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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 03 Ottobre 2007 |
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PICCOLI COMUNI VENETI. ASSESSORE SILVESTRIN: “1,1 MILIONI EURO CONTRIBUTI 2007 A 25 UNIONI COMUNI E 18 COMUNITA’ MONTANE PER ESERCIZIO ASSOCIATO FUNZIONI E SERVIZI”
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Venezia, 3 ottobre 2007 - Un contributo regionale di un milione 100 mila euro per il 2007 è stato deliberato dalla Giunta regionale, relatore l’assessore regionale alle politiche degli enti locali Flavio Silvestrin, a venticinque Unioni di Comuni del territorio veneto (770 mila euro) e a 18 Comunità Montane (330 mila euro) per sostenerne le spese di funzionamento necessarie all’esercizio associato di funzioni e servizi ad essi delegati dai Comuni. Previsto dalla legge regionale n. 2 del 2006 e da una deliberazione regionale del maggio scorso, l’atto si riferisce alle Unioni comunali costituite per un periodo non inferiore ai cinque anni e le Comunità Montane delegate dai Comuni per non meno di cinque anni alla gestione associata di funzioni e servizi comunali. Le Unioni dei Comuni beneficiate dall’azione regionale sono dieci in provincia di Padova (contributi complessivi per circa 300 mila euro mila euro), una in provincia di Belluno (40 mila euro), sei in provincia di Verona (contributi complessivi per oltre 170 mila euro), sei in provincia di Vicenza ( oltre 210 mila euro). Le Comunità Montane vedono il seguente riparto di contributi: Agno-chiampo 5,5 mila euro; Agordina, 30,3 mila euro; Alto Astico e Posina, 12,9 mila euro; Belluno-ponte nelle Alpi, 7,5 mila euro; Cadore-longaronese-zoldo, 31,2 mila euro; Centro Cadore, 26,2 mila euro; Dall’astico al Brenta, 12,5 mila euro; Del Baldo, 11,5 mila euro; Del Brenta, 23,6 mila euro; Del Complico e Sappada, 29 mila euro; Della Lessinia , 6,6 mila euro; Dell’alpago, 42,5 mila euro; Della Valle del Boite, 16 mila euro; Feltrina, 32,4 mila euro; Leogra-timonchio, 8,2 mila euro; Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, 3,5 mila euro; Val Belluna, 29,4 mila euro. “E’ un provvedimento –spiega Silvestrin – che incentiva le Unioni comunali e le Comunità montane, in particolare nei piccoli comuni veneti, inferiori ai tremila abitanti, dando una mano concreta all’efficienza e all’efficacia della gestione, e andando a vantaggio della trasparenza amministrativa, della semplificazione delle procedure burocratiche con l’obiettivo di ampliare l’offerta di servizi ai cittadini. Senza contare – conclude l’Assessore – le economie di scala che questa tipologia di forma associativa provocano nei bilanci dei piccoli comuni”. . |
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