a ciascun aspetto della loro attività». Vale a dire, se si applichi il diritto civile del paese ospite o del paese d´origine, il regime regolamentare del paese ospite o quello del paese d´origine. Si dice poi convinto che la creazione di un mercato interno dei servizi basato sui diritti fondamentali di stabilimento e di fornitura dei servizi «presuppone che le misure pertinenti siano chiare, sia dal punto di vista giuridico che da quello pratico». D´altra parte, per quanto concerne la prestazione di servizi, il Parlamento nota che i consumatori «non sono protetti dall´acquis comunitario allo stesso modo che nel caso dell´acquisto di merci». Al riguardo, sottolinea che, quando i consumatori nutrono incertezze circa la sicurezza e la qualità dei servizi, essi «tendono a erigere barriere mentali» nei confronti dei prestatori stranieri e «si astengono quindi dall´avvalersi di servizi transfrontalieri». Invita poi la Commissione a tenere presente che, per quanto attiene agli obblighi dei prestatori di servizi, «non si dovrebbero fare differenze tra prestatori pubblici e privati»: dovrebbero entrambi essere soggetti alle direttive sulla protezione dei consumatori. La Commissione dovrebbe anche verificare attentamente il recepimento e l´attuazione della legislazione orizzontale e settoriale, attuale e futura, sulla responsabilità dei prestatori di servizi transfrontalieri. Ma anche prendere in considerazione misure come l´introduzione di standard a livello Ue, quale strumento per promuovere la sicurezza dei servizi e garantire i diritti dei consumatori in relazione ai servizi transfrontalieri forniti da Stati membri. Facendo proprio un emendamento proposto dall´Alde, infine, il Parlamento chiede alla Commissione di considerare attivamente l´introduzione di uno strumento giuridico comunitario per favorire le azioni collettive da parte dei consumatori su base transfrontaliera, in modo da facilitare loro l´accesso alle vie legali. L´aula, inoltre, invita la Commissione a presentare, entro un anno, un programma di lavoro che permetta di valutare l´impatto sugli obblighi dei prestatori di servizi transfrontalieri della legislazione attuale e futura relativa al mercato interno. Dovrebbe anche valutare la necessità di un eventuale strumento orizzontale di ampio respiro «per armonizzare le disposizioni sulla prestazione di servizi transfrontalieri», al fine di garantire un elevato livello di protezione dei consumatori. Questo strumento, precisano i deputati, dovrebbe contemplare almeno norme generali di base che impongano un´informazione adeguata in merito ai prezzi, alle condizioni contrattuali e ai mezzi di ricorso in caso di lacune o ritardi nei servizi. .  
   
 

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