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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Ottobre 2007
 
   
  PRESIDENTE BURLANDO SU ENI: "TOTALE DISINTERESSE PER IL TERRITORIO, PENSA SOLO AI PROFITTI" INTANTO, DAL VIA LOCALE E DAGLI ENTI SPEZZINI ARRIVA IL PRIMO NO ALL´AMPLIAMENTO DEL GASSIFICATORE DI PANIGAGLIA

 
   
  Genova, 8 ottobre 2007 - "E´ sconcertante il disinteresse di Eni nei confronti della Liguria, salvo il perseguire i propri obiettivi aziendali, ma in una assoluta mancanza di dialogo e collaborazione con un territorio che credo contribuisca notevolmente al proprio, consistente fatturato". Lo ha affermato il 5 ottobre il presidente Claudio Burlando, commentando il parere negativo di Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Liguria al progetto di ampliamento del terminale Eni di Panigaglia, nello Spezzino, l´unico terminale attivo di ricezione e massificazione di gas naturale liquefatto in Italia. Parere che ora sarà trasmesso alla Valutazione di Impatto Ambientale nazionale per la decisione definitiva. "A prescindere dal parere del Via per Panigaglia, una decisione di carattere tecnico, ancorchè condivisa dal comune di Porto Venere, dall´Autorità Portuale e dalla Provincia della Spezia e da tutti gli altri enti con i quali occorre avere un intesa per il via al progetto - ha continuato Burlando - dobbiamo prendere atto che non esiste una questione da noi sollevata che abbia ottenuto una risposta da Eni. Mi riferisco a un nuovo rapporto tra gli impianti del Porto Petroli, Fincantieri e la realtà genovese di Sestri Ponente, ai silenzi su una ricollocazione del personale del´Ip, alla recente preccupante riapertura della vicenda Praoil, alla questione Signal nell´ex Acna di Cengio per la quale stiamo ancora attendendo decisioni, ai mancati interventi per avviare anche sul nostro territorio realtà di energie alternative. Francamente, dall´Eni, un´azienda con 9 miliardi fatturato e dal suo amministratore delegato Paolo Scaroni ci saremmo aspettati un atteggiamento diverso, qualche risposta, oltre ai protocolli di intesa che ogni tanto andiamo a firmare. Ma una cosa è certa: non si potrà andare avanti così", ha concluso Burlando. .  
   
 

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