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Notiziario Marketpress di Venerdì 05 Ottobre 2007
 
   
  BITS – FORUM EUROPEO DEL TURISMO SOCIALE: I BUONI VACANZA NEI CONTRATTI DI LAVORO

 
   
  Il buono vacanza, insieme al buono pasto, nei contratti di tutti i lavoratori e una carta dei diritti del turista. Queste le novità principali emerse dal Forum europeo del turismo sociale che si è concluso il 4 ottobre a Riva del Garda. Il turismo è un settore di primaria importanza, che in Europa rappresenta circa il 7% del Prodotto nazionale lordo. Il 40% dei cittadini europei non riesce ad andare in vacanza, per ragioni principalmente economiche. Una percentuale che in Italia sale al 46%. Per risolvere questo problema e garantire un turismo che rispetti le persone, ma anche l´ambiente, la cultura e la società che lo ospita, al Forum europeo del turismo sociale si sono confrontate autorità politiche, rappresentanti sindacali e operatori del settore. Due le novità principali emerse: la possibilità di far rientrare i buoni vacanza nei contratti collettivi di tutti i lavoratori e l´attuazione da parte del Governo italiano di una carta dei diritti e dei doveri del turista. IL SISTEMA DEI BUONI VACANZA – Presto nei contratti collettivi di tutti i lavoratori troveranno spazio, accanto ai buoni pasto, i buoni vacanze. È la proposta discussa al Forum europeo del turismo sociale da Fitus (Federazione Italiana del Turismo Sociale), ANCI e sindacati. Le confederazioni sindacali hanno già dimostrato il loro consenso alla proposta. Tanto che nel contratto collettivo dei lavoratori del turismo, rinnovato a luglio, rientrano i buoni vacanza. Ora l´obiettivo è garantire questo strumento anche ai lavoratori degli altri settori. Il sistema dei buoni vacanze è già stato introdotto con successo da anni in alcuni Paesi europei. In Francia, ad esempio, ne hanno beneficiato oltre sei milioni di persone, in Svizzera un quarto della popolazione e in Ungheria quasi 293mila cittadini, per un totale di circa 2,5 milioni di euro. Si prevede che in Italia l´iniziativa avrà uno sviluppo simile, se non maggiore, a quello francese. In Francia i buoni vacanza hanno consentito di andare in vacanza al 10% delle persone che prima non potevano permetterselo e, dal 1994 al 2003, prima che lo strumento si consolidasse, i buoni vacanza hanno registrato un incremento annuo del 20%. Inoltre, una parte del fatturato annuo, che si attesta sul miliardo di euro, viene riutilizzata per dare una vacanza gratis a chi proprio non ce la fa. Un servizio in più che l´anno scorso ha coinvolto 1. 500 famiglie. I buoni vacanza sono una sorta di voucher con il quale è possibile acquistare una vacanza o un singolo servizio turistico a un prezzo vantaggioso. Il buono garantisce, infatti, almeno il 10% di sconto, ma i soggetti convenzionati possono offrire vantaggi superiori. Il progetto Buoni vacanze è promosso da Fitus e finanziato dal Ministero della Solidarietà Sociale. Il Governo italiano, e in particolare Francesco Rutelli, si è detto disponibile ad attivare gli strumenti necessari alla realizzazione di questa proposta. A partire dal Fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico, previsto dalla legge 135 sul turismo, per poi proseguire con la defiscalizzazione del contributo aziendale. LA CARTA DEI DIRITTI – Il Governo italiano sta lavorando alla carta dei diritti del turista. Lo ha annunciato Alessandro Foschini, direttore del Dipartimento relazioni internazionali della Presidenza del Consiglio. “Il Governo è molto attento alle problematiche del turismo sociale, sostenibile e responsabile –ha detto Foschini–. Stiamo lavorando alla carta dei diritti del turista, già prevista dalla legge quadro del 2001, ma la novità importante è che abbiamo deciso di inserire anche i doveri del turista”. La nuova finanziaria contiene già le risorse per questa iniziativa, che dovrebbe uscire in quattro lingue la prossima primavera. A livello internazionale, invece, il Governo sta lavorando all´applicazione del codice etico del turismo. “L´Italia – ha spiegato Foschini – ha un ruolo importante in questo progetto. Lo dimostra anche il fatto che il segretariato del Comitato etico, incaricato di verificare la corretta applicazione di questo strumento, avrà sede fissa a Roma presso il Ministero del turismo”. Il turismo sociale acquista quindi un ruolo sempre più importante anche a livello di istituzioni. “Il turismo è una forza importante per l´economia europea, dove rappresenta dal 5 al 7% del prodotto nazionale lordo –ha commentato Francesco Ianniello, responsabile Unità turismo della Direzione generale imprese della Commissione Europea–. Il turismo sociale in particolare è un settore già importante e lo diventerà sempre di più”. Secondo Ianniello le sfide, e le opportunità di sviluppo, per il turismo sociale sono rappresentate dagli anziani, visto il progressivo invecchiamento della popolazione, e dai giovani, che iniziano a viaggiare sempre di più. “Questi due elementi – ha aggiunto Ianniello – sono importanti sia dal punto di vista economico sia sociale, perché ci consentono di superare le barriere ancora esistenti tra i Paesi europei e di creare un´Europa veramente unita”. Www. Turismosociale. To .  
   
 

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