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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Ottobre 2007 |
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GLI IMPRENDITORI DEL BENE STRUMENTALE SI RIUNISCONO PER DISCUTERE DELLA NUOVA LEGGE FINANZIARIA CINISELLO
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Balsamo 3 ottobre 2007 - I vertici di Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, si sono riuniti oggi, in occasione del consiglio direttivo, per valutare attentamente le misure inserite nella legge finanziaria appena approvata dal governo. Sebbene siano accolte con favore le riduzioni delle aliquote Ires e Irap, significativa testimonianza della volontà delle autorità di governo di alleggerire le imprese dalla pesante pressione fiscale, sono numerosi gli aspetti, relativi all’allargamento della base imponibile, che non convincono gli imprenditori del settore. “Un settore che - come ha ricordato Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre- rappresenta il motore trainante del sistema economico del paese”. In particolare, da una più approfondita analisi del testo approvato venerdì scorso, emergono aspetti che appaiono chiaramente in contrasto con l’intento di sviluppo che la stessa legge finanziaria intende sostenere. L’associazione dei costruttori di sistemi di produzione guarda con particolare preoccupazione alla decisione di eliminare l’opportunità di deduzione dal reddito di ammortamenti anticipati e accelerati per i beni materiali. Questo provvedimento porterebbe, infatti, a una totale paralisi nel consumo di beni di investimento con conseguente perdita di competitività per l’intero sistema industriale del paese. Accanto alla eliminazione del provvedimento degli ammortamenti anticipati e accelerati, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione critica la modifica introdotta dalla legge finanziaria sulle deduzioni Irap del costo del personale. Pur mantenendo le deduzioni introdotte con il taglio del cuneo fiscale, la legge finanziaria appena approvata riduce dell’8% gli importi massimi previsti per ogni dipendente a tempo indeterminato (da 5. 000 euro a 4. 600 euro). “Tali provvedimenti, se dovessero trovare realmente attuazione, annullerebbero buona parte dei benefici derivanti dall’alleggerimento fiscale previsto con le misure di riduzione Ires e Irap introdotte. In più - continua Alberto Tacchella - la modifica, che sostanzialmente riduce il taglio del cuneo fiscale che lo stesso governo aveva indotto non più di un anno fa, va a penalizzare quei settori a alta intensità di manodopera quale è quello dei sistemi per produrre”. Al dissenso di Ucimu-sistemi Per Produrre si è aggiunto quello della Federmacchine, la federazione dei costruttori di beni strumentali. La federazione, attraverso il segretario generale Alfredo Mariotti, ha così commentato il testo della finanziaria: “l’auspicio è che le autorità di governo rivedano la loro posizione in merito a questi due nuovi provvedimenti, dimostrando come hanno fatto d’altro canto per altri settori di considerare il valore di un comparto, quello della meccanica strumentale, che nel 2006 ha segnato un saldo della bilancia commerciale in attivo di 12,5 miliardi di euro a fronte del deficit di 21,4 miliardi della bilancia del paese”. Infine, il provvedimento che solleva completamente le nuove imprese dell’high tech dal pagamento degli oneri sociali per tutti gli addetti alla ricerca, è un esempio di lungimiranza e di attenzione verso il futuro del nostro sistema industriale. “Questo tipo ragionamento - ha concluso Alfredo Mariotti - dovrebbe essere applicato a tutte le imprese, nuove e già avviate, che si distinguono per essere fucine di innovazione”. . |
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