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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Ottobre 2007
 
   
  BERGAMOSCIENZA, LA SALUTE DEI POVERI: COME AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA TUBERCOLOSI

 
   
   Bergamo, 8 ottobre 2007 – “La Tbc uccide 4500 morti al giorno, l’equivalente di 4 epidemie di Sars, 30 influenze aviarie, 3 affondamenti del Titanic o 15 schianti di Boeing 747. Nonostante questo spesso ignoriamo la grande tragedia della Tbc” afferma Mario Raviglione, direttore dipartimento Stop Tb dell’organizzazione Mondiale della Sanità, che continua: “Siamo in un villaggio globale, questo non consente a nessuno di avere barriere e di scongiurare malattie infettive”. Ne è un esempio la storia di un avvocato statunitense, il signor Speaker, a maggio sulle pagine di tutti i giornali, che in viaggio di nozze in Europa, si spostò da una città all’altra, nonostante sapesse di essere malato di una forma resistente di Tbc, nota come Xdr. Dopo aver allarmato il Centro Mondiale della Sanità, Speaker fu rimpatriato e messo in isolamento. La Tbc è una malattia infettiva che colpisce di solito i polmoni, sebbene nel 15-20 per cento dei casi siano coinvolti altri organi, quali i linfonodi, le pleure, l’apparato urogenitale, le ossa. E’ causata dai bacilli del complesso Mycobacterium tuberculosis scoperti nel 1882 dal medico tedesco Robert Koch. Se non trattata, la Tbc uccide il 65% dei malati nel giro di 5 anni. I dati del 2005 “ quando si è fissato in 8. 8 milioni il numero di nuovi casi “ parlano di 1. 6 milioni di morti ogni anno. L´africa è il continente con i tassi di malattia pro capite più elevati, sebbene il numero assoluto di casi sia maggiore in Asia, dove si concentra la maggior parte della popolazione mondiale. In Italia si contano 4000 casi l’anno, con 450 morti, ossia 9 la settimana, in un Paese che è pur sempre la sesta economia al mondo. Le regioni più colpite sono quelle settentrionali e centrali, probabilmente per il maggior flusso migratorio e la maggiore frequenza di Hiv, oltre che per un sistema di notifica migliore. “E’ forse la malattia che ha influenzato di più il mondo. Qualche anno fa era una sentenza di morte”, continua Anna Cataldi, che racconta la storia di Zaira, ammalatasi di Tbc ossea, poi guarita, ma che ancora oggi porta i segni della deformazione e della paralisi causate da questa malattia. La lotta alla Tbc è tra gli obiettivi del millennio delle Nazioni Unite. Già nel 1995 l’Oms ha lanciato la strategia Dots per combattere la Tbc, un programma caratterizzato da cinque punti fondamentali: impegno di governo; diagnosi basata sull´esame dell´espettorato dei pazienti con sintomi; regime standardizzato con supervisione; sistema di approvvigionamento efficace dei farmaci; monitoraggio del numero di casi e risultati del trattamento. Da allora, 26 milioni di malati sono stati trattati, con un tasso di guarigione dell´84 % e un tasso di identificazione di nuovi casi del 60 % nel 2005. Nel 2006 l´Oms ha lanciato la nuova strategia Stop Tb che, partendo dal Dots, affronta ora nuove sfide. Le date individuate come traguardo sono il 2015 per la riduzione dell´incidenza annuale, nonchè la riduzione al 50 % della prevalenza e della mortalità e il 2050 per la sua eliminazione. .  
   
 

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