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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Ottobre 2007
 
   
  PRESIDENTE LORENZETTI: DA REGIONE UMBRIA ESEMPIO PER RILANCIO PRESENZA ITALIA IN AMERICA LATINA

 
   
   Perugia, - 4 ottobre 2007 - Nel pomeriggio di ieri, si è svolta la seconda sessione del seminario, sul "sostegno alle politiche sociali nei processi di sviluppo locale", presieduta dal direttore degli Affari generali della Presidenza e della Giunta regionale Aldo Bruni. "Lo sviluppo delle relazioni con l’America Latina, un continente nel quale c’è stata una elevatissima concentrazione di emigrazione italiana e con il quale esiste un indissolubile legame culturale e affettivo, costituisce – ha detto la presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti intervenendo al seminario di Perugia in preparazione della ‘Iii Conferenza nazionale Italia-america Latina e Caraibi’ – un punto fermo della politica estera del governo italiano, punto fermo che recupera un ritardo e una sottovalutazione del passato che non dovranno più verificarsi”. La Conferenza nazionale di Ottobre a Roma è chiamata, a giudizio della Presidente, a sancire la “scelta irreversibile e strategica dell’Italia di sviluppare il partenariato con i Paesi del Sudamerica”. L’umbria, piccola realtà, ha rilevato Lorenzetti, antesignana tra le Regioni italiane, ha dato un contributo prezioso alla cooperazione decentrata nel periodo in cui questa “dopo gli anni bui delle dittature, ha intercettato la voglia di crescita di Paesi e istituzioni nuovi, desiderosi di consolidare la democrazia”. Oggi, a giudizio della Presidente, la cooperazione decentrata ha bisogno di alcune innovazioni. Essa, ha affermato Lorenzetti, non può essere concepita e finalizzata alla sola “lotta alla povertà” che, pure, ne deve rimanere “l’asse fondamentale”. Se, però, ne fosse “l’opzione esclusiva – ha proseguito – ci toglierebbe la possibilità di azioni positive verso realtà strategiche del pianeta, cosa – ha insistito – che non ci possiamo permettere”. In questo ambito il partenariato per azioni di sviluppo locale, l’interscambio, temi come l’insitutional building possono dare “concretezza, profondità e integrazione alle nostre azioni”. I soli aiuti umanitari impedirebbero, ha detto Lorenzetti, “di vedere grandi questioni come il tema ambientale, quello della costruzione delle democrazie e quello dello sviluppo locale in risposta alle distorsioni della globalizzazione”. Questa nuova cooperazione deve avere, secondo la presidente Lorenzetti, una “regia nazionale e azioni autonome” evitando che, trasformandosi in una sorta di “territorio anarchico”, possa dare sfogo per un verso a “inutili protagonismi locali” e, per un altro, a “disordinate ricerche di risorse”. L’accordo di cooperazione sul Brasile, stipulato da quattro anni dall’Umbria con le Regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche, costituisce, secondo la Presidente, un utile esempio da seguire. Lorenzetti ha concluso con un ulteriore invito a rafforzare i legami e i rapporti culturali con un continente, l’America Latina, ha detto “che ci vuole e che ci ama come parte di esso”. Alla presenza di Umbria Jazz, nel prossimo novembre, a Rio, Sao Paulo, Brasilia e Buenos Aires “affidiamo un importante messaggio di amicizia e solidarietà - ha detto la Presidente - e attribuiamo il valore di un ‘piccolo segnale’ sulla strada da seguire che sentiamo il dovere di contribuire a sviluppare”. Il seminario è stato concluso dal sottosegretario con delega per l’America Latina Donato Di Santo, che ha ricordato come la prima missione da sottosegretario sia stata per accompagnare la Regione Umbria e le altre coinvolte nell’accordo di cooperazione con il Brasile, “mentre prima c’era disattenzione da parte del Governo. Da tempo – ha detto – con la Regione Umbria condividiamo progetti, idee, metodologie di approccio: non buoni propositi, perché tali non sono, ma passi in avanti per la nostra politica estera”. Il seminario di Perugia, secondo il sottosegretario, “rappresenta una tappa fondamentale per la Iii Conferenza nazionale Italia – America Latina, alla quale per la prima volta parteciperanno capi di Stato e vicepremier, 14 ministri degli Esteri dei Paesi latino-americani, rappresentanti delle principali banche latino-americane. La presenza dei poteri locali, Regioni e realtà coinvolte nella cooperazione decentrata – ha aggiunto – è determinante per la forte ripresa delle relazioni del ‘sistema Italia’ con l’America Latina. Una grande alleanza – ha concluso – che prepariamo con questa e le altre iniziative che confluiranno nella Conferenza del 16 e 17 ottobre, punto di svolta per il rilancio della presenza italiana nel continente latino-americano”. .  
   
 

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