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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Ottobre 2007
 
   
  PORDENONE: IL PESO DELL’EXPORT SUL FATTURATO AZIENDALE

 
   
  Pordenone, 11 ottobre 2007 - Le vendite dell’industria pordenonese, pur mostrandosi inferiori a quelle osservate nel primo trimestre dell’anno, si sono mantenute positive. La crescita è rallentata e questo è principalmente dovuto all’andamento dei rapporti commerciali con l’estero; infatti il fatturato estero è aumentato ad un tasso tendenziale del +8,9%, meno della metà dei valori registrati negli ultimi tre trimestri. “Nonostante questo trend, le previsioni per il prossimo trimestre appaiono ottimistiche: ci si augura quindi che si tratti di una flessione momentanea” – è stato il commento del Presidente della Camera di commercio di Pordenone Giovanni Pavan a fronte dei dati emersi dall’indagine congiunturale della provincia relativa al secondo trimestre 2007, riguardante l’andamento del manifatturiero, del settore edile e del commercio al dettaglio, curata, per conto della Camera di commercio di Pordenone, dalla società Questlab Srl di Mestre. In considerazione del peso significativo, per l’economia provinciale, dei rapporti con l’estero delle aziende del territorio, la Cciaa ha ritenuto utile commissionare a Questlab una specifica elaborazione in merito. Relativamente alle esportazioni delle imprese manifatturiere della provincia di Pordenone l’indagine mostra un 35,5% per la quota di export sul fatturato totale: in particolare 29,5% per il settore legno-mobilio, 35,8% per metallo e prodotti in metallo e ben 63% per metalmeccanico. La percentuale delle aziende esportatrici per settore, invece, risulta essere così suddivisa: 37,6% nel legno e mobilio, 64,6% nel metalmeccanico e 66,8% nel metallo e prodotti in metallo. Se si analizzano i dati dal punto di vista della classe di addetti si nota la logica connessione tra maggiore dimensione dell’impresa e maggiore propensione all’export, con la classe da 3 a 9 addetti con il 7% quota export sul fatturato totale, la classe 10-49 addetti con il 19,3%, quella 50-249 con il 45,6% e da 250 addetti e più con il 57%. Queste ultime aziende contano il 100% delle aziende esportatrici, ma anche quelle da 50 a 249 addetti si aggiudicano il 95,3%. .  
   
 

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