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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Giugno 2006
 
   
  CONSULENZA ALLE IMPRESE AGRICOLE – ZAIA: NON SCARTOFFIE MA I PRIMI AD OPERARE IN QUESTO SETTORE

 
   
  “La Misura Y, come tutte le misure del Piano di Sviluppo Rurale, non è un obbligo, ma un’opportunità, che la Regione ha offerto agli imprenditori agricoli anche sulla base delle richieste delle loro organizzazioni. I tempi sono certamente ridotti, lo sapevamo fin dall’inizio, e dipendono dalle lungaggini delle procedure approvative comunitarie; ma sono sufficienti per offrire consulenze utili, fornite da organismi in possesso di specifici requisiti minimi d’idoneità, riconosciuti dalla Regione. Nell’ottica della sburocratizzazione, inoltre, abbiamo fatto in modo che le “scartoffie” siano ridotte al minimo indispensabile”. Lo ribadisce il vicepresidente della giunta veneta Luca Zaia, in relazione alle critiche rivolte dalla Coldiretti all’iniziativa regionale riportate dalla stampa. “Con la Misura Y – ha sottolineato Zaia – abbiamo tra l’altro dato il via, primi in Italia ma già seguiti dal Piemonte, ad una attività di consulenza che dal gennaio 2007 diventerà obbligatoria per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e che pertanto proseguirà nel successivo periodo di programmazione 2007 – 2013. La nostra iniziativa, lo sappiamo bene, ha dunque anche caratteri di sperimentalità e di taratura rispetto ad un sistema che diventerà vincolante tra pochi mesi e che vogliamo funzioni al meglio quando sarà obbligatorio. Riteniamo indispensabile il rodaggio, tenuto conto che questi interventi di consulenza sono caratterizzati da procedure maggiormente trasparenti ma innovative rispetto al passato: domanda di contributo presentata direttamente dall’imprenditore agricolo, liquidazione del contributo al medesimo, protocollo di consulenza, e così via”. “I servizi di consulenza che abbiamo avviato – ha concluso Zaia – saranno inoltre incentrati sulla cosiddetta “condizionalità” e non ho dunque dubbi sulla loro utilità per molte imprese, perché questa prevede adempimenti comunitari obbligatori non semplici di protezione ambientale, sicurezza alimentare, benessere animale. Insomma non sarà una perdita di tempo per nessuno”. .  
   
 

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