|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Ottobre 2007 |
|
|
  |
|
|
DOMUS DI OTTOBRE FARE DESIGN CON GLI ALIMENTI COME MATERIALI DA COSTRUZIONE
|
|
|
 |
|
|
Milano, 3 ottobre 2007 - 1/ Riccardo Blumer: il design riacquista la vocazione alchimistica e trasforma gli alimenti in materiali da costruzione Riccardo Blumer racconta la sua esperienza di insegnante, dove ha trasferito il suo personale approccio allo studio di forma e materia. ‘Nella sperimentazione sviluppata nel 2007 durante il corso di Design Tridimensionale (…) la scommessa è stata realizzare strutture statiche portanti costruite esclusivamente con materiali alimentari. Ho proposto ai miei studenti di fare un passo indietro: dall’artificiale al naturale, per meglio capire l’artificiale, in aperta polemica con quanti credono che le novità e la ricerca passino solo dalla scoperta di nuovi materiali. Nulla di nuovo esiste se non aggregazioni fisiche diverse’. ‘Gli studenti hanno costruito una serie di oggetti d’arredo – tutti vincolati dal dovere almeno sostenere il peso del sottoscritto – usando riso soffiato, colla di pesce, pane, alghe, radice di liquirizia, cracker, grano, carrube, fette biscottate, grissini e porro’. Oggetti veri raggiungibili solo lavorando sul rapporto tra la massa, le forze e il materiale al limite dell’efficienza. Tra le creazioni degli studenti sgabelli di michette, una seduta di cracker, una chaise-longue di radice di liquirizia, una poltroncina di farina, un’amaca di carrube e fibre di liquirizia, un tavolo di fette biscottate. 2/ Una macchina architettonica per celebrare il trionfo dell’industria automobilistica La sezione Architecture del numero di domus di ottobre si apre con il progetto della Bmw Welt di Monaco realizzato dagli austriaci Coop Himmelb(l)au. Sotto la gigantessa copertura è messo in scena il grande spettacolo della perfetta strategia di comunicazione Bmw. I progettisti hanno posto al centro dell’intero complesso la grande pista a spirale lungo la quale transitano verso l’uscita le automobili, una volta consegnate agli acquirenti. Intorno ad essa, lo spazio sotto la copertura diventa una grande piazza pubblica, accessibile e percorribile da chiunque. Così il complesso entra a fare parte integrante del tessuto urbano: o meglio sub-urbano. Spiega Casciani, vice direttore di domus: “Il fatto che al Bmw Welt si incontrino ancora delle automobili è del tutto secondario. Ciò che si vende e che si compra qui non è un oggetto reale, ma il fascino del marchio/icona Bmw”. 3/ A Karjat (Mumbai) Rahul Mehrotra dà voce all’idea di architettura come luogo di crescita e socializzazione nel campus per ragazzi Magic Bus Romil Sheth racconta questo mese per domus il Campus per ragazzi Magic Bus realizzato dalla Ong Magic Bus a Karjat nei sobborghi di Mumbai e progettato da Rma Architects. Fondata nel 1999 Magic Bus cerca di offrire ad adolescenti e bambini provenienti dalle baraccopoli o dai quartieri poveri di Mumbai, occasioni di formazione e di lavoro ricreando nello stesso tempo un ambiente sano e un tessuto sociale ricco di stimoli. Il campus descrive un approccio del tutto originale al settore dell’Industrial Design. Esteso su un’area di 36. 500 metri quadrati, il progetto del campus si ispira al rispetto del patrimonio naturale e delle sue caratteristiche, nonché a quello della sensibilità dei futuri utenti. La relazione con la natura circostante è una delle priorità del progetto: gli edifici esprimono il delicato equilibrio tra presenza dell’architettura e quella del paesaggio in modo da apparire collegati senza prevaricare però il contesto naturale. Per quanto riguarda i ragazzi invece il primo obiettivo nella progettazione è stato quello di creare un ambiente in cui si trovassero a proprio agio: per questo la gamma dei materiali prescelta – lamiere gravate a vista, semplici telai di alluminio alle finestre, blocchi di pietra lasciati a vista – è stata scelta proprio per la familiarità con i materiali di cui sono costruite le case della maggior parte dei ragazzi. Nell’insieme il campus esprime un forte senso di coesione, tenuto insieme da una serie di soluzioni paesaggistiche e di sentieri che da vita ad un ambiente capace di esprimere un profondo senso di comunità. 4/ A8erna: il progetto dei cittadini di Koog aan de Zaan (Olanda) per restituire alla comunità gli spazi al di sotto del viadotto autostradale Koog aan de Zaan è un grazioso piccolo villaggio presso Amsterdam, lungo il fiume Zaan. Nei primi anni Settanta venne realizzata una nuova autostrada, che attraversa il fiume su un viadotto a piloni, con un brusco taglio del tessuto sociale. Il progetto, realizzato da Nl Architects, è un tentativo di restituire la connessione tra le due parti della città e rendere attivo lo spazio sotto la strada, dopo essere stato considerato per trenta anni un punto cieco. I desideri e i suggerimenti della comunità sono stati espressi in un documento intitolato A8erna, attraverso cui i cittadini hanno avanzato diverse proposte che sono state usate come punto di partenza per la ristrutturazione. Sotto la strada si troveranno così dei ‘divanetti’, un percorso di gioco e skateboard, una piattaforma da break dance, dei calcetti e un campo da calcio, un campo da pallacanestro, un parcheggio, un incrocio, la piazza coperta con il supermercato, le ‘cassette delle lettere’, il negozio di fiori e la pescheria, una fontana luminosa, una fermata d’autobus, un mini porto turistico, il ‘ponte panoramico’ e il fiume. A sorpresa, l’autostrada sopraelevata risulta l’occasione per ricollegare il villaggio alle sue origini. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|