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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Ottobre 2007
 
   
  100 MILIONI DI EURO PER NUOVE CASE POPOLARI NEL LAZIO

 
   
   Roma, 8 ottobre 2007 - Sul piatto dell’edilizia popolare, la Regione Lazio mette 100 milioni di euro e lo fa avviando un programma di completamento e costruzione di edifici di edilizia sovvenzionata da parte delle sette Ater del territorio. In cifre, si tratta di 1042 nuovi alloggi popolari nel Lazio, di cui: 469 nella capitale; 219 in provincia di Roma; 122 a Latina; 98 a Frosinone; 70 a Viterbo; 52 a Rieti; 13 a Civitavecchia. Sono questi i contenuti della delibera di riparto approvata oggi dalla Giunta Regionale, presentata dall’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa Bruno Astorre assieme all’assessore al Bilancio, Programmazione Economico Finanziaria e Partecipazione Luigi Nieri. Il via libera dell’esecutivo regionale avvia la programmazione degli interventi per nuovi appartamenti di circa 60 mq di superficie. “Se si pensa – ha affermato l’assessore Astorre – che a livello nazionale, con la prossima finanziaria, il governo dovrebbe mettere 550mln € sulla casa, è lampante lo sforzo compiuto dalla Giunta di Piero Marrazzo”. I fondi sono così ripartiti: 45. 000. 000 € all’Ater di Roma; 21. 000. 000 € all’Ater della Provincia di Roma; 11. 700. 000 € all’Ater di Latina; 9. 400. 000 € all’Ater di Frosinone; 6. 700. 000 € all’Ater di Viterbo 5. 000. 000 € all’Ater di Rieti 1. 200. 000 € all’Ater di Civitavecchia. I finanziamenti concessi alle Ater rappresentano i fondi che la Regione Lazio mette a disposizione per l’ampliamento del patrimonio edilizio delle stesse. Un modo per fornire risposte alle necessità abitative dei cittadini meno abbienti. “Gli ultimi finanziamenti assegnati dallo Stato per le medesime finalità – ha sottolineato Astorre – risalgono al 1996”. La prima tipologia di interventi riguarda il completamento di edifici già in corso di costruzione, finanziati con precedenti deliberazioni, ma mai portati a compimento per varie ragioni: dai ritardi di assegnazione delle aree a una diversa assegnazione delle stesse, dal rinvenimento di reperti archeologici all’inadeguatezza del sito. Alcuni ritardi sono ascrivibili alla necessità di adeguamento, da parte delle Ater, a sopravvenute normative di vario genere: si pensi alle diverse zone che sono state classificate come “sismiche” in tempi recenti, ovvero alla necessità di adeguare le costruzioni alle norme sul contenimento dei consumi energetici, o alla volontà delle Ater di realizzare edifici secondo protocolli che applicano sistemi di bioedilizia. Salvo verifiche da parte di tutte le Ater, è ipotizzabile che il 25% della somma stanziata possa essere destinata al completamento. “Vigileremo – ha detto Giovanni Carapella, presidente della Commissione Lavori Pubblici e Politica della Casa del Consiglio Regionale – affinché tutte le Ater operino in tempi certi e celeri. Questa misura prova che, fatta una sanatoria, la volontà di questa maggioranza si rivolge sempre più alle famiglie che sono in graduatoria e che hanno il punteggio idoneo al conseguimento di un alloggio Erp. Insomma, un criterio di intervento fondato su importanti investimenti e sulla fermezza contro ogni forma di nuovo abusivismo”. L’immediata cantierabilità degli interventi di nuove costruzioni, che saranno realizzati in base alle più recenti disposizioni in materia di risparmio energetico e con procedimenti costruttivi di bioedilizia, è strettamente connessa alla disponibilità delle aree da parte dei comuni interessati. “Sono molto soddisfatto – ha detto il presidente Marrazzo – perché questa misura realizza tutto il valore dell’inversione di tendenza che abbiamo voluto imprimere sull’Edilizia residenziale pubblica. Rivolgo, perciò, una forte sollecitazione alle Ater e ai comuni affinché individuino al più presto progetti e aree ove mettere a frutto questo robusto investimento, una disponibilità fortemente voluta dal Consiglio Regionale, dal sottoscritto e dalla Giunta”. . .  
   
 

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