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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Ottobre 2007
 
   
  STAMPA DIGITALE: INTERESSA QUASI IL 5% DEGLI EDITORI. PRESENTATA LA PRIMA RICERCA CONGIUNTA EDITORI –STAMPATORI A CURA DEL TAVOLO TECNICO STAMPA DIGITALE

 
   
  Milano, 8 ottobre 2007 - Quando si parla di impatto delle tecnologie digitali sull’industria editoriale e del libro il pensiero corre subito ai cd rom, a Internet, ai blog, alle librerie on line. In realtà gli effetti più importanti – anche in termini economici – riguardano le innovazioni che in questi anni si sono avute nei processi di stampa (oltre che distributivi), che stanno iniziando a cambiare zone importanti della filiera del libro dal momento che incominciano a offrire alle case editrici l’opportunità di coprire settori di domanda che le tradizionali tecnologie di stampa offset non permettono di fare. O permettono ancora di farlo accentuando le criticità economico-finanziarie che caratterizzano il settore e in particolare quello della piccola e media editoria, particolarmente focalizzata su piccoli segmenti di domanda, ricerca nel prodotto editoriale (nuovi autori, tematiche culturali e scientifiche, letterature straniere, ecc. ) È questa la conclusione a cui giunge l’indagine – la prima condotta in Italia su questo aspetto rilevando un campione di 113 aziende tra editori e stampatori – su «Editoria libraria, stampa digitale, Print on Demand», presentata a Vicenza in occasione di Inprinting il 4 ottobre. Lo scenario. La tiratura media dei libri è in calo costante: dalle quasi 7 mila copie del 1990 e relativa all’editoria di «varia» adulti (romanzi, saggistica, repertori, manuali, reference, ecc. ) siamo scesi oggi a poco più di 3. 600 copie. Una tendenza strutturale della nostra come di tutte le altre editorie occidentali. Un valore medio, appunto: se quella delle grandi case editrici è infatti di 5. 200 copie (il 44% in più rispetto alla media), quella delle piccole case editrici scende a 1. 930 copie/titolo (il 46% in meno). Le trasformazioni in atto nella distribuzione, nei comportamenti d’acquisto del pubblico, l’allungarsi del ciclo di vita del libro su lunghissime code di vendita, la segmentazione (anzi la «clusterizzazione») della domanda di libri per poche centinaia di lettori aiutano a comprendere questo fenomeno. A fronte delle 1. 930 copie di tiratura media di un piccolo o medio editore sono solo 860 le copie che risultano vendute nei 12 mesi successivi all’uscita. Le altre appesantiscono il magazzino e i conti finanziari della casa editrice. La stampa digitale e il Print on Demand sembrano offrire alcune condizioni per poter iniziare a stampare a partendo da tirature più basse: tra 200 e 500 copie. La ricerca presenta alcuni dati importanti fino ad oggi poco noti o del tutto sconosciuti. Sono circa 400 le case editrici (l’11% delle case editrici «attive») che hanno utilizzato nel 2007 (in modo occasionale, in test per capire meglio le opportunità che si offrono, o già in maniera continuativa) queste tecnologie. Tanto più che oggi anche le attività legate alla post-stampa (confezionamento, rilegatura, stampa della copertina, carta e che costituiscono tratti distintivi della produzione editoriale italiana e della domanda di libri da parte del pubblico) iniziano a trovare interessanti formule di soluzione a costi interessanti. Alcuni altri dati: Il 53% degli stampatori offrono soluzioni di stampa digitale o di Print on Demand in b/n per i libri, e il 43% in colore (la nuova frontiera e sfida per il settore). Nel 2007 sono stati tra 11 e 12 mila i titoli stampati con queste nuove tecnologie: sono il 22% dei titoli di varia adulti pubblicati ogni anno dalle case editrici italiane. Sempre nel 2007 le copie stampate sono state 4,7 milioni, il 2,5% di quelle stampate e complessivamente immesse nei canali di vendita. § La tiratura media è compresa tra le 288 copie, laddove la casa editrice decide di recuperare un titolo (esaurito o in via di esaurimento) dal proprio catalogo (perché c’è una richiesta solo da alcune librerie o corsi universitari, ecc. ), alle 275 quando decide di pubblicare una novità direttamente in digitale perché sa che la domanda ha queste caratteristiche. Anzi tra 2006 e 2007 è proprio tra le novità che si è assistito a una crescita maggiore: più editori sono portati a pubblicare novità direttamente in digitale in poche centinaia di copie, riservandosi l’opportunità, in caso di successo, di passare al tradizionale offset o di continuare ad alimentare i canali di vendita con basse tirature. Vedremo nei prossimi anni se è una situazione occasionale o una tendenza generale. § Valorizzando le copie stampate a prezzo di copertina si arriva a stimare un mercato dell’editoria libraria stampata in digitale di 96 milioni di euro. È il 6,9% del mercato del libro di varia adulti commercializzato nei canali trade (libreria, Gdo, edicola, librerie, on line). Le opportunità che gli operatori individuano nell’adottare queste innovazioni nei processi produttivi, sono sostanzialmente quattro. Nell’ordine d’importanza (ottenuto attraverso un «voto» da 1 a 6) dato a ciascun item): «Lavorare su nicchie di domanda altrimenti non raggiungibili» (5,00 punti), «Ridurre le giacenze di magazzino» cioè gli immobilizzi e i costi finanziari (4,89 punti), «Ridurre i tempi di lavorazione e aumentare la flessibilità» (4,39 punti), «Gestire le code di stampa» (3,38 punti). Per mostrare le opportunità della stampa digitale e del Print on Demand è stato ideato e realizzato un libro (fuori commercio) stampato e «personalizzato» per ognuno degli iscritti al convegno in cui è stata presentata la ricerca, per mostrare le opportunità che la stampa digitale e il Print on Demand offrono ai diversi attori della filiera editoriale fornendo una possibile risposta alla domanda di contenuti editoriali a stampa non altrimenti accessibili o difficilmente accessibili, per diverse ragioni, a lettori e studiosi. Il libro, dal titolo Carta raccoglie e commenta una selezione di lettere di editori e di autori del Novecento che hanno appunto per tema la «carta» nel lavoro editoriale, un aspetto importante e sensibile anche nella stampa digitale. L’indagine è stata realizzata nell’ambito delle attività del Tavolo Tecnico Stampa Digitale, costituito da Aie, Asso. It e Xplor per coinvolgere i rappresentanti della filiera che concorrono alla creazione del book on demand e dei prodotti editoriali digitali (fornitori di tecnologie, stampatori, editori e distributori). .  
   
 

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