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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Ottobre 2007
 
   
  LA LIGURIA SUL PO PER RICORDARE MARIO SOLDATI

 
   
  Genvoa, 3 ottobre 2007 - "Piemonte alla conquista dell´Italia? Ma se aveva già Genova!" A Casale Monferrato gli applausi di Carlin Petrini e del presidente Mercedes Bresso alla lettura di Giorgio Scaramuzzino del Teatro dell´Archivolto. "Ogni volta che torno a Genova, mi stupisco e mi chiedo, scherzosamente, che bisogno possa aver sentito il Piemonte di conquistare l´Italia, mentre aveva già la Liguria. Tutto ciò che di italiano manca a Torino, Genova ce l´ha, ce l´aveva. E quando, settanta anni fa e più, ogni estate, lasciavo Torino per le vacanze e attraversavo Genova e la riviera, era tutta l´Italia che mi appariva". Se c´era bisogno di sottolineare, motivare ulteriormente l´adesione della Regione Liguria al viaggio lungo Po promosso dall´Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo dedicato a Mario Soldati a cinquant´anni dal suo reportage televisivo sul grande fiume, la testimonianza del grande scrittore letta ieri sera, tra gli applausi del presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso e il presidente di Slow Food Carlin Petrini a Casale Monferrato dall´attore genovese del Teatro dell´archivolto Giorgio Scaramuzzino, toglie ogni dubbio sui suoi forti legami con la Liguria, oltre che con Tellaro, il piccolo borgo della riviera spezzina dove visse e lungo e morì. E a conferma che viaggio nella valle del Po alla ricerca dei cibi genuini lungo che Mario Soldati fece cinquant´anni fa portasse con sè anche l´amore del grande scrittore e regista per il mare e la gente di Liguria a Casale Monferrato sono arrivate tante testimonianze inedite dell´assessore regionale alla Cultura Fabio Morchio e del maresciallo dei carabinieri Salvatore Careddu, legato da venticinque anni di amicizia con lo scrittore, in gran parte passati a scarpinare per la Val di Vara e l´entroterra del Tigullio. "Come segretario provinciale genovese del Psi nel 1983 - ricorda Fabio Morchio - raccolsi il suggerimento di candidare alle elezioni politiche Mario Soldati. Ricordo che venne a trovarmi in federazione con un grande fiocco nero al collo e un cappellaccio in testa, fasciato in un abito che accostava la sua figura a un quadro di fine Ottocento. Rimasi molto stupito di quella sua scelta, visti i suoi interessi letterari, giornalistici, cinematografici e televisivi e quando glielo dissi mi confessò: "Anche se sono ormai vecchio mi piace pensare di essere utile alla mia regione". Alla "Conversazione su Mario Soldati" di ieri sera al teatro municipale di Casale Monferrato condotta dal giornalista Alberto Sinigaglia ha portato i ricordi di Mario Soldati anche Salvatore Careddu che conobbe lo scrittore quando il sottufficiale dei carabinieri, che risiede a Sestri Levante, prestava servizio a Sesta Godano, in Val di Vara. Da quell´incontro, Mario Soldati trasse moltissimi spunti per il libro "I Racconti del maresciallo". E oggi, a distanza di tanti anni, Salvatore Careddu ha preso a sua volta carta e penna per raccontare quella lunga amicizia nel libro "La valigia del maresciallo". Il viaggio in bicicletta, in 24 tappe, alla ricerca della memoria e dell´identità fluviale promosso dall´Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ha preso il via nei giorni scorsi con i docenti e 150 studenti del´Ateneo piemontese attraverso il Piemonte, la Lombardia, l´Emilia Romagna e il Veneto. La Liguria, con i fiumi Trebbia, Scrivia e Bormida, affluenti del Po, ha da sempre legami con quel bacino fluviale, ma con una situazione certamente migliore rispetto agli anni scorsi. Il fiume Bormida, ad esempio, per decenni avvelenato dagli scarichi dell´ex Acna di Cengio, è oggi avviato verso la bonifica insieme con tutta l´area". .  
   
 

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