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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Ottobre 2007
 
   
  MNEMOSYNE: UN PROGETTO ESPOSITIVO DEDICATO AI VINCITORI DELLA SCORSA EDIZIONE DEL PREMIO ITALIAN FACTORY: CRISTIANO TASSINARI E SVETLANA GREBENYUK.

 
   
   Milano, 4 ottobre 2007 - Spazio 8, nuovissima location di archeologia industriale in via Col di Lana 8, è la sede espositiva scelta per presentare in modo inedito e suggestivo le ricerche fi gurative di Cristiano Tassinari e Svitlana Grebenyuk, vincitori dell’edizione 2006 del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana. L’esposizione -dal 4 al 21 ottobre 2007 - crea un corto circuito tra diverse espressioni dell’arte contemporanea, un confronto tra due mondi visivi che rifl ettono le identità e i background culturali dei due artisti. Un evento per conoscere due nuovi talenti che stanno attirando l’attenzione della critica e del pubblico: un ulteriore momento di scoperta all’interno dei numerosi appuntamenti previsti per il 6 ottobre in occasione della terza Giornata del Contemporaneo. Un viaggio emozionale che si snoda lungo il fi ltro della “memoria individuale e collettiva” (Mnemosyne): questo è il percorso espositivo ideato da Chiara Canali per mettere in dialogo le installazioni di Cristiano Tassinari e Svitlana Grebenyuk, che con linguaggi e scelte tematiche differenti rileggono luoghi e immagini attraverso la costante di un’alchimia coloristica e materica. Si incontrano così le incrostazioni e stratifi cazioni segniche di Tassinari con i ricordi espressionistici e allegorici della Grebenyuk. Due differenti formazioni e provenienze si confrontano: da un lato il ricordo delle sinopie e degli affreschi, dall’altro i colori innaturali e la luce della terra ucraina. Partendo dalle rispettive culture e terre d’origine, gli artisti riescono a innovare i linguaggi della tradizione, creando immagini visionarie sospese in un’ideale atemporalità Cristiano Tassinari, artista risultato vincitore della 58a edizione del Premio Michetti, presenta un intervento di 26 incisioni, un repertorio di ritratti frutto di progressive sovrapposizioni di materie, tecniche e supporti. Un lavoro complesso in cui si possono cogliere riferimenti che spaziano da memorie passate a quelle presenti della storia dell’arte: dalla classicità della ritrattistica romana, alla contemporaneità di Richter per la trasposizione libera da fotografi a a pittura, fi no al “ritocco” fotografi co di Thomas Ruff. Nell’opera di Svitlana Grebenyuk è fondamentale il rapporto che si instaura tra natura, individui e colore, elemento di grande impatto emozionale e valore espressivo, che connota la tradizione artistica russa. L’artista ricostruisce un paesaggio domestico, una sorta di natura selvaggia con relativi suoni e rumori per svelarne l’armonia, la bellezza, ma allo stesso tempo denunciarne l’innaturalità, la cattività che si evince dai meccanismi tecnici messi allo scoperto nell’installazione stessa. Catalogo Italian Factory con testi di Chiara Canali, Micol Ferretti, Andrea Pincketts, Federico Vescovo Italiano e inglese Svitlana Grebenyuk (Vive e lavora a Milano) Svitlana Grebenyuk è nata in Ucraina nel 1979. Consegue la maturità di scuola superiore nel suo paese d’origine poi, nel 2001, si iscrive alla Nuova Accademia di Belle Arti (Naba) a Milano. Prosegue i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Esordisce nel 2003 esponendo alla mostra Acqua, Acqua, Acqua presso il Museo della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano; nel 2004 partecipa alla collettiva Quartetto presso Nowhere Gallery, sempre a Milano. Nel 2005 viene selezionata per il Salon Primo e le sue opere sono esposte presso il Museo della Permanente di Milano. Nel 2006 viene invitata a far parte del progetto: Un lavoro fatto ad arte, a cura di Monica Pirolla, presso Palazzo Te di Mantova e sempre nel 2006 risulta seconda classificata al Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana. Nel 2007 partecipa alla mostra itinerante “Il Treno dell’Arte – Da Tiziano a Nespolo alla Street Art: 500 anni di Arte Italiana”. Cristiano Tassinari (Vive e lavora tra Mantova e Milano) Cristiano Tassinari è nato a Forlì nel 1980. Si diploma all’Istituto Statale D’arte di Forlì e si laurea presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Tra le mostre personali: Doppio Sguardo, a cura di Daniele Masini, presso il Foyer Teatro Diego Fabbri di Forlì (2004), Opera incisa, alla Galleria Graffio di Bologna (2005); Heads, a cura di Andrea Bondanini, presso la Libreria Bocca di Milano (2007). Tra le esposizioni collettive: il Premio Carmen Silvestroni a Palazzo Alberini a Forlì nel 2000; nel 2001 la segnalazione della giuria al Premio Felice Castrati a Pavarolo (Torino); nel 2003 la partecipazione alla collettiva Tecnomorfismi allestita presso le Sale Museali del Baraccano a Bologna. Nel 2004 espone alla rassegna Gemine Muse a Forlì e viene invitato al Premio Nazionale delle Arti organizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione presso l’Università della Ricerca di Roma. Nel 2005, a Forlì, è presente a Vernice Art Fair e a Ouverture. Tra i premi e i riconoscimenti: nel 2004 il primo premio al Concorso Nazionale d’Incisione Carnello Carte ad Arte a Sora (Frosinone); il primo premio al 13° concorso nazionale di Calcografia presso il Comune di Gorlago; nel 2005 il primo premio Giorgio Morandi; nel 2006 è il vincitore del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana e nel 2007 vince la 58° edizione del Premio Michetti. .  
   
 

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