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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Ottobre 2007
 
   
  PARI OPPORTUNITA´´: DEL PIERO, 400 MILA EURO A DONNE MIGRANTI

 
   
  Udine, 8 ottobre 2007 - E´ rivolto alle associazioni interculturali femminili il nuovo bando di concorso, per un totale di 400 mila euro, che sarà pronto a breve a cura del servizio regionale per le Pari Opportunità, per finanziare progetti che vadano incontro alle situazioni di disagio delle donne immigrate e ne favoriscano l´integrazione in Friuli Venezia Giulia. L´annuncio è stato fatto il 4 ottobre dall´assessore regionale alle Pari Opportunità, Michela Del Piero, nel corso del convegno "Il lavoro femminile tra vecchie e nuove migrazioni", al quale è intervenuto anche l´assessore regionale all´Immigrazione, Roberto Antonaz. "Negli ultimi anni - ha commentato Del Piero - si è verificata una vera evoluzione dell´associazionismo, che, in questo modo, diventa parte importante di una strategia politica di pari opportunità messa in atto dalle istituzioni". Del Piero ha ricordato come nel nostro Paese, la presenza femminile si attesti attorno al 50 per cento della popolazione immigrata. La femminilizzazione è dunque uno dei tratti salienti dei fenomeni migratori odierni che introduce la prospettiva di genere in un campo che, fino a qualche anno fa, non la prevedeva. Uno scenario, questo, che obbliga a riflessioni di genere sul fenomeno. "E´ in aumento - ha fatto notare Del Piero - il numero di donne che emigrano non attraverso la strada del ricongiungimento familiare, bensì da sole, per cercare lavoro, al pari degli uomini, in un altro Paese. Donne che si assumono la responsabilità di ´breadwinner´ (chi guadagna il pane quotidiano), procurando le risorse economiche per provvedere alle necessità della propria famiglia". Quadrupla resta, però, la discriminazione delle donne migranti. Esse, infatti, sono discriminate anzitutto in quanto donne, oltre che come immigrate. Spesso, inoltre, le donne immigrate sono discriminate anche a livello di classe sociale e, ancora oggi, per il colore della pelle. "La migrazione è di per se stessa un evento traumatico, spesso non volontario - ha aggiunto Antonaz - per le donne questo trauma è per ovvie ragioni più accentuato perché devono occuparsi di ricostruire una casa, i legami familiari, le relazioni umani e sociali. Un carico maggiore di difficoltà a cui la Regione ha cercato di dare risposta con la nuova legge sull´Immigrazione. Da questo tavolo di lavoro - ha invitato l´assessore - ci aspettiamo di capire ancora meglio le richieste delle donne migranti per rispondere più puntualmente ai loro bisogni". Il percorso partecipato che ha coinvolto, oltre a associazioni, enti, scuole, organizzazioni sindacali e datoriali, anche molte protagoniste della società immigrata in Friuli Venezia Giulia nella definizione della legge regionale 5/2005 è stato richiamato anche nell´intervento della giornalista Elisa Cozzarini. Cozzarini è coautrice del libro "Confini/migranti", nel quale sono riportati interventi e storie di donne e l´intero iter che ha caratterizzato la scrittura della legge fino alla prima Conferenza regionale sull´Immigrazione che si è tenuta a Pordenone lo scorso 4 e 5 maggio. Alla seconda sessione del convegno, moderato da Paola Tessitori dell´Osservatorio regionale per l´Immigrazione, sono intervenuti, tra gli altri, il direttore dell´Agenzia regionale del Lavoro, Domenico Tranquilli (che ha ricordato come nel 2006 siano state 10 mila le donne straniere assunte in Friuli Venezia Giulia, di cui 3. 600 collaboratrici domestiche e quasi 3 mila operaie di industrie manufattiere), Saida Ahmed, presidente della Commissione Pari Opportunità del Piemonte, Michele Negro, presidente del Comitato legge regionale sull´Immigrazione, la mediatrice culturale Fama Cisse, Arminda Hitaj, presidente dell´Unione comunità e associazioni immigrati di Udine, Elisa Gomez, presidente dell´associazione "Circolo aperto l. P. T. ", Fatou Sarr, coordinatrice donne immigrate per la provincia di Gorizia. .  
   
 

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