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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Ottobre 2007
 
   
  GENTILONI: ´CON IL WI-MAX IN ARRIVO PIÙ BANDA LARGA´ IL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI, PAOLO GENTILONI, HA PRESENTATO IL 12 OTTOBRE LA PROCEDURA DI ASSEGNAZIONE DEI DIRITTI D’USO DELLE FREQUENZE “WIMAX” NELLA BANDA 3.4-3.6 GHZ (BANDA 3.5 GHZ).

 
   
  Roma, 15 ottobre 2007 - L’utilizzo delle frequenze Wimax (Worldwide Interoperability for Microwave Access),che sfruttano la propagazione via radio della “banda larga”, permetterà di coprire aree geografiche più difficilmente raggiungibili o attualmente poco remunerative per gli operatori, contribuendo in modo decisivo alla riduzione del digital divide, tramite connessioni ad alta velocità alle reti di telecomunicazioni (fino a 74 Mbit/s), in un raggio di circa 50 chilometri dal singolo punto di propagazione (rispetto invece alle poche decine di metri della tecnologia Wifi). «Grazie al Wimax avremo più banda larga», ha dichiarato il Ministro Gentiloni. «E’ una tappa fondamentale per garantire il diritto all’accesso alla rete come servizio universale. Questo Governo conferma così gli impegni a ridurre il divario digitale ancora presente in molte regioni italiane, ad incrementare la competizione nelle Tlc ed a favorire l’innovazione tecnologica del nostro Paese. Ringrazio il Ministro della Difesa la cui fattiva collaborazione ha consentito di rendere disponibili per l’uso civile queste frequenze ». Il Wimax, inoltre, offrendo l’opportunità di un accesso veloce ad Internet, ai suoi contenuti e ai suoi servizi, con una soluzione tecnologica competitiva e vantaggiosa in termini di costo rispetto alle tradizionali soluzioni cablate come l’Adsl, promuoverà un assetto maggiormente competitivo del mercato italiano delle telecomunicazioni su rete fissa, imprimendo una decisa accelerazione al superamento del problema dell’accesso alla rete locale, il c. D “local loop” o “ultimo miglio” della rete telefonica che dalla centrale del gestore raggiunge la sede del cliente finale. La procedura scelta dal Ministero delle Comunicazioni, conseguente alla delibera Agcom pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 135 del 13 giugno 2007, prevede che siano rilasciati 3 diritti d’uso complessivi delle frequenze disponibili nella banda 3. 4 – 3. 6 Ghz, indicati come Blocco A, Blocco B e Blocco C, ciascuno di ampiezza frequenziale pari a 2x21 Mhz. Di tali diritti d’uso, 2 (Blocco A e Blocco B) sono rilasciabili per aree di estensione geografica macroregionale, mentre 1 diritto d’uso (Blocco C) è rilasciabile a livello regionale (con suddivisione provinciale nel caso delle Province Autonome di Trento e Bolzano). I diritti d’uso delle frequenze di gara hanno una durata di 15 anni a partire dalla data di rilascio, sono rinnovabili e non possono essere ceduti a terzi senza la preventiva autorizzazione del Ministero. Specifiche di utilizzo dei diritti d’uso: ad uno stesso soggetto può essere assegnato un solo diritto d’uso per macroregione; il Blocco C è riservato prioritariamente a soggetti che non dispongano direttamente di diritti d’uso di risorse spettrali per l’offerta di servizi di comunicazione mobile di terza generazione (Umts). Requisiti di ammissione per la partecipazione alla procedura: prevedere nel proprio oggetto sociale il complesso delle attività connesse all’utilizzo dei diritti d’uso; prevedere nel proprio statuto una durata pari almeno a quella dei diritti d’uso; essere titolare di autorizzazioni generali per le reti e/o i servizi di comunicazione elettronica ad uso pubblico o dimostrare la propria idoneità tecnica e commerciale nel settore; essere o impegnarsi a costituire una società di capitali. Macroregioni: Le aree di estensione geografica macro regionali sono 7, per ciascuna delle quali vengono assegnati n. 2 diritti d’uso: Lombardia, Province Autonome di Trento e Bolzano; Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Toscana; Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche; Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise; Campania, Puglia, Basilicata, Calabria; Sicilia; Sardegna. Per ogni macroregione sono stati stabiliti i seguenti importi minimi per ogni diritto d’uso, suddivisi per i due blocchi A e B
Macroregione Importo minimo € Blocco A Importo minimo € Blocco B
Lombardia+bolzano+trento 3. 295. 000,00 3. 295. 000,00
Valle d’Aosta+piemonte+liguria+toscana 2. 826. 000,00 2. 836. 000,00
Friuli Venezia Giulia+veneto+emilia Romagna+marche 3. 477. 000,00 3. 487. 000,00
Umbria+lazio+abruzzo+molise 2. 272. 000,00 2. 282. 000,00
Campania+puglia+basilicata+calabria 2. 985. 000,00 2. 955. 000,00
Sicilia 1. 171. 000,00 1. 201. 000,00
Sardegna 422. 000,00 412. 000,00
Per quanto attiene invece al Blocco C vengono fissati per ogni Regione degli importi minimi per ciascun diritto d’uso. In ciascuna Regione viene assegnato n. 1 diritto d’uso.
Regione Importo minimo € Regione Importo minimo €
Piemonte 1. 282. 000,00 Marche 430. 000,00
Valle d’Aosta 40. 000,00 Lazio 1. 629. 000,00
Lombardia 2. 990. 000,00 Abruzzo 336. 000,00
Prov. Aut. Bolzano 153. 000,00 Molise 80. 000,00
Prov. Aut. Trento 152. 000,00 Campania 1. 387. 000,00
Veneto 1. 418. 00,00 Puglia 950. 000,00
Friuli Venezia Giulia 355. 000,00 Basilicata 147. 000,00
Liguria 455. 000,00 Calabria 471. 000,00
Emilia Romagna 1. 284. 000,00 Sicilia 1. 201. 000,00
Toscana 1. 059. 000,00 Sardegna 412. 000,00
Umbria 237. 000,00
Per ogni area di estensione geografica e per ogni diritto d’uso si procede ad un’assegnazione immediata o al rinvio ad una fase di miglioramenti competitivi secondo le modalità fissate nel disciplinare di gara. Calendario di gara: pubblicazione del bando di gara su G. U. C. E. E G. U. R. I. ; entro 45 giorni da tale pubblicazione, presentazione delle domande di partecipazione; entro 15 giorni valutazione delle domande da parte del Ministero e comunicazione dell’elenco dei soggetti ammessi alla gara. Entro i successivi 30 giorni presentazione delle offerte da parte dei soggetti ammessi alla gara. Garanzie che il singolo aggiudicatario deve prestare - Ogni aggiudicatario deve garantire una significativa copertura territoriale ed un particolare impegno nelle aree a “digital divide”. La copertura territoriale è calcolata con un meccanismo a punti previsto dal disciplinare di gara e risultante dall’installazione di impianti nei Comuni dell’area interessata. I Comuni sono suddivisi in tre distinti elenchi. 30 dei 60 punti da raggiungere devono essere realizzati installando impianti nei Comuni a «digital divide totale», raccolti in un apposito elenco allegato al Bando di Gara. Trascorsi i 30 mesi dal rilascio del relativo diritto d’uso, gli aggiudicatari che non utilizzino completamente le frequenze assegnate, sono tenuti a soddisfare richieste di soggetti terzi di accesso alle frequenze stesse, sulla base di negoziazione commerciale. .
 
   
 

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