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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Ottobre 2007
 
   
  FEDERALISMO,FORMIGONI: FINALMENTE PARTE NEGOZIATO-1 IL 26 OTTOBRE PRIMO INCONTRO TRA DELEGAZIONI GOVERNO E REGIONE SUL TAVOLO IL TRASFERIMENTO DELLE COMPETENZE PER 12 MATERIE

 
   
   Milano, 8 ottobre 2007 - Alle 12 del 26 ottobre si aprirà ufficialmente a Palazzo Chigi il negoziato Governo-lombardia per il trasferimento alla Regione di competenze (e risorse) relative a 12 materie, dall´ambiente ai beni culturali, dalla sanità alla previdenza integrativa. Saranno da un lato il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e dall´altro il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a guidare le rispettive delegazioni al tavolo. "Finalmente, dopo non poca insistenza da parte nostra, il Governo Prodi ha acconsentito a fissare la data di partenza del federalismo in Italia", ha sottolineato il presidente Formigoni, che ne ha dato l´annuncio dopo l´incontro, nel tardo pomeriggio di ieri a Roma, con il ministro degli Affari regionali Linda Lanzillotta. "Un federalismo - ha spiegato - differenziato: e la Lombardia è la prima regione ad aprire il negoziato, altre Regioni potranno seguire; e un federalismo, nel contempo, fiscale, perché è evidente che assieme al trasferimento di competenze occorre stabilire un trasferimento di risorse", ha aggiunto Formigoni. A questa tappa decisiva - ha ricordato il presidente lombardo - "si è giunti attraverso un cammino cominciato da lontano, frutto dell´iniziativa della Giunta regionale e del suo presidente in prima persona, del largo consenso espresso dal Consiglio regionale (in particolare con la risoluzione approvata il 26 marzo scorso, ndr. ), del consenso anch´esso larghissimo emerso dalle istituzioni locali e dalla società lombarda". Le materie che verranno esaminate al Tavolo del negoziato sono: - tutela dell´ambiente - beni culturali - giustizia di pace - organizzazione sanitaria - ordinamento della comunicazione - protezione civile - previdenza complementare - infrastrutture - ricerca e innovazione - università - cooperazione transfrontaliera - casse di risparmio e rurali regionali. "Sono tutti settori importanti - ha commentato Formigoni - sui quali abbiamo dimostrato di saper governare, e che è giusto che siano gestiti dal livello di governo più vicino ai cittadini lombardi". L´esito del negoziato darà luogo o a un disegno di legge o a un Accordo Stato-regioni. Di queste due possibilità Formigoni ha riferito di averne discusso ieri con il ministro Lanzillotta. In ogni caso l´atto finale dovrà essere il voto di Camera e Senato, a maggioranza qualificata. Ecco l´elenco delle 12 materie su cui si aprirà il 26 ottobre il negoziato tra Governo e Regione Lombardia. 1) Tutela Dell´ambiente E Dell´ecosistema Si chiede maggiore autonomia nella definizione di criteri, limiti e soglie per la tutela di aria, acqua e suolo dall´inquinamento, negli interventi sulle fonti inquinanti, nella possibilità di intervenire sulle caratteristiche costruttive e funzionali e sui requisiti di idoneità dei veicoli a motore e nell´applicazione delle normative europee. 2) Tutela Dei Beni Culturali Acquisizione delle competenze che consentano di ricondurre ad unità gli interventi di tutela, valorizzazione e gestione dei beni culturali in Lombardia. In particolare la richiesta è di assumere alcuni compiti attualmente in capo alla Direzione regionale del Ministero a alle Soprintendenze lombarde, 3) Organizzazione Della Giustizia Di Pace L´obiettivo è ottenere le competenze necessarie al potenziamento dei giudici di pace in Lombardia e a una loro più razionale distribuzione sul territorio, in modo da dare un contributo alla diminuzione dei tempi del contenzioso e alla migliore fruibilità del servizio "giustizia", a vantaggio dei cittadini e delle imprese. 4) Organizzazione Sanitaria Questa materia è già di competenza regionale ma è percepita la necessità di consolidare il riconoscimento dell´autonomia regionale che è stata messa in discussione da alcune sentenze della Corte Costituzionale. Queste pronunce hanno ricondotto alcuni aspetti organizzativi all´osservanza di principi fondamentali non derogabili da parte della Regione. Lo scopo è evitare che alcune sfere d´intervento possano essere sottratte alla disponibilità regionale. 5) Ordinamento Della Comunicazione Riconoscimento di un ruolo più incisivo per la Regione, in particolare nella definizione del rapporto con il servizio pubblico (Rai) e nell´impiego a livello regionale di una quota del canone Rai versato dai cittadini residenti in Lombardia e dei proventi pubblicitari. In particolare, si vuole incrementare il sostegno al sistema dell´informazione locale. 6) Protezione Civile Lo scopo è la regionalizzazione del Corpo forestale dello Stato. Il Corpo forestale regionale dovrebbe poter sostituire, nell´ambito del territorio regionale, il Corpo forestale dello Stato e svolgere nelle materie di competenza regionale le funzioni e i compiti allo stesso attribuiti in campo nazionale. Alla Regione spetterebbero l´organizzazione, il reclutamento e l´aggiornamento professionale del Corpo. 7) Previdenza Complementare E Integrativa Garantire alla Regione la facoltà di promuovere forme di previdenza integrativa su base regionale. 8) Infrastrutture Per sanare il deficit infrastrutturale occorre favorire l´emanazione di una legislazione regionale che disciplini la materia garantendo il massimo coinvolgimento degli enti locali. In particolare, è necessario associare la Regione al processo decisionale per la realizzazione delle infrastrutture di interesse sopranazionale e di primario interesse nazionale oltre che consentire alla Regione il pieno governo del procedimento per la realizzazione di infrastrutture per la mobilità che insistono sul territorio lombardo. 9) Ricerca Scientifica E Tecnologica E Sostegno All´innovazione Per I Settori Produttivi Incentivazione della ricerca, diffusione dell´innovazione e trasferimento di conoscenze e di tecnologie a favore del sistema produttivo regionale, sviluppo e incentivazione di interazioni virtuose tra università, centri di ricerca e imprese, parchi scientifici e tecnologici, distretti industriali. Queste le funzioni su cui si chiede maggiore autonomia. 10) Università: Programmazione Dell´offerta Formativa E Delle Sedi L´obiettivo è costituire il Sistema universitario regionale attraverso l´istituzione di corsi specificamente inerenti alla realtà regionale, lavoro, cultura e formazione. Si chiede il trasferimento alla Regione di risorse statali per il funzionamento ordinario delle università e per la programmazione territoriale delle sedi universitarie. 11) Cooperazione Transfrontaliera Attribuzione della facoltà di stipulare accordi con Stati confinanti o vicini, anche in assenza di simili accordi tra questi Stati e lo Stato italiano. 12) Casse Di Risparmio, Casse Rurali, Aziende Di Credito A Carattere Regionale; Enti Di Credito Fondiario E Agrario A Carattere Regionale Una più ampia competenza legislativa servirebbe ad adeguare l´istituzione e l´ordinamento delle cosiddette "banche regionali" alle esigenze dell´apparato produttivo in una logica di promozione dello sviluppo economico regionale. .  
   
 

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