|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Ottobre 2007 |
|
|
  |
|
|
SECONDO UNO STUDIO, BERE SMODATAMENTE STA DIVENTANDO UNA MODA SEMPRE PIÙ DIFFUSA NEI PAESI DEL MEDITERRANEO
|
|
|
 |
|
|
Uno studio condotto in alcune parti della Spagna sulle abitudini degli adulti riguardo al bere ha riscontrato che il bere smodato è in aumento e suggerisce all´Ue di intervenire su tale questione politica. Benché l´abitudine di bere smodatamente venga tradizionalmente associata ai paesi dell´Europa settentrionale, lo studio, pubblicato nel numero di ottobre della rivista «Alcoholism: Clinical & Experimental Research», afferma che nella regione spagnola di Madrid il consumo incontrollato di bevande alcoliche è in aumento tra i giovani adulti, soprattutto se istruiti e di sesso maschile. La relazione ha inoltre rilevato che chi beve smodatamente tende a consumare alcol sotto forma di superalcolici piuttosto che di birra o vino, il che indica una chiara tendenza ad abbandonare la tradizione mediterranea di bere un paio di bicchieri al giorno per accompagnare i pasti. «Benché tradizionalmente i paesi dell´Europa meridionale evidenziassero un consumo pro capite superiore, derivante principalmente dal consumo quotidiano di vino ai pasti, tale tendenza sta cambiando», ha affermato Joan Villalbí, medico presso l´Università autonoma di Madrid. «Ad esempio, in Spagna il consumo quotidiano in occasione dei pasti sta diminuendo e la birra è l´alcolico più diffuso. L´abitudine di bere, soprattutto tra i giovani nelle serate del fine settimana, è diventata un problema sanitario e sociale, un fenomeno che si rispecchia in altri paesi dell´Europa meridionale», ha aggiunto. I ricercatori basano le proprie conclusioni sui dati raccolti tra il 2000 e il 2005 mediante interviste telefoniche a 12 037 persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni nella regione di Madrid definendo il bere smodato come l´assunzione in un´unica occasione di otto o più unità di alcol per gli uomini e sei o più per le donne. I risultati hanno evidenziato che il 30,8 percento degli uomini e il 18,2 percento delle donne tra i 18 e i 24 anni bevono smodatamente. «Benché bere fino ad ubriacarsi non sia socialmente ammissibile in Spagna, bere smodatamente sta diventando accettabile soprattutto tra i giovani», ha concluso Joan Villalbí. «Bere smodatamente sembra essere una moda importata, in quanto si prediligono i superalcolici quali gin, whisky, vodka, ecc. , che non sono culturalmente radicati in Spagna», ha dichiarato José Lorenzo Valencia-martín dell´Università autonoma di Madrid, uno degli autori dello studio. «Riteniamo che i superalcolici siano particolarmente diffusi tra chi beve smodatamente per gli effetti psicoattivi provocati dall´alcol in un arco di tempo relativamente breve. » «I giovani prediligono superalcolici e liquori mescolati a cola o altre bibite analcoliche», ha aggiunto Villalbí. «L´industria dei liquori ha promosso molto attivamente i propri prodotti tra i giovani, in particolar modo le bibite frizzanti a contenuto alcolico, e ha aggirato il divieto attuale di pubblicizzare in televisione bevande con più del 23 percento di alcol. Il loro marketing è destinato esplicitamente ai gruppi più giovani, e stabilisce un nesso tra bere, divertirsi e avere successo a livello sociale e sessuale. Vi sono dati che dimostrano una crescita drammatica delle spese in pubblicità di alcolici e il loro impatto in Spagna negli ultimi anni. » Entrambi i ricercatori ritengono che bere smodatamente faccia parte di un quadro in evoluzione del consumo di alcolici nei paesi europei, un´altra conseguenza di quella che il dottor Valencia-martín definisce la globalizzazione del bere. «Ovviamente si tratta di una conseguenza molto rischiosa, in quanto il consumo eccessivo di alcolici è associato a incidenti stradali, comportamenti rischiosi alla guida e lesioni causate da condotta violenta», ha affermato. «Nei paesi mediterranei dobbiamo sensibilizzare la società nei confronti di questo problema, per indurre le famiglie e il governo a collaborare per tenere sotto controllo tale fenomeno tra i giovani. » Il dottor Villalbí è d´accordo. «Se il bere sta diventando un problema sociale e di salute, con effetti negativi importanti che riguardano anche chi non beve, tale questione non può essere lasciata in mano ai singoli individui o alle iniziative dell´industria», ha spiegato. «Anche i governi devono essere coinvolti e intervenire. Tali risultati creano le condizioni per un maggiore interesse delle politiche comunitarie in questo campo». Per maggiori informazioni consultare: http://www. Blackwell-synergy. Com/toc/acer/31/10 . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|