Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Ottobre 2007
 
   
  “DALL’EUROPA DEI NAZIONALISMI ALLE EUROREGIONI DELLE NAZIONALITÀ” CON SCHENGEN CADONO LE BARRIERE: LA CULTURA COME STRUMENTO DI INTEGRAZIONE EUROPEA PROPOSTO IL "CORRIDOIO CULTURALE PANEUROPEO N. 5"

 
   
  Udine, 8 ottobre 2007 - Un vero e proprio laboratorio di idee, durante il quale, analizzate le reali possibilità di collaborazione, con particolare riguardo ai paesi del centro-est Europa, sono emerse proposte pragmatiche su funzioni e prospettive di lavoro, per un ruolo efficace nei processi politici, economici e culturali d’integrazione europea. Il convegno internazionale che Mitteleuropa ha organizzato sul tema delle Euro regioni si è concluso il 5 ottobre, a San Giovanni al Natisone, con un documento che le numerose delegazioni - provenienti da Albania, Austria, Repubblica Ceca, Croazia, Italia, Polonia, Romania, Serbia, Slovenia, Ucraina, Ungheria - si sono impegnate a illustrare ai rispettivi Paesi. Al centro del dibattito i particolari casi di “Euroregione dei Carpazi", "Euroregione Danubio-körös-maros-tibisco", “Piemonte-svizzera”, iniziativa “Alpe Adria” e della costituenda euroregione denominata “Aquileiese” nell’ambito del convegno stesso, in virtù della valenza storica, religiosa e politica del nome di Aquileia nell’area interessata. Negli interventi che si sono susseguiti, è emerso un generale e marcato interesse per lo sviluppo delle relazioni istituzionali, economiche e culturali lungo l’asse del corridoio paneuropeo n. 5, che da Lisbona attraversa Madrid, Barcelona, Lyon, Torino, Milano, Venezia, Trieste, Ljubljana, Zagreb, Budapest, Zahony, e arriva a Kiev, ma le cui diramazioni e connessioni interessano pure il sud della Svizzera e dell’Ungheria (Pécs e Szeged da dove ci si collega all’area Balcanica), la Slovacchia e la Regione di Lviv (Leopoli) per proseguire poi sino a Mosca; da lì, attraverso la “transiberiana” sino al Pacifico e alla Cina. “Questo corridoio, vera e propria aorta dei flussi vitali del sud dell’Europa, rappresenta anche l’effettiva strategia di sviluppo di aree emarginate, e talvolta instabili, del nostro continente - si legge nel documento conclusivo. A fronte di ciò, sono stati evidenziati da più parti ritardi nazionali improrogabili, collaborazioni intergovernative insufficienti, carenze nell’auspicato ruolo propulsivo dell’Unione Europea”. Operare con iniziative istituzionali, economiche e culturali che possano favorire lo sviluppo del corridoio V è considerato prioritario da tutti i partecipanti al convegno, che concordano nel proporre l’istituzione di un forum permanente per formulare proposte comuni a sostegno dell’integrazione regionale ed euroregionale, con particolare riferimento all’asse Lisbona-kiev. “Il prossimo appuntamento potrebbe essere – come ha proposto Gyorgy Misur, già Ambasciatore d’Ungheria a Roma, rappresentante in diverse organizzazioni ungheresi per lo sviluppo regionale e per il corridoio n° 5 – nel febbraio 2008 a Nyiregyhaza, in Ungheria, dove ricorrerà il 15° anniversario della costituzione dell’Euroregione dei Carpazi”. E ancora: allo scopo di integrare, supportare e favorire l’attività del Segretariato internazionale per il Corridoio V, che ha sede in Trieste, sarebbe auspicabile un centro di coordinamento euro-regionale, costituito dalle Regioni che l’asse viario collega. Il documento poi raccoglie l’idea, nata nel corso di quest’assise, che istituzioni, enti e organizzazioni, sia private che pubbliche, costituiscano un Segretariato permanente denominato Corridoio culturale paneuropeo n°5, che promuova la cultura, in tutte le sue forme espressive, atta a favorire l’integrazione strategica con il Corridoio n. 8 (la via Ignazia), nella valorizzazione e tutela delle affascinanti diverse ricchezze di civiltà. Tutto ciò ovviamente non può prescindere dallo stimolare e sostenere i Governi nazionali affinché promuovano strumenti di politica internazionale per attivare forti cooperazioni regionali transfrontaliere e multilaterali, idonee a rafforzare la coesione, lo sviluppo socio-economico e la reale stabilità del Continente. “L’attuazione di un processo d’integrazione socio-culturale lungo l’asse del V Corridoio paneuropeo – a conclusione del documento - potrebbe rappresentare un virtuoso esempio per altri assi strategici europei, consolidando e accelerando quell’identità ed unità europea che deve rappresentare il vero nobile fine d’ogni azione politica del Xxi secolo”. Le conclusioni in chiusura del convegno sono state affidate al vice presidente del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Roberto Asquini il quale ha sottolineato l’eccezionalità del momento storico che stiamo vivendo con l’allargamento a est di Schengen, che deve garantire la competitività come strumento di crescita. .  
   
 

<<BACK