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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Ottobre 2007
 
   
  UMBRIA: RIFORMA COMUNITA´ MONTANE LORENZETTI SCRIVE A SINDACATI: "NECESSARIA CHIAREZZA SU FUNZIONI, RISORSE E PERSONALE"

 
   
   Perugia - “Non posso che condividere le preoccupazioni da voi manifestate sui provvedimenti inseriti in Finanziaria per ciò che riguarda le Comunità Montane. Sulla questione mi sono già espressa immediatamente dopo avere appreso i contenuti delle misure ipotizzate, cosa che tornerò a fare in sede di Conferenza Stato-regioni”. E’ quanto scrive la Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, alle Organizzazioni sindacali in merito alla riforma delle Comunità Montane prevista dal Governo tra i provvedimenti della nuova Legge Finanziaria. “Sia ben chiaro – sottolinea la Presidente, è fuori discussione la necessità di procedere, e celermente, ad un profondo processo di riforma della pubblica amministrazione nel Paese, comprese le Comunità montane, affinché si realizzi un assetto istituzionale e della pubblica amministrazione più adeguato, efficiente, razionale, con ciò determinando anche il relativo risparmio dei costi di funzionamento. A questo impegno abbiamo ispirato anche la nostra azione di governo in Umbria, avviando e realizzando un serio programma di riforme. Ecco perché – prosegue Lorenzetti - le mie riserve sono rafforzate dal fatto che proprio l’ Umbria, prima e fino ad ora unica Regione in Italia, ha già varato una importante riforma dell’assetto istituzionale delle Comunità Montane, riducendole da 9 a 5, con ciò determinando una significativa riorganizzazione innanzitutto del ruolo e delle funzioni dell’ente montano, oltre che un risparmio finanziario”. “Condivido inoltre l’invito delle organizzazioni sindacali alla concertazione. Sapete bene – afferma la Presidente - che la mia non è affatto una condivisione di ‘maniera’ in quanto in Umbria di essa ne abbiamo fatto una scelta strategica, a cominciare dal Patto per lo sviluppo. Come sapete, proprio per la nostra riforma delle Comunità Montane questa concertazione è stata serrata, consentendoci alla fine di varare norme condivise, nell’interesse della collettività regionale. E’ stato grazie a questa concertazione – ha proseguito - che abbiamo approvato una riforma che, superando il localismo, promuove un sistema istituzionale più efficiente, semplifica le procedure burocratiche e amministrative, determina il taglio della spesa corrente con il ‘riorientamento’ delle risorse verso investimenti a tutela dell’ambiente, della valorizzazione del territorio, della forestazione, dello sviluppo locale dei territori di pertinenze delle Comunità Montane”. “La Legge infatti – sottolinea la Presidente - muta radicalmente l’attuale strutturazione territoriale, gestionale e di competenze degli enti ‘Comunità Montane’ soprattutto nell’ottica della razionalizzazione delle funzioni e delle relative risorse. Le cinque comunità individuate rappresentano l’assetto ottimale in relazione alle funzioni che le stesse svolgono e quelle ulteriori di cui dovranno occuparsi, sia nell’ambito della montagna che della forestazione. Sapevamo già allora che anche il Governo avrebbe messo mano alla definizione di nuovi criteri per la riforma delle Comunità Montane, soprattutto per la classificazione dei territori montani, e sapevamo già che sarebbero stati necessari adeguamenti o aggiustamenti della nostra legge, qualora si fosse reso necessario. I provvedimenti annunciati invece, oltre a mettere in discussione il principio dell’autonomia che le Regioni hanno in questa materia, in base al nuovo Titolo V della Costituzione, non definiscono con chiarezza il problema delle risorse e del personale”. “Sarò ben lieta di incontrare le Organizzazioni sindacali per avviare ogni utile iniziativa affinché la riforma delle Comunità Montane, sicuramente necessaria come abbiamo dimostrato in Umbria, determini un più adeguato assetto delle funzioni e faccia chiarezza in tema di risorse e personale. Dunque – conclude la Lorenzetti, sarò ben lieta di incontrare le organizzazioni sindacali per avviare ogni utile iniziativa affinché la riforma delle Comunità montane, sicuramente necessaria come abbiamo dimostrato in Umbria, determini un più adeguato assetto delle funzioni e faccia chiarezza in tema di risorse e personale”. .  
   
 

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